Sul nostro portale sta riscuotendo molto successo la campagna di equity crowdfunding di Mamma Toscana. Si tratta del progetto innovativo di un locale, già attivo presso il Bicocca Village di Milano, che coniuga i piatti tipici della tradizione toscana a un modello di business semplice, veloce e facilmente replicabile. Dopo aver partecipato all‘ultimo webinar di Opstart, il founder Andrea Fantoni ha incontrato il nostro CEO Giovanpaolo Arioldi per approfondire temi riguardanti la campagna in corso e non solo.
Tutto nasce dall’amore e dalla passione per la cucina toscana che le nostre mamme ci hanno tramandato sin da quando eravamo piccoli (i founder sono due, Andrea Fantoni e Gianni Fusi, ndr). Sia mamma Adriana sia mamma Gigia sono nate e cresciute nelle campagne intorno a Firenze, dove la tradizione e i sapori autentici e autoctoni si raccontano da soli.
Ecco, Mamma Toscana nasce proprio da qui: unire questa passione, completata dalla ricerca e selezione dei migliori prodotti che la nostra regione ha da offrire, a un modello operativo di business moderno e attuale, in modo tale da rendere disponibile a un pubblico molto vasto la nostra offerta.
Non siamo un vero e proprio ristorante ma non siamo neanche una paninoteca da asporto. Ci collochiamo nel mezzo, come un ibrido. È probabilmente questa la vera novità.
Facciamo piatti molto semplici e velocissimi da servire, alcuni dei quali preparati in laboratorio esterno. La schiacciata toscana, nostro prodotto di punta, viene consumata al tavolo, così come tutto il resto: lampredotto, pappa al pomodoro o ribollita, burger o tartare di chianina IGP Certificata. Uniamo la qualità della tradizione ad un modello operativo semplice, veloce e facilmente replicabile, riuscendo così a proporre un progetto innovativo.
Lo store è collocato in una zona strategica del centro di Milano: abbiamo voluto dare precedenza alla visibilità, in un luogo molto frequentato sia a pranzo che a cena e la risposta è stata estremamente positiva.
Parlando di numeri siamo passati da un fatturato di 330.000 euro nel 2022 – primo anno di attività – a un fatturato che sfiora i 450.000 euro nel 2023. Se si considera che operiamo in 60 metri quadri totali, comprensivi di magazzino, bagno e spogliatoio dipendenti, direi che il risultato è più che ottimo.
Oltre alla soddisfazione dei clienti, che tornano spesso a sceglierci, l’aspetto più importante è che abbiamo retto con estrema dignità all’impatto della concorrenza e questo non era affatto scontato: nel centro di Milano ci sono infatti tutti i maggiori player del food nazionale e Internazionale. Questo è un segnale inequivocabile di come potremmo ritagliarci il nostro spazio anche in futuro, ovunque apriremo.
La sorpresa di fronte al risultato ottenuto è tangibile: il nostro progetto ha suscitato un interesse notevole, anche da parte di altri operatori del settore che hanno manifestato un vivo entusiasmo.
L’ammontare del capitale raccolto ci offre ora l’opportunità di espandere ulteriormente la nostra presenza sul mercato. Nel corso del 2024, prevediamo di inaugurare due nuovi store, ampliando la nostra presenza sia nel cuore di Milano che nel centro di Firenze. Quest’ultima scelta non è casuale: è da lì che tutto ha avuto inizio, un luogo intriso di significato per la nostra visione imprenditoriale. Siamo grati per il sostegno ricevuto e guardiamo al futuro con entusiasmo, consapevoli che ogni passo avanti è guidato dalla nostra radice originaria.
Durante la campagna abbiamo ricevuto molte richieste di informazioni per aperture di diversi punti vendita. Abbiamo quindi deciso di partire subito con la strutturazione di un progetto franchising in collaborazione con una grande azienda specializzata. Il tutto sarà pronto in un paio di mesi circa.
In conclusione, la risposta è che non sappiamo al momento dove apriremo: potenzialmente in qualsiasi parte d’Italia e, sognando un po’, magari anche fuori dai confini nazionali. Di lavoro ce ne sarà tanto e noi dovremo essere molto bravi ma, in fin dei conti, le nostre mamme ci hanno insegnato anche di crederci sempre.
Il settore della ristorazione è certamente complicato, soprattutto perché gli Italiani sono molto esigenti quando si parla di cibo. Non ci sono ricette giuste o sbagliate, è un mix di elementi che devono convergere tutti nello stesso punto per riuscire a soddisfare le aspettative del cliente.
Il consiglio che mi sento di dare è di prevedere sempre ciò che si è disposti a perdere, non ciò che si vorrebbe guadagnare. Se il progetto vale e soprattutto se si crede veramente in ciò che si fa, il successo è dietro l’angolo. Se mancano questi due elementi diventa tutto molto più complicato e si può incorrere anche in un insuccesso. In questo ultimo caso però, se si è avuto l’approccio giusto, non ci si deve rimproverare nulla.
Scopri la campagna di equity crowdfunding di Mamma Toscana su Opstart!
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