Cosa si intende per finanza alternativa e i vantaggi per le PMI

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Cosa si intende per finanza alternativa e i vantaggi per le PMI

La finanza alternativa negli ultimi anni ha dimostrato grande attrattiva per startup e PMI alla ricerca di credito: lo rivelano i dati del terzo Quaderno di ricerca sulla finanza alternativa per le PMI in Italia, curato dalla School of Management del Politecnico di Milano, che registra una crescita del 4% delle risorse veicolate alle PMI da innovativi strumenti di credito tra il 2019 e il 2020. La finanza alternativa sembra quindi non aver subito battute d’arresto a causa della pandemia.

L’accesso al credito per le startup e le PMI è storicamente difficoltoso, e questa difficoltà peggiora in tempi di crisi, a causa dell’incertezza, della mancanza di garanzie e del rischio di scarsa liquidità. Da qualche anno, però, altre opzioni si sono affiancate alla strada del credito bancario, offrendo l’opportunità di una disintermediazione del credito: i principali strumenti di finanza alternativa si basano sul crowdfunding, cioè sulla raccolta diretta di risorse online, che può raggiungere un vasto numero di potenziali finanziatori, professionali e non, attraverso piattaforme dedicate e procedure semplificate. 

Svincolarsi dal canale bancario e dalla finanza tradizionale significa snellire costi, burocrazia e tempi, e ampliare il bacino d’utenza a cui è possibile attingere per ottenere risorse. La diversificazione delle fonti di investimento è importante per garantirsi un più ampio e sicuro accesso al credito e flessibilità nella sua gestione. 

Ultimo, ma non meno importante, il vantaggio della finanza alternativa è che si associa a numerose agevolazioni fiscali per gli investitori, che trovano in questo un potente incentivo: sono previste detrazioni del 30% per chi investe in start up e PMI innovative per almeno tre anni. Tali detrazioni aumentano fino al 50% per gli investimenti effettuati tra 2020 e 2021, grazie al decreto Rilancio. Spetta all’impresa beneficiaria degli investimenti fare richiesta delle detrazioni per i suoi investitori attraverso l’apposito portale del Ministero dello Sviluppo Economico. 

Per avere consapevolezza di tutte le opportunità, sfruttarle e gestirle al meglio, è fondamentale introdurre tempestivamente nel management di ogni impresa una cultura di finanza aziendale.

Strumenti di finanza alternativa: crowdfunding e minibond

I principali strumenti di finanza alternativa sono sia strumenti di debito (lending crowdfunding e minibond) sia strumenti di capitale di rischio (equity crowdfunding): ci sono quindi diverse possibilità a seconda delle esigenze.

Il lending crowdfunding è una modalità alternativa di prestito, grazie a cui è possibile ottenere liquidità in tempi brevi raccogliendo fondi da privati invece che dagli istituti di credito. Il capitale prestato andrà restituito entro tempi concordati, aumentato di un tasso di interesse prestabilito. Questo è il comparto di finanza alternativa cresciuto maggiormente nell’ultimo anno analizzato dal report del Politecnico: nel 2020 +113% di fondi raccolti rispetto al 2019.

L’equity crowdfunding, invece, permette di vendere quote societarie per ottenere capitali che saranno remunerati, in caso di successo, dalla distribuzione di utili o da eventi di exit (fusione, cessione, vendita della società ecc). Inizialmente era uno strumento riservato alle startup e PMI innovative, ma dal 2017 è aperto a tutte le PMI non quotate.

Dal 2019 le piattaforme di equity crowdfunding autorizzate da CONSOB possono occuparsi anche della vendita di bond e minibond: è possibile così vendere obbligazioni non solo a investitori professionali, ma anche ad alcune categorie di investitori non professionali.

Tutti questi strumenti hanno in comune alcuni elementi indispensabili per raggiungere gli obiettivi finanziari che permettono di perseguire: l’individuazione dei potenziali interlocutori, la progettazione di una comunicazione capillare ed efficace, con una forte proiezione dell’azienda verso l’esterno, la cura della presenza e dell’immagine online e offline, la capacità di coinvolgimento, la chiarezza delle informazioni veicolate nell’offerta. Questo insieme di elementi è finalizzato alla costruzione di una community attiva, che creda nel progetto o nell’impresa e alimenti il passaparola intorno a essi: creare e diffondere partecipazione è la chiave per monetizzare una comunità e raggiungere gli obiettivi. 

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