L’Italia è stata una delle prime nazioni in Europa ad essersi dotata di una normativa di riferimento, specifica ed organica, in materia di Equity Crowdfunding applicata a Startup e PMI grazie all’adozione, con delibera n. 18592 del 26 giugno 2013, da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), di un apposito “Regolamento sulla raccolta di capitali tramite portali on-line”.
A seguito dell’evoluzione del mercato del crowdfunding, sia a livello nazionale, sia a livello europeo, l'Unione Europea ha scelto di adottare una normativa generale e condivisa, al fine di promuovere e agevolare la prestazione di servizi di crowdfunding oltre ai confini nazionali dei singoli paesi. A partire dal 10 novembre 2023 è stato, quindi, ufficialmente introdotto in Italia il Regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 ottobre 2020, relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese, anche conosciuto come Regolamento ECSP - European crowdfunding service providers.
Con il nuovo Regolamento ECSP tutte le legislazioni nazionali - tra cui il citato “Regolamento sulla raccolta di capitali tramite portali on-line” - sono pertanto state abrogate o aggiornate. Per quanto riguarda l’Italia, contestualmente all’abrogazione del Regolamento Consob 2013 citato sopra, sono state apportate, con D.lgs n. 30 del 10 marzo 2023, modifiche al Testo Unico della Finanza e sono state emanate disposizioni di secondo livello da parte delle Autorità di Vigilanza locali.
Il Regolamento (UE) 2020/1503 sui fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese rappresenta un importante novità per il mercato dei capitali europeo, in quanto si pone l’obiettivo di armonizzare le regole di comportamento a livello dell’Unione Europea nonché di aumentare le capacità di raccolta di capitali e di investimento su base transfrontaliera.
Più in particolare, il Regolamento ECSP mira a favorire lo sviluppo del crowdfunding, incoraggiando l’investimento e rafforzando la fiducia degli investitori, aumentare l’efficienza e la diversificazione del mercato dei capitali dell’Unione Europea, migliorare l’accesso al finanziamento per le PMI, creare un mercato unico europeo per il crowdfunding, fornendo accesso a strumenti di finanziamento alternativi ai prestiti bancari e assicurando una protezione adeguata ai soggetti investitori.
Il Regolamento ECSP prevede una disciplina comune per tutti i gestori delle piattaforme di crowdfunding, che include sia il lending crowdfunding sia l’equity crowdfunding, e stabilisce requisiti uniformi per la prestazione dei servizi di crowdfunding, l’organizzazione, l’autorizzazione e la vigilanza dei provider, il funzionamento delle piattaforme, la trasparenza e le comunicazioni di marketing.
Le principali novità del Regolamento ECSP si sostanziano in:
È possibile consultare il Regolamento ECSP al seguente link: Regolamento EU 2020/1503.
Del Regolamento ECSP è stata altresì pubblicata una sintesi consultabile al seguente link: Sintesi del Regolamento EU 2020/1503 e relativi Regolamenti esecutivi e delegati.
Il documento di sintesi sopra citato elenca, tra l'altro, gli atti esecutivi e delegati che la Commissione Europea ha adottato in relazione al Regolamento ECSP, in particolare:
A livello nazionale è importante menzionare in primo luogo il D.lgs n. 30 del 10 marzo 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 71 del 24 marzo 2023, di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2020/1503 e che modifica il Regolamento (UE) 2017/1129, la Direttiva (UE) 2019/1937, nonché il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF).
Tale adeguamento ha in primo luogo modificato l’art. 1, comma 5-novies, del TUF, che richiama la definizione data dal Regolamento ECSP di “servizi di crowdfunding”, e abrogato l’art. 50-quinquies del TUF, sulla “gestione di portali per la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese e per le imprese sociali”.
Viene inoltre delineato un riparto di competenze di vigilanza basato sulle diverse finalità affidate a Consob e Banca d’Italia, in armonia con quanto previsto dall’art. 5 del TUF per la disciplina degli intermediari. In particolare, a Consob viene affidata la responsabilità di vigilare sul rispetto delle norme in tema di trasparenza e correttezza dei comportamenti, ivi incluse le comunicazioni di marketing, mentre Banca d’Italia viene indicata quale responsabile della vigilanza sul rispetto delle norme in tema di stabilità patrimoniale e gestione dei rischi dei prestatori di servizi di crowdfunding.
Permane, poi, la possibilità per le società a responsabilità limitata - in deroga a quanto previsto dall’articolo 2468, primo comma, del codice civile - di offrire al pubblico le proprie quote attraverso piattaforme di crowdfunding, nei limiti previsti dal Regolamento ECSP e di avvalersi del regime alternativo di intestazione delle quote (c.d. rubricazione).
È possibile consultare il citato D.lgs n. 30 del 10 marzo 2023 al seguente link: DECRETO LEGISLATIVO 10 marzo 2023, n. 30 - Normattiva
È inoltre possibile consultare il TUF cliccando al seguente link: dlgs58_1998_aggiornato_DLGS_29_30_31_2023 (consob.it)
Come già sopra riportato, nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 10 giugno 2023 è stata pubblicata la delibera n. 22720 del 1° giugno 2023 con la quale Consob ha adottato il nuovo Regolamento in materia di servizi di crowdfunding. Il nuovo Regolamento Consob dà attuazione al Regolamento ECSP e agli articoli 4-sexies.1 e 100-ter del TUF.
Il nuovo Regolamento Consob è diviso nelle seguenti parti:
È possibile consultare il nuovo Regolamento Consob al seguente link: Regolamento Consob in materia di servizi di Crowdfunding in attuazione del Regolamento (UE) 2020/1503 sui fornitori di servizi di crowdfunding alle imprese e degli articoli 4-sexies.1 e 100-ter del TUF, Delibera n. 22720
Con riferimento, invece, a Banca d'Italia è opportuno citare, in questa sede, gli orientamenti dalla stessa emanati che non rivestono carattere vincolante. Gli Orientamenti, toccando temi di governo societario, controlli interni, idoneità degli esponenti e due diligence sui titolari dei progetti, sono volti ad agevolare l’omogenea e corretta applicazione da parte dei fornitori specializzati di servizi di crowdfunding del regime contenuto nel Regolamento Consob sul crowdfunding e nei provvedimenti attuativi.
È possibile consultare i citati Orientamenti di Banca d'Italia al seguente link: Orientamenti Banca d’Italia.