Il mondo del packaging si fa green: l’equity crowdfunding di Socopet per gli imballaggi sostenibili

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Il mondo del packaging si fa green: l’equity crowdfunding di Socopet per gli imballaggi sostenibili

Ottobre 13, 2023 Equity Crowdfunding

Su Opstart è attivo l’equity crowdfunding di Socopet, la prima PMI innovativa in Italia che produce esclusivamente packaging plastico al 100% riciclabile o proveniente da materiale riciclato, biodegradabile e compostabile. La raccolta sul nostro portale ha già superato i 500.000 euro, polverizzando l’obiettivo minimo: ne abbiamo parlato in occasione del webinar organizzato insieme al founder Marco Petrini e al nostro CEO Giovanpaolo Arioldi.

Socopet e la sua innovazione green

L’aspetto green di Socopet è stato fin da subito la colonna portante del progetto: nata nel 2015, la società ha iniziato lavorando proprio alla produzione di packaging plastico al 100% riciclabile o proveniente da materiale biodegradabile e compostabile.
E il mercato, all’inizio ancora lontano da quest’ottica, è poi andato nella stessa direzione, con la ricerca di un maggior rispetto dell’ambiente dal punto di vista dell’imballaggio; non solo: anche la GDO (grande distribuzione organizzata) eliminerà entro il 2028 il packaging “vergine”.
Tutto questo ha dato una spinta decisiva alla crescita di Socopet, prima a muoversi in questa direzione. Inoltre, la divisione di ricerca e sviluppo non si è mai fermata negli anni, alla continua ricerca di soluzioni innovative per il settore.
Un esempio su tutti? L’ha raccontato Petrini durante il webinar: “Un imballaggio ecosostenibile si può fare in diversi modi, ma a volte ci si scontra con limiti fisici. E proprio questo è successo nel caso dell’imballaggio multistrato, tipico packaging non riciclabile utilizzato per esempio per le salse squeeze (come ketchup, maionese e salsa bbq). Dopo approfonditi studi, abbiamo dato vita a una linea di prodotto contenente una barriera all’ossigeno per la resistenza al caldo, che potesse sostituire l’imballaggio multistrato. Siamo così entrati nel segmento delle salse squeeze nel 2023, come primi produttori di imballaggi sostenibili per un prodotto alimentare di questo tipo.

Insomma, la rilevanza data alla divisione di ricerca e sviluppo ha permesso a Socopet di crescere verticalmente dal 2016 ad oggi, con un tasso di crescita medio annuo del fatturato del 74% e un modello di economia circolare. Basti pensare che nel 2022 circa il 60% della produzione di Socopet è derivata da materiali riciclati (PCR).

Il mercato di riferimento e i vantaggi competitivi

Oggi Socopet si muove su diversi settori, ma è stata first mover nel mercato alimentare a 360°, a cui ha fatto accesso proprio tramite la divisione di ricerca e sviluppo. Infatti fin da subito Socopet ha lavorato al fianco delle aziende clienti, per migliorare gli imballaggi esistenti o ridurne l’impatto ambientale ed economico, con un approccio fortemente scalabile.
Inoltre, il settore food era sicuramente il più difficile, perché richiedeva standard di qualità particolarmente elevati e autorizzazioni stringenti. “Abbiamo scelto di iniziare da qui” ha spiegato Petrini “consapevoli che i prodotti studiati per il food sarebbero poi stati perfetti per essere riadattati anche ad altri settori, come il farma e quello per la cosmesi. E proprio anche in questi ultimi mercati oggi stiamo cercando di portare la filosofia di economia circolare.

Volendo poi parlare di vantaggi competitivi dei prodotti di Socopet, il materiale monostrato costa meno di un multistrato, oltre a essere una scelta etica per l’ambiente. E anche in termini di trasporti c’è un ritorno positivo per l’ambiente: gli imballaggi in vetro – usati ad esempio nel settore dei sughi – pesano molto di più di quelli realizzati da Socopet. Con un prodotto più leggero aumenta la capacità di contenimento dei camion, riducendo i viaggi e le emissioni di Co2.

Gli obiettivi raggiunti e quelli futuri

Il business model di Socopet si basa principalmente su tecnologie esclusive sviluppate internamente, mirate a migliorare le performance degli imballaggi esistenti o a ridurne l’impatto ambientale ed economico, un aspetto oggi quanto mai importante e che rende l’azienda un punto di riferimento per partner e clienti, oltre che difficilmente sostituibile sul mercato.

Negli ultimi 3 anni la PMI ha poi sviluppato un nuovo materiale per entrare nel mercato della passata di pomodoro, che in Italia – ma non solo – è caratterizzato da numeri enormi, al livello del beverage. “Il problema principale di questo segmento era la fase di pastorizzazione, a cui non poteva essere sottoposto il materiale già sviluppato da Socopet. Da qui la nostra nuova tecnologia brevettata, che permette di sostituire la fase di pastorizzazione con una sanificazione precedente. Proprio quest’inverno inizierà la commercializzazione del nuovo prodotto, con un primo cliente contrattualizzato per il 2024 per porteremo in house – presso la sua sede – la produzione della bottiglia, riducendo anche l’impatto ambientale derivante dal trasporto” ha concluso Petrini.

Gli altri equity crowdfunding di Socopet

Quella in corso non è la prima campagna di equity crowdfunding di Socopet, oggi alla sua terza raccolta. Secondo il Founder, questo strumento è stato – ed è oggi – un’ottima possibilità non solo in termini di raccolta di capitali, ma anche di visibilità positiva. “E poi, avere una parte di società divisa tra molti investitori ci ha permesso di creare un vero e proprio network, con oltre 250 soci (prima della campagna in corso)” ha aggiunto Petrini. “L’equity crowdfunding nello specifico ha portato in azienda soci con know-how consolidato in ambito imprenditoriale, arricchendo ulteriormente la nostra squadra“.

L’equity crowdfunding su Opstart

Nel 2022 Socopet ha acquisito un ramo dell’azienda Januplast, con produzione simile alla sua e complementare. Nel 2023 poi ha acquisito la Socoplas, che entro l’anno si fonderà direttamente con Socopet. La crescita è stata quindi di grande intensità e l’obiettivo è mantenere e, anzi, incrementare questo ritmo.
Proprio in questa direzione, i capitali raccolti su Opstart verranno utilizzati per ricerca e sviluppo – parte fondamentale del modello di business di Socopet, che è alla ricerca costante di proposte innovative – per l’acquisto di macchinari e attrezzature all’avanguardia e per consolidare il capitale circolante.

Ricapitolando: perché investire in Socopet?

Il founder Marco Petrini riassume alcuni punti chiave:

  • Socopet ha alle spalle 6 anni di consuntivo positivo, che afferma la bontà del business model. Nonostante il Covid e la crisi energetica attraversata, Socopet non ha mai vacillato e anzi ha mantenuto il ritmo di crescita medio del 74% annuo.
  • Socopet è già stata notata da investitori istituzionali, segno ulteriore della bontà del progetto anche per gli investitori retail.
  • L’azienda sta lavorando per poter portare a una exit o profit strategy in tempi brevi i propri investitori – ragionevolmente in 24 – 36 mesi. Tra le possibilità più concrete ci sono la quotazione sul mercato Euronext Growth Milano o l’acquisizione da parte di un big player o di un fondo di private equity.

Il webinar ti ha incuriosito/a? Scopri subito l’a campagna l’equity crowdfunding di Socopet su Opstart!

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