La parola al team: cosa fa la Campaign Manager dell’equity crowdfunding?

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La parola al team: cosa fa la Campaign Manager dell’equity crowdfunding?

settembre 09, 2023 Equity Crowdfunding

Per fare una campagna di equity crowdfunding di successo una società ha bisogno anche del giusto supporto della piattaforma che la ospita. Soprattutto per chi è alla prima campagna di crowdfunding, ma anche per le società più navigate, è fondamentale l’apporto di professionisti che sappiano indicare tutti gli adempimenti burocratici da portare a termine, con le relative tempistiche, suggerire l’approccio di marketing da adottare e guardare all’andamento della campagna con occhio esterno ed esperto per dare consigli su eventuali aggiustamenti.

Abbiamo intervistato Caterina del Prete, Campaign Manager di Opstart, che si occupa proprio dell’affiancamento delle società che lanciano una campagna di equity crowdfunding.

Lanciare una campagna di equity crowdfunding: il ruolo del Campaign Manager

Quando una società supera la selezione per lanciare una campagna di equity crowdfunding, inizia a seguire un percorso attraverso i vari passaggi da affrontare prima del lancio, che sono fondamentali per il successo della campagna e per costruire un’esperienza positiva. 

Ma il ruolo del Campaign Manager va oltre la fase preparatoria della campagna: “La campaign manager è il punto di riferimento di tutte le aziende (curandone anche le relazioni) nel corso della raccolta crowdfunding, dall’on-boarding fino al termine della stessa. Andando nel dettaglio, è la figura predisposta all’accompagnamento delle società nella preparazione della campagna, nella definizione di una strategia ad hoc e nel supporto all’azienda. È un lavoro molto dinamico che permette di conoscere ambiti e business diversi oltre che realtà dall’alto contenuto innovativo”, spiega Caterina.

Affinché l’affiancamento sia proficuo, la comunicazione tra la società e il campaign manager dev’essere costante, trasparente e supportata da una disponibilità a mettersi in discussione. Caterina, infatti, afferma: “È molto importante per me, in qualità di campaign manager, essere informata su tutte le caratteristiche dell’azienda e del progetto per metterne in luce gli aspetti più importanti curando al meglio ogni dettaglio. Il dialogo deve essere portato avanti per tutta la durata della campagna in modo da aggiornarsi reciprocamente circa l’andamento della raccolta e i traguardi aziendali raggiunti, al fine di coordinare le attività di comunicazione relative al crowdfunding”.

Perché è importante la collaborazione fra la società e la piattaforma di crowdfunding 

Un equivoco che spesso ostacola le società che vogliono fare una campagna di equity crowdfunding è la convinzione che basti mettere online la pagina della campagna perché gli investitori arrivino, senza dover fare troppi sforzi, oppure che sia la piattaforma di crowdfunding a portarli a bordo. Non è così, ed è necessario che ogni società ne sia consapevole per avviare una collaborazione efficace. 

Per essere pronta a collaborare con “l’unione delle forze per un unico obiettivo: la chiusura positiva della raccolta crowdfunding”, una società deve conoscere alcuni concetti fondamentali di questo percorso, che Caterina riassume in questo modo: “Predisporre una raccolta di equity crowdfunding significa anche e soprattutto realizzare una campagna di marketing, per la quale il supporto e le attività da parte dell’azienda sono fondamentali. C’è un esempio che trovo particolarmente calzante: immagina un cantante famoso che organizzi un tour senza avvertire il suo pubblico e senza promuovere la vendita dei biglietti, semplicemente demandata a una piattaforma online… Come possono i fan venire a sapere dell’evento? Spoiler: per quanto la piattaforma possa impegnarsi, difficilmente sarà un tour di successo. È quindi molto importante per la società coltivare una buona community, avere una strategia social performante e un team solido e focalizzato sull’impegno nella campagna di crowdfunding, che grazie a questi accorgimenti avrà sicuramente buon esito”.

Quali sono le società più attrattive per gli investitori?

L’affiancamento di professionisti come il campaign manager serve anche a conoscere l’andamento del settore del crowdfunding e sapere su quali aspetti puntare maggiormente per attirare l’attenzione dei potenziali investitori.

“Ci troviamo in un mondo molto più consapevole e che sta sviluppando maggiore sensibilità ambientale e sociale. Tutto ciò inevitabilmente si riversa anche nelle strategie di investimento. Gli aspetti fondamentali ai quali le persone fanno sempre più attenzione sono, secondo me, sostanzialmente due:

  • l’innovazione tecnologica: un progetto è particolarmente appetibile se ha caratteristiche dirompenti, offrendo uno spunto interessante al mercato di riferimento grazie a soluzioni concrete e all’avanguardia. Cosa si intende? Porto qualche esempio pratico: sul nostro portale abbiamo ospitato il progetto di una società che produce macchinari per la produzione di energia elettrica sfruttando il moto ondoso marino. Da tempo sentiamo parlare di energia elettrica da fonti rinnovabili quali fotovoltaico ed eolico, mentre l’energia cinetica del mare è ancora poco sfruttata. Ecco cosa intendo per innovazione dirompente;
  • la sostenibilità: l’investimento sostenibile prevede un’accurata analisi dei rischi ambientali, sociali e di governance (criteri ESG, anche questi sempre più attuali). Gli investitori si pongono delle precise domande: quanto quest’azienda contribuisce al benessere della Terra e dei suoi abitanti? Oppure: cosa fa quest’azienda per ridurre le sue emissioni di CO2? Anche Opstart è attiva in questo senso: compensa le sue emissioni di anidride carbonica aderendo al progetto Forever Zero CO2 di Forever Bambù (società che ha raccolto sul nostro portale oltre 8 milioni di euro)”.

La tua società è pronta per una campagna di equity crowdfunding? Per scoprirlo, candidati sul nostro sito: Caterina ti aspetta!

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