Gli investimenti crowd hanno subito negli ultimi anni una crescita considerevole, in virtù della flessibilità, facilità di realizzazione ed efficacia che li caratterizza. Tra questi, il lending crowdfunding è la tipologia che ha riscosso maggiore successo nel nostro Paese, registrando percentuali di crescita superiori a quelle dell’equity. Come per tutte le altre tipologie di crowdinvesting, l’operazione avviene tramite piattaforme online specializzate, punto d’incontro tra domanda e offerta.
Il lending crowdfunding, anche conosciuto come social lending o P2P (peer-to-peer) lending, non è altro che una particolare forma di prestito a persone fisiche o aziende, che si realizza tramite appositi portali web.
Si tratta di una delle diverse tipologie di investimento alternativo che sono nate negli ultimi anni e che, grazie alla loro flessibilità e rapidità di esecuzione, hanno riscosso un sempre maggiore consenso. Come l’equity crowdfunding, anche il lending avviene interamente online. Tra i due esistono però alcune differenze.
Come raccontiamo in questo articolo, l’equity crowdfunding consente di investire anche piccole somme per sostenere i progetti di startup e PMI innovative, ottenendo in cambio delle quote della società. Questo significa che, se l’operazione va a buon fine e la campagna di raccolta raggiunge l’obiettivo minimo prefissato, gli investitori diventano a tutti gli effetti soci dell’impresa, con i vantaggi e gli obblighi che ne derivano. In caso contrario, il capitale viene loro interamente restituito.
Il lending crowdfunding consiste invece in un vero e proprio prestito di somme di denaro a persone fisiche o aziende in cerca di fondi per finanziare i propri progetti di crescita. Il tutto a fronte di un tasso d’interesse (superiore rispetto a quello proposto dalle banche) e del rimborso integrale del capitale investito. Si tratta, in altre parole, di un debito preso in carico dalla società proponente e regolato da un contratto firmato tra le parti.
Tra le diverse forme di crowdinvesting che si sono diffuse negli ultimi anni nel nostro Paese, il lending crowdfunding è il segmento che sta crescendo maggiormente. Secondo i dati di Starteed, gli italiani che scelgono di finanziare il proprio progetto tramite lending sono sempre più numerosi. Non stupisce quindi che, in un mercato che nel 2019 ha raggiunto in Italia un valore di 192 milioni di euro, i prestiti online in crowdfunding ne abbiano ricoperto la fetta più consistente: ben 108 milioni (il 55% del totale). Fonte: Wired.
Considerando il grande successo riscosso da questo nuovo strumento della finanza alternativa viene naturale interrogarsi sulle motivazioni che lo rendono così amato.
Le aziende (o gli individui) che optano per il lending crowdfunding lo fanno principalmente per la sua velocità di erogazione, ovvero per la possibilità di ottenere la liquidità di cui hanno bisogno in tempi molto più brevi rispetto a quelli che caratterizzano gli interlocutori tradizionali. Ad essere apprezzati sono anche la trasparenza e la facilità di realizzazione.
Dal canto loro, i prestatori (che possono essere privati o istituzionali) scelgono il lending crowdfunding in quanto lo considerano una forma d’investimento “sicura” e uno strumento con cui diversificare il proprio portafoglio, oltre che un’occasione per contribuire attivamente alla crescita del tessuto imprenditoriale del Paese. Gli alti rendimenti (in genere tra il 4% e il 7%) e l’assenza di costi di gestione giocano un ruolo altrettanto determinante. Da non dimenticare, infine, è la facilità con cui si può accedere a tale tipologia di strumento finanziario, alla portata anche dei piccoli investitori: il più delle volte l’investimento minimo parte da poche centinaia di euro.
Trovare i progetti in cui investire è semplice: basta rivolgersi a una delle piattaforme specializzate in lending, che si occupano di selezionarli, classificarli e approvarli (garantendone così la solidità), organizzano i flussi finanziari (esborsi e rimborsi) e, in caso di mancato pagamento, prendono in carico il processo di recupero crediti.
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