Investire in equity crowdfunding: qual è la quota che mi spetta?

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Investire in equity crowdfunding: qual è la quota che mi spetta?

settembre 13, 2023 Equity Crowdfunding

Investire in equity crowdfunding significa acquistare una quota della società offerente e diventarne soci, ma non tutte le quote sono uguali né tutti i soci sono uguali.

Sulla pagina di ogni campagna di crowdfunding online sono presenti tutte le informazioni per comprendere le caratteristiche dell’investimento, come valutazione pre-money della società, tipologia di quote e diritti patrimoniali e amministrativi correlati a ciascuna quota.

La valutazione pre-money

Una delle informazioni a cui prestare attenzione quando si sceglie una società in cui investire in equity crowdfunding è la valutazione pre-money. Tutte le società offerenti devono fornirla insieme al business plan, esprimendo così il valore della società prima dell’ingresso di nuovi soci e nuovi capitali (o dell’iniezione di nuovi finanziamenti). È la società stessa a svolgerla, sulla base non solo del capitale sociale conferito al suo interno, ma anche della sua operatività e delle sue proiezioni economico-finanziarie future. 

Il Team interno di analisti di Opstart ha predisposto un processo specificamente dedicato alla validazione del valore pre-money dichiarato da ciascuna società in fase di selezione. Questo consente di stabilire la fase di vita in cui si trova l’azienda e verificare le proiezioni ipotizzate dai founder nella loro proposta iniziale. L’obiettivo di Opstart è quello di offrire agli investitori proposte attendibili e ad alto potenziale, con valori coerenti rispetto alle forze effettivamente espresse dall’offerente. 

Dalla valutazione pre-money dipende il prezzo di sottoscrizione delle quote di partecipazione della società, cioè il valore comprensivo di nominale e sovrapprezzo (sommati): più è grande la differenza tra capitale sociale e valore pre-money, maggiore sarà il sovrapprezzo che l’investitore dovrà pagare per acquistare la sua quota. E quindi minore sarà la percentuale di quota capitale che potrà acquistare con una stessa cifra. 

Per investire in equity crowdfunding consapevolmente, allora, bisogna innanzitutto verificare sulla pagina della campagna prescelta il valore pre-money e l’ammontare di capitale sociale della società in questione. 

Come si calcola la quota di un investimento in equity crowdfunding

Nel percorso di investimento su Opstart, quando l’investitore inserisce la cifra che intende investire, automaticamente il portale calcola quale parte di essa rappresenti il valore nominale della quota che sta acquistando e quale invece rappresenti il sovrapprezzo.

Questo calcolo è il risultato del rapporto tra il capitale sociale dell’azienda e la sua valutazione pre-money: il valore che ne risulta indica la percentuale da applicare al proprio investimento per calcolarne il valore nominale e scinderlo dal sovrapprezzo.

Quando una società lancia una campagna di equity crowdfunding non sa di preciso quanti investimenti raccoglierà: apre un aumento di capitale che copre un certo range che verrà definito solo alla chiusura della raccolta. Spesso le raccolte terminano in un range tra la soglia inscindibile (il target minimo o target 1) e la soglia massima definita dall’aumento di capitale (generalmente target 2). Pertanto – finché la raccolta è in corso – si può soltanto ipotizzare l’effettiva percentuale detenuta della società, assumendo per esempio che la raccolta completerà l’intero aumento di capitale.

Al termine della campagna, alla luce del totale dei finanziamenti raccolti e quindi del nuovo capitale sociale dell’azienda, confrontando il valore nominale dell’investimento con il valore del nuovo capitale sociale si potrà determinare la quota percentuale della società che l’investitore possiede.

Tipologie di quote

Per poter fare una campagna di equity crowdfunding, una società deve prevedere l’emissione di nuove quote tramite un’assemblea straordinaria; è prassi creare diverse categorie di quote che vanno a diversificare la tipologia di soci che compongono la compagine societaria dell’Offerente.

L’aumento di capitale e le caratteristiche delle quote vengono scritti all’interno dello statuto societario, che è sempre pubblicato sul portale nella pagina documenti della campagna.

Non tutti i nuovi soci hanno quindi gli stessi diritti, sia per consentire la governance ai soci fondatori, sia per dare valore a investitori che sottoscrivono quote importanti dell’aumento di capitale. Per questo motivo generalmente le tipologie di quote sono 3:

  • Quote di categoria A o Quote dei fondatori: hanno particolari diritti amministrativi: (i) diritto di prelazione tra loro, (ii) diritto di gradimento; (iii) diritto di scegliere 2/3 del cda o l’amministratore unico; (iv) diritto di scegliere 2/3 dell’organo di controllo; raramente hanno diritto di ricevere particolari vantaggi nella distribuzione dei dividendi
  • Quote di categoria B: non hanno particolari diritti amministrativi, hanno tutti i diritti patrimoniali, hanno il diritto di voto. Questa categoria è riservata infatti a chi decide di investire in equity crowdfunding una cifra consistente. La soglia viene spesso definita tra il portale e la società Offerente e può variare da 10.000 Euro a 50.000 Euro
  • Quote di categoria C: sono sprovviste della prelazione e del diritto di voto, mantengono invece tutti i diritti patrimoniali

Ogni società, tuttavia, può personalizzare questa suddivisione di base a seconda delle proprie esigenze e creare altre tipologie di quote.

Perché è importante conoscere la propria quota per investire in equity crowdfunding

Come già accennato, solo al termine della campagna sarà possibile calcolare quante quote sono state acquistate e quindi quale percentuale complessiva della società è stata ceduta, ma vengono stabiliti in anticipo dei “margini”: il target minimo di raccolta determina la quota minima che la società si appresta a cedere, mentre il target massimo è il riferimento per fissare la quota massima

Per l’investitore è importante conoscere con precisione le condizioni del suo investimento, non solo per sapere quali siano i propri diritti, ma anche per identificare le opportunità di un potenziale guadagno futuro. Una valutazione pre-money fair oggi consente un prezzo di vendita fair in futuro se l’azienda procede come da business plan; diversamente, a parità di prestazioni aziendali si rischia di avere valutazioni aziendali statiche, nonostante le performance siano in linea con le attese.

E adesso che sai come calcolare la tua quota in caso di investimento… scopri le campagne di equity crowdfunding in corso su Opstart!

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