La selezione nel lending crowdfunding è una fase fondamentale del lavoro del team di una piattaforma, perché permette di proporre agli investitori solo progetti di aziende verificate, affidabili e ad alto potenziale. È l’accuratezza della selezione condotta da Opstart per il portale Crowdlender, che esegue anche grazie agli strumenti della società Easyfintech, a favorire la fiducia degli investitori e un tasso di successo delle campagne del 100%. Tutte le imprese che hanno superato la selezione e hanno lanciato una campagna di lending crowdfunding su Crowdlender, infatti, hanno restituito il capitale e pagato gli interessi agli investitori nei tempi previsti.
Gli elementi fondamentali da valutare in una società che vuole fare lending crowdfunding sono il merito creditizio e la sostenibilità del debito, oltre che ovviamente il business plan e il piano di ammortamento del prestito. Per comprendere la chiave di un buon processo di selezione nel lending crowdfunding, abbiamo intervistato Michele Angeloni, Business Developer di Opstart nel team di selezione per il lending e il debt crowdfunding.
Come abbiamo anticipato, ci sono in particolare alcune caratteristiche e informazioni su una società candidata che il team di selezione analizza per verificarne l’idoneità al lancio di una campagna di lending o debt crowdfunding. Michele spiega che “più precisamente il team analizza i dati economici e finanziari delle aziende richiedenti e i progetti che le medesime vogliono intraprendere”.
Questa analisi è sia quantitativa sia qualitativa: “Si inizia con un approccio quantitativo di analisi tecnica pura riguardante i bilanci, l’affidabilità commerciale dell’azienda e il suo merito creditizio, si passa poi ad approfondire l’operazione e la sostenibilità della stessa per concludere con una fase esplorativa/qualitativa di conoscenza diretta degli esponenti aziendali”.
La valutazione, quindi, considera le aziende nel loro complesso, perché numeri e persone interagiscono profondamente, generando risultati che non sono puramente matematici e vanno considerati nelle loro peculiarità.
Abbiamo chiesto a Michele quanto contino gli aspetti umani e qualitativi nel determinare l’esito della selezione, e la sua risposta mette in luce due livelli di analisi complementari e imprescindibili l’uno per l’altro: “Mentre la selezione quantitativa, in fase di istruttoria, fornisce valori assoluti da interpretare secondo metriche definite, l’aspetto umano risulta la chiave per effettuare l’analisi qualitativa di variabili altrettanto rilevanti, quali: know how aziendale, competenze dei soci e management coinvolti, relazione tra la società e i suoi stakeholder, trasparenza aziendale ed esempi di success case. Questi evidenziano punti di forza e debolezza delle operazioni e ne condizionano sicuramente la buona riuscita”.
Entrando ancora più nello specifico, ci siamo messi nei panni di una società che vuole capire come presentarsi al meglio alla selezione e quali caratteristiche deve avere per superarla.
Michele ci ha spiegato innanzitutto che il lending crowdfunding è per tutti: “Il lending crowdfunding è uno strumento finanziario veloce e versatile adatto a tutte le aziende, senza alcun vincolo dimensionale o di ragione sociale e spaziando su vari settori, dal real estate, al green ecc.”.
Chiarito questo, il Business Developer di Opstart ha specificato che “le caratteristiche principali che rendono le aziende adatte a una campagna di lending crowdfunding riguardano principalmente la loro redditività e la capacità di far fronte agli impegni finanziari che sono stati assunti nel tempo”.
Affinché l’operazione non sia effimera bensì profittevole sia per la società sia per gli investitori, devono esserci quindi buone prospettive a medio e lungo termine e una base di stabilità finanziaria.
Simili sono le caratteristiche necessarie per superare la selezione per una campagna di debt crowdfunding. In questo caso, però, l’asticella è un po’ più alta.
Michele ci ricorda che “il debt crowdfunding permette a un’azienda di raccogliere capitali tramite il Minibond, che si configura come un vero e proprio collocamento di titoli di debito, che permette all’emittente di presentarsi al mercato dei capitali di fronte a un pubblico di investitori istituzionali”. Ecco perché “la società target di riferimento in questo caso è senza dubbio un’azienda con una certa storicità, un buon track record riguardante il suo merito creditizio e sicuramente un livello di fatturato non inferiore ai due milioni di euro”.
Una società potrebbe chiedersi perché dovrebbe scegliere di raccogliere capitale in prestito tramite lending o debt crowdfunding anziché utilizzare strumenti tradizionali, come per esempio il prestito bancario.
Michele sottolinea innanzitutto un elemento di debolezza nella scelta esclusiva di canali tradizionali: “una società sceglie di avvalersi di strumenti di finanza alternativa in primis per diversificare la propria dipendenza dal classico canale bancario”. È più sano e sicuro per le finanze di un’azienda, infatti, diversificare le proprie fonti di credito e svincolarsi almeno in parte dalle condizioni imposte da una banca.
Dall’altro lato ci sono i vantaggi di strumenti come il lending o il debt crowdfunding: “Affacciarsi al mondo del crowdfunding permette all’azienda di salire su un palcoscenico con di fronte una pluralità di investitori, che non solo possono apportare capitali ma anche conoscenze e know how. Infine, è bene precisare che grazie al crowdfunding l’azienda riesce a perseguire un duplice obiettivo, non solo la raccolta di capitali, ma anche un importante effetto di visibilità e comunicazione presso tutta la community e il network del portale”.
Dopo aver deciso di raccogliere capitali in lending o debt crowdfunding, una società deve scegliere su quale piattaforma candidarsi per lanciare la campagna. È una scelta importante, perché la piattaforma affiancherà la società lungo tutto il percorso.
Michele offre molteplici motivazioni per scegliere Crowdlender e Crowdbond: “Opstart è il primo e unico fintech hub italiano nel mondo del crowdfunding in grado di fornire alle aziende clienti tutti gli strumenti del crowdinvesting: equity, lending e debt crowdfuding. Inoltre Opstart è una piattaforma tecnologica che garantisce flessibilità e velocità nell’erogazione dei propri servizi finanziari, contro altri canali più tradizionali che per definizione prevedono dei processi più lunghi e macchinosi.
Infine la nostra realtà è in continuo sviluppo, infatti oltre alle innovazioni introdotte sul mercato Opstart sta crescendo anche nella sua compagine societaria, con nuovi soci istituzionali come Banca Valsabbina Scpa che ha fatto il suo ingresso nel 2022 e Warrant Hub, gruppo Tinexta, entrato quest’anno nel nostro capitale sociale”.
Adesso che conosci qualche dettaglio in più sulla selezione del lending e del debt crowdfunding, candida la tua impresa per una raccolta!
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