Abbiamo intervistato Massimo Ferrarin, CEO di Alpha Mobility: la startup innovativa che cambia le regole nel settore della mobilità elettrica in Italia.
Alpha Mobility è una startup innovativa. Rappresenta un’azienda giovane e dinamica che opera nel settore della mobilità elettrica; nasce nel 2020 da un team di imprenditori e ingegneri con un’esperienza decennale nel settore dell’automazione industriale. Alpha Mobility ha l’obiettivo di integrare perfettamente principi ambientali, sociali e di buona governance, facendo del proprio core business il noleggio e la vendita di stazioni di ricarica con un sistema di gestione unico al mercato.
In particolare io sono laureato in Economia Aziendale, sono socio e fondatore della Fabbro Souvenir che è l’attività principale mia e della mia famiglia. L’azienda è il leader europeo nel settore dei souvenir. Inoltre, sono amministratore in diverse società in Italia, Grecia e Cambogia.
Con la pandemia, il settore dei souvenir è entrato in crisi; essendo molto creativo, voglio cogliere questo megatrend dell’elettrico e voglio farlo andando a colmare il grande deficit sul mercato, ovvero l’assenza delle stazioni di ricarica.
Le imprese, su cui ha posto il focus la startup, hanno sempre maggiori difficoltà a fidelizzare nuovi clienti. La necessità di una maggiore fidelizzazione è connessa all’aumento della concorrenza e al cambiamento delle modalità di consumo, come ad esempio la grande diffusione del settore e-commerce e lo sviluppo di nuovi bisogni dei consumatori stessi. Per gli esercizi commerciali non è facile adattarsi a questi cambiamenti.
La pandemia ha aggiunto, inoltre, ulteriori problematiche scaturenti dalla riduzione delle fasce orarie di lavoro che hanno creato scompensi e cambiamenti repentini nella vita delle imprese, con crescente incertezza sul futuro prossimo. Le difficoltà che i retailers fisici devono affrontare si trasformano in grosse sfide che possono condurre al fallimento delle piccole e medie realtà imprenditoriali. Alcune delle problematiche comuni:
Il mercato delle auto elettriche è in costante aumento: l’andamento è legato anche alle severe normative anti inquinamento che stanno spingendo le case automobilistiche a investire sulla mobilità elettrica, o comunque elettrificata. Ne risulta un deciso incremento dell’offerta di veicoli a emissioni zero con prezzi in discesa: entro il 2030, il 50% delle nuove auto vendute nel mondo saranno elettriche. Secondo un rapporto diffuso da Ubs, la banca d’affari svizzera, entro il 2040 nel mondo si acquisteranno solo veicoli elettrici: ecco i dettagli in un articolo di Repubblica.
Il report annuale redatto dall’associazione Motus-E prova a scattare una fotografia dell’Italia sul fronte della transizione energetica. La crescita della mobilità elettrica è alimentata principalmente da due fattori: l’arrivo sul mercato di nuovi modelli, alcuni dei quali dai costi più accessibili e lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica diffusa. Riguardo il secondo aspetto, nonostante la pandemia e un generale rallentamento dell’economia, lo scenario italiano sta migliorando. A dicembre 2020 erano attivi 19.324 punti di ricarica sparsi per la penisola, dislocati in 9.709 stazioni accessibili al pubblico. Il 21% di queste, però, risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti a causa di un mancato collegamento alla rete elettrica o per via della mancanza di autorizzazioni. In ogni caso, il dato si traduce in una crescita del 39% su base annua con una ripartizione delle colonnine così composta:
Rispetto al 2019, la crescita dei punti di ricarica si attesta all’81% (da 10.647 a 19.324), mentre con riferimento all’ultimo trimestre del 2020, la crescita dei punti di ricarica è stata del 16%; quella delle stazioni del 15%.
Il CAGR annuo si stima pertanto intorno al 40%.
Per quanto riguarda il mix di colonnine presenti, la situazione è ancora fortemente sbilanciata verso punti a corrente alternata, che rappresentano il 96% del totale. Riguardo la dislocazione geografica delle colonnine si può notare che il 57% delle infrastrutture si trova al Nord. Il 23% è presente al Centro e il 20% al Sud e nelle isole maggiori. La Lombardia guida con 3.326 installazioni; seguono Piemonte ed Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana. Queste 6 regioni coprono insieme più del 60% del totale delle colonnine presenti in Italia e hanno contribuito per il 63% alla crescita complessiva della rete a livello nazionale.
L’Italia si inserisce in un contesto europeo in cui la distribuzione delle colonnine di ricarica è alquanto disomogenea, con aree geografiche già coperte da una rete capillare e ben strutturata ed altre in cui la strada da percorrere è ancora molto lunga. I 4 Paesi europei che maggiormente spingono sull’elettrico sono Olanda (61.974 punti di ricarica pubblica), Germania (43.776), Regno Unito (36.500) e Norvegia (16.950).
L’adozione delle colonnine elettriche e la conseguente vendita di energia per le automobili crea un circuito win to win per tutti gli attori coinvolti: le imprese generano valore attraverso il loro parcheggio, offrendo un servizio utile ai propri clienti e ampliano le loro linee di revenue, inserendo degli introiti senza costi di manodopera (previsto solo l’esborso della rata del noleggio). Allo stesso tempo, dato che queste attività sono soggette a chiusura e limitazione delle ore di lavoro, causa COVID- 19, riuscirebbero a generare ricavi anche in momenti di totale chiusura, riuscendo a tamponare gli effetti economici della pandemia. In aggiunta le aziende ottengono un aumento del flusso di clientela grazie alla presenza della colonnina, fidelizzano i clienti e migliorano le finanze della propria impresa.
I consumatori finali, mentre svolgono le loro normali attività all’interno degli esercizi commerciali, effettuano rifornimento alle proprie auto elettriche senza doversi recare appositamente alle stazioni, guadagnando tempo libero e un’auto sempre rifornita di energia.
La startup ha avviato la campagna di equity crowdfunding il 21 ottobre 2021, con una pre-money valutation pari a 4,5 milioni di euro. La scelta di adottare l’equity crowdfunding consente di raccogliere i fondi che andranno a rafforzare lo sviluppo del progetto migliorando la rete vendita e il marketing aziendale. Inoltre, il capitale raccolto darà il via al posizionamento delle stazioni di ricarica di proprietà presso comuni e grandi catene di negozi. La campagna non sarà utile solo a perfezionare il business in atto, ma anche ad aumentare la base dei soci e a creare una community, così da semplificare il processo di innovazione del prodotto e fornire una spinta importante alle relazioni pubbliche.
Gli obiettivi principali, per il momento, sono rafforzare lo sviluppo del progetto e posizionare le stazioni di ricarica di proprietà presso comuni e grandi catene di negozi, andando in questo modo a guadagnare l’utile solo attraverso la vendita di energia.
Il futuro è elettrico. È adesso il momento giusto per iniziare a investire in questo settore, così da essere pronti al futuro che arriverà, e riuscire ad essere i primi a trarre profitto da esso.
Consiglierei di non avere paura, di guardarsi intorno e cogliere tutte le opportunità che l’ambiente esterno ci porge.
Se ti è piaciuta la storia di Alpha Mobility raccontata dal suo CEO, Massimo Ferrarin, vai sul nostro sito. Manca poco alla chiusura della campagna!
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