Per investire in lending crowdfunding in modo consapevole e sicuro basta conoscere poche regole fondamentali. Un investimento di tipo lending ricalca il modello di un prestito: partecipare a una campagna significa investire a partire da piccole somme in prestito alla società offerente, per poi ricevere il rimborso del prestito maggiorato degli interessi maturati.
I rendimenti sono significativi, i tempi sono solitamente brevi e le procedure facili e veloci: l’investitore attento deve solo concentrarsi sulla fase preliminare, in cui analizzare le proposte di investimento in ogni dettaglio per comprendere tutte le condizioni e investire consapevolmente.
Su Crowdlender ogni campagna è corredata da documenti di presentazione e di analisi che illustrano con completezza e trasparenza le caratteristiche dell’investimento e le valutazioni sulle potenzialità e sulla sostenibilità del debito della società proponente. Vediamo nello specifico a cosa fare attenzione per trovare l’investimento più adatto alle proprie esigenze.
Il primo dato su cui ogni investitore si interroga è ovviamente il rendimento che può ricavare dall’investimento. Il rendimento è espresso in percentuale e indica gli interessi lordi che si maturano ogni anno sulla cifra investita: per calcolare il guadagno effettivo che si può ottenere, bisogna verificare anche la durata dell’investimento e la tipologia di ammortamento.
Per esempio, se un investimento offre un rendimento lordo annuo del 9% e ha una durata di 24 mesi, si otterranno ogni anno per due anni interessi del 9% sul capitale investito, oltre al rimborso di quest’ultimo.
Attenzione: le condizioni offerte talvolta possono essere diverse a seconda del valore dell’investimento o della finestra temporale entro la quale viene effettuato. La società, infatti, può stabilire rendimenti maggiori per chi investe cifre superiori a una certa soglia oppure per chi conclude l’investimento nei primi giorni o nelle prime settimane di campagna. Ma non sono solo queste le uniche condizioni speciali possibili: verificate sempre eventuali rendimenti privilegiati per determinate categorie di investitori!
Prima di investire in una campagna di lending crowdfunding, è importante controllare anche la durata dell’ammortamento. Innanzitutto è un’informazione utile a decidere se e quanto investire, poiché per questo tempo il tuo capitale rimarrà del tutto o in parte immobilizzato e quindi illiquido.
Le tempistiche di rimborso sono un elemento fondamentale per prendere la tua decisione di investimento: se ad esempio ti aspettano delle importanti spese in quel lasso di tempo, devi essere consapevole che i capitali investiti in lending crowdfunding non saranno immediatamente disponibili per le tue esigenze correnti.
Conoscere la durata del prestito, inoltre, serve per calcolare l’ammontare totale di interessi che ti verranno pagati dalla società proponente. Come già detto nel precedente capitolo, infatti, il rendimento è sempre indicato come tasso annuo. Se il prestito si prolunga per più di 12 mesi, il ROI (return on investment) totale sarà più elevato del tasso annuo esposto.
Passiamo a concetti meno immediati: l’ammortamento in una campagna di lending crowdfunding è la procedura di ripartizione del rimborso del prestito in più rate spalmate su un certo periodo di tempo.
Nel contratto di finanziamento sono precisati il numero di rate e le scadenze alle quali verranno pagate.
Sono previsti diversi tipi di piani di ammortamento tra cui le società possono scegliere e si dividono in:
A prescindere dal rimborso del capitale, l’erogazione degli interessi può avvenire in diverse modalità: a scadenze prestabilite ad esempio mensili o trimestrali, totalmente anticipati, totalmente posticipati ecc. Per i piani di ammortamento in modalità Amortizing, esistono poi diverse varianti: c’è ad esempio il piano di ammortamento alla francese, che prevede rate di importo fisso, e il piano di ammortamento all’italiana, che prevede rate di importo variabile. Molto spesso i portali di crowdfunding come Crowdlender mettono a disposizione dell’investitore uno strumento di simulazione utile a calcolare gli importi dovuti e le relative scadenze.
L’investimento in lending crowdfunding non è esente da rischi, che vanno valutati attentamente prima di procedere. È una valutazione più tecnica, che entra nel merito dell’attività economica della società proponente. Per questo può essere utile indirizzare i propri capitali verso settori economici di cui si ha qualche conoscenza: in questo modo si hanno più robusti strumenti di giudizio. In caso contrario, si ricevono comunque tutte le informazioni a partire dalle quali fare ricerche per approfondire.
La documentazione allegata alle proposte di investimento, infatti, fornisce dati sulla società, sul suo team, sulla sua storia, sulle sue prospettive: business plan, analisi di bilancio, organigramma, analisi del mercato di riferimento, orizzonte di medio e lungo termine. In base a questi dati, è possibile stimare potenzialità, stabilità e contesto di riferimento della società e collocarla in una fascia di rischio indicativa da utilizzare come criterio per decidere dove indirizzare i propri investimenti e in quale misura.
Un aspetto determinante da considerare per l’investitore in lending crowdfunding è l’esistenza o meno di garanzie dell’operazione che si appresta a sottoscrivere. Nonostante l’attenta misurazione del merito creditizio delle società offerenti compiuta dal portale in fase di selezione, è sempre possibile che una società risulti incapace di restituire il prestito, in tutto o in parte. Salvo iniziative particolari della società proponente o del portale che ospita le campagne, non ci sono garanzie di recupero crediti per l’investitore.
Simile a una garanzia è il sistema del Crowdbridge, il finanziamento ponte che consente a società in attesa di un evento finanziario certo del futuro di anticipare la disponibilità di liquidità grazie a una campagna di lending crowdfunding. Investire in una campagna di questo tipo è più sicuro perché il rimborso è coperto dall’evento finanziario certo del futuro (per esempio l’erogazione dei fondi di un bando, la riscossione di crediti, l’accesso al capitale raccolto in una campagna di equity crowdfunding ecc.).
Per offrire sempre maggiori sicurezze agli investitori, però, Opstart ha iniziato a sperimentare una vera e propria garanzia sugli investimenti in lending crowdfunding, con la prima campagna garantita da un Confidi.
Garanzie o meno, la regola fondamentale per minimizzare i rischi dell’investimento in lending crowdfunding è la diversificazione del portafoglio.
Come per tutti gli investimenti, in realtà, suddividere i propri capitali su strumenti finanziari, mercati, settori economici, progetti imprenditoriali diversi per tipologia e per livello di rischio e non correlati nel loro andamento è l’unica strategia valida per ridurre il rischio di perdite. Questo vale in particolare per gli investimenti in crowdfunding, che sono ad alto potenziale, ma anche ad alto rischio: l’investitore attento lo sa.
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