Sapere che cos’è il capitale sociale di un’impresa fa parte del bagaglio di preparazione burocratica che qualsiasi startupper o aspirante tale deve possedere. Il percorso legale e burocratico per la costituzione di una società e per il suo finanziamento può apparire tortuoso a chi vi si affaccia per la prima volta, perciò è utile partire dai concetti basilari.
Innanzitutto precisiamo che il capitale sociale è un elemento che riguarda le società per azioni, le società in accomandita per azioni e le società a responsabilità limitata.
La nascita di una società di questo tipo avviene con l’atto di costituzione registrato presso un notaio ed è in questo momento che si inizia a parlare di capitale sociale di un’impresa: ciascuno dei soci conferisce nella nascente società somme di denaro e/o beni in quantità variabile a titolo di capitale di rischio (detto anche “equity”).
La somma dei capitali e dei beni conferiti da tutti i soci viene frazionata in quote, che vengono poi assegnate ai soci in proporzione all’entità dei versamenti di ciascuno. Qualora i soci apportino beni o servizi al posto del denaro è necessario eseguire una stima del valore del conferimento da parte di un perito.
Il capitale sociale è molto importante ed è un’informazione fondamentale della carta d’identità di una società perché rappresenta la base su cui si costruisce l’attività d’impresa, ne esprime l’orizzonte, la dimensione e la solidità ed è quindi una garanzia nei confronti dei potenziali finanziatori. Il capitale sociale, infatti, è la riserva a cui attingere in caso di fallimento della società per ripagare i creditori.
Ecco perché è un capitale “di rischio”: in seguito a un eventuale fallimento o liquidazione della società, i soci sono gli ultimi a ricevere il rimborso del capitale, dopo tutti i creditori, quindi c’è il rischio che non rimangano risorse sufficienti per il recupero del capitale sociale.
La normativa sul capitale sociale si trova nel codice civile e stabilisce regole diverse per spa e srl, legate principalmente alle rispettive dimensioni e strutture.
Le società per azioni e le società in accomandita per azioni devono avere un capitale sociale iniziale di almeno 50.000€, mentre per le società a responsabilità limitata la soglia minima di capitale iniziale è di 10.000€.
Per entrambe le tipologie di società è prevista la possibilità di dilazionare il versamento del capitale sociale nel tempo rispetto al momento dell’atto di costituzione, ma le società di capitali devono obbligatoriamente versare almeno il 25% del capitale sociale in quel momento. Si distinguono, quindi, capitale nominale (il totale previsto) e capitale versato (la parte già conferita).
L’unica eccezione sono le spa a socio unico, obbligato a versare il 100% del capitale sociale all’atto di costituzione della società.
Il capitale sociale di un’impresa non è immutabile, infatti può aumentare o diminuire nel corso della vita della società. Queste variazioni devono sempre essere deliberate dall’assemblea dei soci e vanno a modificare l’atto costitutivo.
Le riduzioni del capitale sociale si rendono necessarie, per esempio, quando una società subisce perdite tali da intaccare il capitale sociale di oltre un terzo. Se si superano i limiti minimi legali che abbiamo indicato nel paragrafo precedente, inoltre, è obbligatorio conferire nuovi capitali nell’impresa (ricapitalizzazione) per raggiungere nuovamente il livello di capitale sociale minimo previsto per ogni tipologia di società.
L’aumento di capitale, invece, è un’operazione che permette di raccogliere liquidità per risolvere una crisi oppure per autofinanziare la propria crescita. Avviene con l’ingresso di nuovi soci, che conferiscono nuovo capitale sociale in cambio di quote o azioni societarie, oppure con l’aumento del valore delle quote di partecipazione già esistenti.
Il cosiddetto aucap (atto di aumento di capitale) è un atto eseguito presso il notaio ed è, fra le altre cose, un presupposto imprescindibile per lanciare una campagna di equity crowdfunding: gli investitori che versano somme grandi o piccole di capitale in una campagna equity, infatti, diventano a tutti gli effetti soci dell’impresa e il loro capitale va quindi ad aumentare il capitale sociale. È importante, quindi, conoscere i meccanismi di questo atto ufficiale, perché per esempio la raccolta equity non potrà superare la soglia di aumento di capitale stabilita nel documento.
Conoscere in anticipo che cos’è il capitale sociale, le caratteristiche delle forme giuridiche che un’impresa può assumere, i relativi adempimenti burocratici e le operazioni ordinarie e straordinarie necessarie per la sopravvivenza e la crescita è la strategia migliore per essere sempre pronti a prendere le decisioni giuste per la propria società.
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