Quando l’economia rallenta e i mercati diventano instabili, la prima reazione di molti risparmiatori è quella di fermarsi per evitare di investire in tempo di crisi. Inflazione, tassi d’interesse elevati e un clima geopolitico incerto rendono più complesso trovare strumenti finanziari in grado di offrire rendimenti soddisfacenti senza esporsi a rischi eccessivi.
Tuttavia, restare fermi può essere più pericoloso che muoversi. In un contesto di crisi, infatti, il valore del denaro tende a diminuire e l’assenza di una strategia d’investimento può tradursi in una perdita di potere d’acquisto. Per affrontare questa fase serve un cambio di prospettiva: considerare l’incertezza non solo come una minaccia, ma come uno stimolo a ripensare il proprio modo di investire.
Si può pensare, infatti, di agire su due fronti: verificare la possibilità di acquistare strumenti finanziari a prezzo favorevole proprio grazie al contesto di crisi, ed esplorare strumenti finanziari alternativi che consentono di diversificare il portafoglio. Per esempio, il crowdfunding può offrire nuove opportunità di investimento diversificate e innovative, in grado di fare la differenza anche in tempo di crisi.
Durante le fasi di instabilità economica, si manifestano spesso due comportamenti di investimento opposti e rischiosi in modi diversi:
In un periodo di crisi, la priorità non è trovare “l’investimento perfetto”, ma bilanciare rischio e rendimento attraverso una corretta diversificazione. Inserire nel portafoglio strumenti con orizzonti temporali, area geografica ed economica e livelli di rischio diversi consente di ridurre l’esposizione complessiva e rendere più stabile la performance nel tempo.
Per affrontare la difficoltà di investire in tempo di crisi è fondamentale possedere le basi dell’educazione finanziaria: come ci ricorda l’iniziativa del Mese dell’Educazione Finanziaria che cade proprio in questo periodo, prima di investire è essenziale conoscere i principi del rapporto rischio-rendimento, comprendere la differenza tra i vari strumenti finanziari, ragionare sul lungo periodo, applicare il principio di diversificazione, valutare con attenzione la propria situazione economica.
Il crowdfunding è uno strumento finanziario alternativo che facilita la diversificazione del portafoglio grazie alle sue caratteristiche distintive che lo differenziano dagli strumenti tradizionali:
Questo rende più facile costruire un portafoglio diversificato, distribuito tra vari tipi di strumenti e tanti progetti con profili di rischio e settori economici differenti. Opstart, per esempio, offre la possibilità di investire con un solo account in tutte le tipologie di crowdfunding.
Il crowdfunding, inoltre, permette di investire in progetti altamente innovativi, altrimenti difficilmente accessibili, che spesso risentono meno o sono slegati dalle oscillazioni del mercato e anticipano tendenze future.
Ma non solo: con il crowdfunding è possibile anche investire in settori tradizionali, ma storicamente poco accessibili, come l’immobiliare. Anche nei momenti di maggiore incertezza economica, il mattone resta per molti investitori un punto di riferimento, ma richiede normalmente un capitale iniziale consistente e competenze di gestione. Il real estate crowdfunding ha superato questi limiti, permettendo a chiunque di partecipare a operazioni immobiliari equity oppure lending, con somme contenute e senza l’onere di gestire direttamente un immobile. Come tutti gli investimenti, anche quelli in crowdfunding presentano dei rischi di perdita del capitale: per questo è importante saper consultare la documentazione allegata a tutte le campagne, che presenta chiaramente il livello di rischio e i dettagli economico-finanziari di ogni proposta.
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