Combattere l’inflazione in 3 semplici mosse (senza mettere i tuoi risparmi sotto il materasso)

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Combattere l’inflazione in 3 semplici mosse (senza mettere i tuoi risparmi sotto il materasso)

Febbraio 10, 2024 Economia e Finanza

L’inflazione è uno dei temi più caldi dell’economia globale degli ultimi anni e quello che coinvolge più da vicino famiglie e singoli risparmiatori. A partire dal 2021, infatti, i prezzi dei beni e dei servizi hanno conosciuto un aumento generalizzato che ha ridotto il valore del denaro nel tempo: questa è la definizione di inflazione.

In un’economia sana i prezzi sono stabili, con eventuali aumenti e diminuzioni isolati e graduali: l’inflazione è uno degli indicatori di un’economia in difficoltà, come quella globale colpita dagli effetti della pandemia e delle guerre dal 2020 a oggi. La scarsità e gli ostacoli all’approvvigionamento di molte materie prime sono state le principali cause dell’inflazione che viviamo oggi.

I dati dell’inflazione in Italia

La misura dell’inflazione avviene considerando la media dei prezzi di un insieme di beni e servizi rappresentativi delle abitudini di consumo di una certa popolazione, selezionati dall’ISTAT. In Italia l’inflazione è passata da una media del +1.9% del 2021 al picco del +8,1% del 2022, per poi ricominciare a scendere con il 5,7% del 2023. Le previsioni per il 2024 indicano fortunatamente un’ulteriore discesa.

Sapere come combattere l’inflazione è una parte fondamentale del bagaglio di conoscenze economico-finanziarie di base che tutti dovrebbero possedere per difendere i propri risparmi e il proprio potere d’acquisto, soprattutto in un momento storico in cui nel nostro Paese i redditi sono stagnanti. Vediamo quali sono le strategie per farlo.

Fare un’accurata pianificazione finanziaria per combattere l’inflazione

Per combattere gli effetti dell’inflazione è importante, innanzitutto, avere consapevolezza della propria disponibilità finanziaria e delle proprie spese. Fare una stima delle spese ordinarie e ricorrenti è utile per stabilire come l’inflazione faccia aumentare tali spese e quindi se e quanto è necessario risparmiare per affrontarle. Dopo aver suddiviso le spese in prioritarie e superflue, sarà possibile capire quali delle seconde si possono tagliare per continuare a sostenere le prime.

Anche se le nostre entrate ci mettono nelle condizioni di non dover fare tagli alle spese per affrontare l’inflazione, è bene comunque fare una pianificazione finanziaria finalizzata alla salvaguardia del risparmio. specialmente in periodi di incertezza economica, è prudente aumentare, difendere dall’erosione inflattiva o costruire da zero il proprio cuscinetto di risparmi per le emergenze o per il futuro.

Il primo modo per combattere l’inflazione, quindi, è mettersi a fare i calcoli, estratti conto alla mano, per giungere a una pianificazione finanziaria accurata e sostenibile.

Rimandare i debiti

Un periodo di alta inflazione non è il momento ideale per indebitarsi chiedendo prestiti o mutui. Poiché il valore del denaro diminuisce, infatti, ripagare i debiti diventa più gravoso. Per di più, quando l’inflazione è alta, i tassi di interesse dei prestiti sono più alti, come conseguenza della politica monetaria attuata dalle banche per contrastare il fenomeno inflazionistico. Ne abbiamo visto da vicino gli effetti con il grave problema dei mutui a tasso variabile, che con l’aumento vertiginoso delle rate hanno messo in difficoltà numerose famiglie italiane.

Se possibile, dunque, è meglio rimandare l’indebitamento a un momento più propizio. Se la necessità è urgente e non rimandabile, diventa fondamentale valutare accuratamente diverse offerte e verificare l’effettiva convenienza e la sostenibilità nel tempo di ciascuna. Il tasso fisso, per esempio, anche se più elevato di un variabile nell’immediato, può rappresentare una scelta protettiva rispetto all’inflazione.

Migliorare la propria educazione finanziaria

In Italia si fa fatica a superare l’antica tendenza a nascondere i risparmi “sotto il materasso”, dovuta a un retaggio di scarsa cultura finanziaria e di diffidenza nei confronti delle istituzioni finanziarie.

Questo dato sta migliorando molto lentamente, sia grazie agli sforzi istituzionali per la promozione dell’educazione finanziaria nella popolazione, sia grazie alla diffusione di strumenti online. Inoltre, la congiuntura economica negativa ha spinto sempre più persone a prendere in mano la propria situazione finanziaria.

Diversificare gli investimenti per combattere l’inflazione

Un altro problema, soprattutto in questo periodo, è dato dal fatto che sempre più italiani fanno fatica a risparmiare: circa il 55% degli italiani, secondo l’ultimo Osservatorio Findomestic, non riesce a mettere da parte nulla. Proprio in un simile contesto, tuttavia, è importante capire perché la scelta peggiore per tutelare dei risparmi faticosamente messi da parte è quella di tenerli sotto il materasso.

Se i risparmi non vengono investiti, perdono valore nel tempo a causa dell’inflazione, che anche in periodi di stabilità non è mai a zero (il tasso ideale di un’economia sana è intorno al 2%). Per combattere l’inflazione bisogna investire, che sia in autonomia o richiedendo una consulenza finanziaria.

La diversificazione è uno dei principi base dell’investimento consapevole, ed è ancora più importante in fasi economiche di turbolenza: distribuire i propri risparmi su una varietà di strumenti finanziari diversi dal rendimento scorrelato o correlato inversamente permette di abbassare il rischio e di compensare le eventuali perdite di un investimento con i guadagni di un altro.

Un’interessante opportunità di diversificazione in un periodo di inflazione (ma non solo!) sono gli investimenti in lending crowdfunding, che rappresentando dei prestiti seguono la tendenza generale dei tassi di interesse stabiliti dalle banche. Per di più, i prestiti in lending crowdfunding presentano già normalmente tassi di interesse più alti di quelli bancari (per il rischio maggiore e la rapidità dell’erogazione), perciò il rendimento a cui si può accedere diventa particolarmente significativo. Rendimento con il quale si possono poi fare ulteriori investimenti, innescando un circolo virtuoso per consolidare il proprio portafoglio ed essere pronti a combattere l’inflazione.

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