Comprendere la differenza tra interesse semplice e interesse composto è fondamentale per chiunque faccia investimenti. Si tratta, infatti, di due modalità di calcolo dei rendimenti che possono avere un impatto decisivo sulla crescita del capitale nel tempo.
In questo articolo spieghiamo cosa sono e perché fanno la differenza nel rendimento degli investimenti di qualsiasi tipo, da quelli tradizionali al crowdfunding.
L’interesse semplice è il metodo più basilare per calcolare il rendimento di un investimento. Si ottiene applicando una percentuale – il tasso di interesse – al capitale iniziale per il periodo di tempo considerato, senza che gli interessi maturati vengano reinvestiti.
Esempio pratico:
Se investi 1.000 euro al 5% per 3 anni, otterrai:
1.000 × 0,05 × 3 = 150 euro di interessi, per un capitale finale di 1.150 euro.
L’interesse composto, invece, si basa sul principio della capitalizzazione degli interessi: gli interessi maturati vengono reinvestiti e a loro volta producono altri interessi. Gli interessi capitalizzati, cioè, aumentano il capitale sul quale vengono calcolati gli interessi successivi, generando un interesse “composto”.
Esempio pratico:
Con lo stesso investimento di prima (1.000 euro al 5% per 3 anni), otterrai invece:
1.000 × (1 + 0,05)3 = 157,63 euro, per un capitale finale di 1.157,63 euro.
Un investimento a interesse semplice prevede l’accumulo degli interessi maturati separatamente rispetto al capitale investito, che resta quindi sempre invariato. Un investimento basato sul meccanismo dell’interesse composto, invece, prevede di investire anche gli interessi dopo aver maturato i primi rendimenti, aumentando così l’entità del capitale investito.
La differenza tra questi due rendimenti si amplifica col passare del tempo. L’interesse composto premia chi investe presto e lascia il proprio capitale crescere nel tempo. Vediamolo con un esempio degli interessi totali ottenuti partendo sempre dalla quota iniziale di 1000 euro di investimento:
| Anni | Interesse semplice (5%) | Interesse composto (5%) |
|---|---|---|
| 1 | 50€ | 50€ |
| 5 | 250€ | 276,28€ |
| 10 | 500€ | 628,89€ |
| 20 | 1.000€ | 1.653,30€ |
Si nota che l’interesse composto genera rendimenti significativamente maggiori nel lungo periodo.
Per beneficiare al massimo dell’interesse composto, si possono adottare alcune strategie:
L’interesse semplice, invece, può essere inserito in una strategia di investimento con obiettivi ben precisi, per esempio in caso di bisogno di liquidità regolare oppure di strategie di profitto sul breve periodo.
Alcuni conti deposito liberi offrono la possibilità di capitalizzare gli interessi con una certa frequenza (mensile, trimestrale, ecc.). In questi casi, si può parlare di interesse composto, poiché gli interessi maturati vengono aggiunti al capitale e generano a loro volta ulteriori interessi. Tuttavia, ogni volta che vengono accreditati sul conto, gli interessi diventano fiscalmente rilevanti e soggetti all’imposta sostitutiva del 26%, che riduce la base su cui maturano i successivi interessi.
Sul mercato, però, ci sono anche strumenti obbligazionari a capitalizzazione composta, in cui gli interessi maturati non vengono distribuiti ma reinvestiti, per esempio ETF obbligazionari.
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