Il Decreto n.25 del 17 marzo 2023, noto come Decreto Fintech, è un passo avanti importante per accelerare il progresso italiano nel campo degli strumenti finanziari digitali e fornire sempre più opportunità alle imprese per raccogliere capitali e crescere. La regolamentazione, infatti, è fondamentale per aprire la strada alle sperimentazioni e restare al passo con i tempi, garantendo però sicurezza, trasparenza e tutela degli investitori.
Avevamo già parlato degli interventi statali e di Consob per definire e regolamentare le STO (Security Token Offering): assistiamo ora a un proseguimento di quei lavori in direzione di una sempre maggiore agevolazione del progresso in ambito fintech.
Il Regolamento europeo 2022/858 andava già in questa direzione, istituendo un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (DLT, meglio nota come blockchain). L’obiettivo è quello di promuoverne l’applicazione al settore finanziario autorizzando operatori di mercato e imprese di investimento a costituire piattaforme di negoziazione di strumenti finanziari digitali.
Il regolamento menziona in particolare la tokenizzazione degli strumenti finanziari, “vale a dire la rappresentazione digitale di strumenti finanziari nei registri distribuiti o l’emissione di categorie di attività tradizionali in formato tokenizzato per consentirne l’emissione, la custodia e il trasferimento in un registro distribuito”, la quale “dovrebbe aprire nuove opportunità per incrementi di efficienza nel processo di negoziazione e post-negoziazione”.
Il Decreto Fintech è quindi un passaggio chiave per adeguare la normativa italiana al regolamento europeo e consentire alle imprese italiane di accedere alle stesse opportunità di quelle europee e agli operatori finanziari italiani di rimanere competitivi rispetto agli omologhi europei.
I token sono rappresentazioni digitali di svariati tipi di asset, che permettono di negoziarli e trasferirli attraverso un registro distribuito. La tokenizzazione è quindi la trasformazione di un asset in un oggetto digitale.
È possibile quindi tokenizzare strumenti finanziari quali azioni, quote di partecipazione, obbligazioni e altri titoli di debito per poi collocarli attraverso una blockchain per raccogliere capitale. È una nuova opportunità per piccole e medie imprese di accedere in modo più facile e meno costoso al mercato dei capitali.
Il principale vantaggio degli asset digitali è che, rispetto a quelli tradizionali, garantiscono più liquidabilità e più trasparenza, quindi possono essere più appetibili per gli investitori.
Il Decreto Fintech stabilisce i requisiti e le procedure che gli operatori devono rispettare per ottenere l’autorizzazione a creare piattaforme di negoziazione e gestire registri distribuiti per la circolazione di strumenti finanziari digitali.
I soggetti che possono presentare istanza di iscrizione all’apposito albo alla Consob o alla Banca d’Italia sono:
Il decreto stabilisce poi precise norme di comportamento per gli operatori, finalizzate alla tutela degli investitori e dell’integrità del mercato. Il principale obbligo degli operatori riguarda la trasparenza: devono assicurare il corretto funzionamento del registro distribuito, consentire sempre l’identificazione dei soggetti coinvolti nelle transazioni, della tipologia e della quantità di strumenti finanziari sottoscritti, l’accesso da parte dei soggetti coinvolti e delle autorità (Consob e Banca d’Italia) alle transazioni stesse, tutelare i dati.
In conclusione, questo decreto apre la strada a nuove trasformazioni di tutto il settore fintech, oltre a quelle che stiamo per vedere con l’implementazione del Regolamento europeo sul Crowdfunding.
Per Security token offering (o abbreviato STO), si intende l’offerta di strumenti finanziari rappresentativi di asset class tradizionali come azioni, obbligazioni, diritti, obblighi e loro derivati, op...
La tokenizzazione è una pratica di cui probabilmente sentiremo molto parlare nei prossimi anni anche in ambito finanziario. Le opportunità aperte dalla digitalizzazione di dati, informazioni e asset conse...
Gli investimenti online hanno visto una crescita continua negli ultimi dieci anni, parallelamente alla progressiva digitalizzazione degli strumenti finanziari. La di...
L’inizio dell’anno è stato segnato da una novità rivoluzionaria per il mondo finanziario: il 10 gennaio la Securities and Exchange Commission (SEC), dopo la richiesta di undici case ...