Quanti tipi di crowdfunding esistono

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Quanti tipi di crowdfunding esistono

Il crowdfunding ha, in sé, un obiettivo molto nobile: mettere insieme persone che hanno voglia di supportare le idee di altre persone, permettendo loro di realizzarle. Quando i mezzi non permettono di realizzare sogni, fare impresa, costruire o mettere in pratica un progetto, ecco che il crowdfunding non solo lo rende reale, ma lo fa con una modalità contributiva e collettiva che unisce gli intenti. Pensiamo al caso della raccolta fondi di The Ferragnez in favore dell’Ospedale San Raffaele di Milano in tempo di pandemia: quando una visibilità del genere si mette in moto ispira e stimola, tanto da arrivare a milioni di euro messi insieme. 

Cosa significa crowdfunding

Spieghiamo meglio il concetto di crowdfunding, in generale: deriva da crowd, folla, e funding, finanziamento, da ciò, finanziamento collettivo. Partiamo quindi dal fatto che si tratta di un processo collaborativo di più persone che si mettono insieme (anche virtualmente) per usare somme di denaro utili ai più svariati scopi e spesso per supportare il lancio di un’attività imprenditoriale.
Il crowdfunding è un vero e proprio finanziamento dal basso, che mette insieme persone che credono in un progetto.
Ecco perché è considerato motore per promuovere anche il cambiamento sociale: aggira, in modo sano, le barriere di accesso degli altri metodi di finanziamento. 

Vediamo quali sono i diversi tipi di crowdfunding e diamo qualche spunto per capire quale possa fare al caso tuo. 

Reward crowdfunding 

Forse è uno dei tipi di crowdfunding più conosciuto in larga scala: i sostenitori, anche detto backers, contribuiscono alla raccolta fondi con del denaro a partire da piccolissime somme e ricevono una ricompensa per il contributo commisurata al valore economico del loro versamento. Un esempio? Sta nascendo una società che produce scarpe e per finanziare la propria crescita realizza una campagna di crowdfunding pre-vendendo i propri prodotti. I contributi economici dei sostenitori servono alla società per avviare la produzione e far crescere il business; in cambio, i sostenitori riceveranno il loro paio di scarpe pre-ordinato in anticipo rispetto al lancio sul mercato. 

Donation crowdfunding   

Il crowdfunding in ambito donation ha lo stesso meccanismo del reward, ma i sostenitori non si aspettano un beneficio tangibile dalla donazione, o comunque si aspettano un beneficio non commisurato al valore economico donato. Il loro obiettivo è quello di sostenere la causa e spesso si tratta di progetti senza scopo di lucro. Un esempio sono le raccolte di crowdfunding realizzate dalle associazioni di volontariato, dagli ospedali o dalle onlus.

Equity crowdfunding

Con l’equity crowdfunding entriamo nel merito del nostro lavoro in Opstart: la differenza rispetto alle prime due categoria è che in questo caso parliamo di strumenti finanziari veri e propri. Si tratta di un finanziamento collettivo in capitale di rischio, che avviene tramite una piattaforma online, come la nostra. Ovvero, startup e PMI non quotate in borsa hanno l’opportunità di raccogliere denaro dal crowd, cedendo in cambio ai finanziatori delle quote societarie dell’azienda. Si tratta di un crowdfunding regolato direttamente da Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. In questo caso, si compra un vero e proprio titolo di partecipazione nella società in cui si vuole investire. L’investitore ottiene in cambio la partecipazione alla società in qualità di socio e i conseguenti diritti che ne derivano, come ad esempio la futura distribuzione di utili. Certo, se parliamo di capitale di rischio, i vantaggi e i guadagni per gli investitori sono potenzialmente molto alti, ma anche i rischi: si scommette sulla riuscita di un’idea di business che deve farsi strada nel mondo reale e generare utili. È per questa ragione che la selezione e la valutazione delle startup e PMI realizzata dalle piattaforme come Opstart è fondamentale.

Lending crowdfunding 

Un altro modello di crowdfunding è quello del prestito peer-to-peer, in cui il finanziamento alle startup o PMI avviene tramite persone fisiche o giuridiche che prestano del capitale, aspettandosi l’intera restituzione dello stesso con la maggiorazione degli interessi concordati tra le parti. Si definisce anche peer-to-peer lending o social lending perché mette tutti gli attori coinvolti sullo stesso piano. Le piattaforme online su cui avvengono questi tipi di crowdfunding, come Crowdlender, regolano l’incontro tra domanda e offerta e facilitano il processo di prestito, automatizzando la restituzione del capitale e degli interessi a scadenze regolari e previste all’interno di un piano di ammortamento.  

Debt crowdfunding 

Questa tipologia di crowdfunding prevede il collocamento presso investitori professionali e specifiche categorie di investitori retail di titoli di debito (bond e minibond) e cambiali finanziarie di PMI (tendenzialmente s.r.l. e SPA). I portali come Crowdbond sono molto innovativi perché permettono alle PMI di raccogliere capitali online anche sotto forma di prestito obbligazionario.

Se pensi di aver trovato il metodo di crowdfunding che fa per te, o vuoi saperne di più, continua a navigare sul nostro blog per approfondire il tema oppure contatta il nostro team per avere informazioni su come investire o raccogliere capitali grazie all’hub fintech di Opstart.

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