La cap table è uno degli elementi meno conosciuti nell’ambito della gestione di un’impresa, soprattutto per chi è alle prime armi nel mondo dell’imprenditoria come gli startupper. Questa scarsa notorietà, però, non è dovuta a una scarsa importanza. La capitalization table (o tabella di capitalizzazione), infatti, rappresenta la fotografia aggiornata della struttura societaria: chi sono i soci, quanto possiedono, come si distribuisce il capitale e quale spazio resta per futuri investitori o strumenti finanziari.
Se per i founder è un documento di gestione quotidiana, per chi valuta un investimento – dagli angel investor ai piccoli risparmiatori che partecipano a una campagna di equity crowdfunding – la cap table diventa una bussola per capire l’assetto della società e valutarne la sostenibilità e le prospettive di exit. Una cap table chiara e coerente non è quindi solo un adempimento formale, ma un segnale di trasparenza e affidabilità. In questo articolo scopriamo come la cap table per l’equity crowdfunding può essere un elemento che influenza il successo della campagna.
La cap table è una tabella che riporta la distribuzione del capitale sociale di una società. All’interno di questo documento sono elencati i soci attuali, le quote o le azioni che ciascuno detiene e la percentuale corrispondente sul totale. Non si tratta però solo di una fotografia statica: la cap table evolve nel tempo, ogni volta che la società effettua un aumento di capitale, emette nuovi strumenti finanziari o accoglie nuovi investitori.
Gli elementi tipici di una cap table includono:
In questo modo, la cap table consente non solo di capire “chi possiede cosa”, ma anche di prevedere come evolverà la struttura societaria al verificarsi di nuovi ingressi o conversioni di strumenti già emessi.
La cap table non è solo una formalità, ma uno strumento operativo e strategico. Ha tre funzioni principali:
Nel contesto dell’equity crowdfunding, la cap table assume un ruolo importante nei confronti degli investitori. Chi partecipa a una campagna – piccoli risparmiatori o professionisti – vuole sapere con precisione quanto pesa la propria partecipazione e quale sarà la struttura societaria dopo la raccolta.
Una cap table chiara e lineare è fondamentale per diverse ragioni:
Esistono soluzioni specifiche per semplificare la gestione delle quote, come l’utilizzo di veicoli (per es. SPV) o il regime alternativo di intestazione delle quote, che permettono di raccogliere centinaia di piccoli investitori mantenendo ordinata la governance della società. In questo modo si coniugano l’accessibilità del crowdfunding e il vantaggio di accedere un ampio bacino di potenziali investitori con l’esigenza di una struttura societaria sostenibile e leggibile agli occhi di futuri investitori istituzionali.
Nonostante la sua importanza, la cap table viene spesso gestita in modo approssimativo dalle startup. Gli errori più frequenti sono:
Evitare questi errori è fondamentale per presentarsi ai potenziali investitori con una struttura solida e convincente.
Per rendere la cap table un alleato strategico e non un ostacolo nella raccolta di capitali, è utile seguire alcune buone pratiche:
Queste pratiche rendono la società più attrattiva agli occhi degli investitori e preparata per affrontare le fasi di crescita future. Sono raccomandazioni particolarmente importanti per le startup che stanno iniziando il proprio percorso di raccolta di capitali, con strumenti di finanziamento magari diversificati. La cap table per l’equity crowdfunding permette di dimostrare serietà e lungimiranza in un contesto dove il rapporto con gli investitori si basa più che in altri sulla fiducia.
Ora che conosci l’importanza di una cap table per l’equity crowdfunding, scopri se questo strumento può fare al caso della tua azienda!
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