Dall’olivicoltura alla green economy: il caso OliviAmo

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Dall’olivicoltura alla green economy: il caso OliviAmo

Luglio 25, 2022 Equity Crowdfunding

Abbiamo intervistato Filippo Maria Saccucci, CEO di OliviAmo, startup innovativa che opera nell’ambito della green economy in campagna equity crowdfunding su Opstart!

OliviAmo è il progetto della startup innovativa OlivOne società agricola srl che permette di investire nella realizzazione di oliveti ad alta densità ed eco-sostenibili. La società acquista terreni agricoli di pregio e li mette a reddito creando oliveti innovativi ad alta densità, la coltivazione superintensiva dell’olivo è una tecnica innovativa ispirata alle tecniche vitivinicole: gli alberi sono disposti in filari resi precisi attraverso particolari forme geometriche di potatura che, creando siepi produttive, facilitano la gestione (irrigazione, passaggi fitosanitari, ecc.) e ottimizzano le attività di raccolta. Quest’ultima viene eseguita meccanicamente attraverso l’utilizzo di grandi macchine scavallatrici che sovrastano i filari e raccolgono velocemente e delicatamente il frutto. In 2 ore un ettaro è completamente raccolto e il frutto è pronto per andare al frantoio. Infine, le caratteristiche di questa coltura permettono di avere impianti parzialmente produttivi già dal terzo anno (risultati impensabili nelle coltivazioni tradizionali). Al termine della vita produttiva degli ulivi (20-25 anni circa), l’azienda provvederà alla sostituzione e al ripristino delle piantagioni con quelle nuove allungando così in maniera indeterminata la durata dei rendimenti.

Come nasce OliVOne e con quale obiettivo primario?

OliviAmo nasce dall’idea di poter dare a tutti la possibilità di investire nel campo dell’agricoltura innovativa, più precisamente in olivicoltura. Creiamo oliveti con una tecnica ad alta densità, che trova il suo punto di forza nell’abbattimento drastico sia dei i costi di gestione che di quelli di raccolta. In questo modo manteniamo intatta la qualità del frutto (abbiamo molto a cuore l’ambito green economy). Investiamo nell’acquisto di terreni agricoli, mettendoli successivamente a reddito grazie all’utilizzo delle tecniche appena descritte.

Quali sono state le sfide principali che hai dovuto affrontare durante il lancio dell’azienda e quali sono gli obiettivi raggiunti negli ultimi tempi?

Sicuramente acquisire quella credibilità necessaria che ci ha permesso di avere già più di 100 soci investitori aderenti al progetto. Grazie ai primi investimenti, abbiamo avuto la possibilità di avviare delle operazioni importanti, come il versamento di una caparra tramite atto registrato per l’acquisizione di circa 10 ettari di campi con impianti già in essere e l’acquisto di ulteriori 2,5 ettari contigui a questi ultimi: questi saranno i primi terreni a disposizione di OliviAmo.

In che mercato si inserisce OlivOne e qual è la situazione in Italia?

Il mercato dell’olio EVO negli ultimi anni ha subito diversi spostamenti di equilibrio, grazie alla scesa in campo di nuovi competitor internazionali. Pur confrontandosi con queste nuove realtà, il prezzo dell’olio italiano esportato si è mantenuto a dei livelli piuttosto elevati grazie alla qualità del prodotto e alla tradizione del Made in Italy, che lo collocano nei segmenti medio-alti del mercato al primo posto. La situazione interna soffre dell’importazione estera: pur essendo la domanda soddisfatta in minima parte, la produzione continua a essere destinata principalmente all’export, lasciando spazio all’importazione di prodotto provenienti da altri paesi, che spesso viene realizzato con tecniche di trasformazione industriali, abbassando drasticamente la qualità. Uno degli obiettivi di OliviAmo è quello di dare il proprio contributo all’aumento della produzione interna, per contrastare questo fenomeno e la relativa corsa al ribasso del prezzo medio.

Quanto è importante e impattante il settore della green economy nel contesto climatico che stiamo vivendo in questo periodo?

Sicuramente è un aspetto di cruciale importanza. Abbiamo molto a cuore la green economy e infatti con OliviAmo possiamo essere orgogliosi del nostro apporto all’ecosostenibilità, in quanto l’olivicoltura può assorbire fino a sei volte la quantità di CO2 emessa. Il Consiglio Oleicolo Internazionale ha calcolato che la produzione di un litro di olio EVO faccia assorbire circa 10,65KG di anidride carbonica. Un solo ulivo è in grado di assorbire fino a 2 Kg di CO2 al giorno. E’, senza dubbio, uno dei più potenti fissativi di CO2 artificiale esistenti. Tutto questo porta a generare ingenti crediti di sostenibilità; il valore aggiunto derivante dalla bassa Carbon Footprint e la vendita di questi crediti, può quindi portare ad un’importante integrazione di reddito.

Cosa differenzia OlivOne dai suoi principali competitor?

Sicuramente dal punto di vista agricolo le tecniche che utilizziamo offrono numerosi vantaggi in termini di costi e gestione, portando l’iniziativa OliviAmo a un livello superiore rispetto ai coltivatori che utilizzano le altre tecniche. Inoltre, attraverso il supporto della tecnologia, siamo in grado di monitorare lo stato di salute e la capacità produttiva dei campi, in modo da offrire ai nostri soci una visione trasparente e fedele del loro investimento.

Come mai hai scelto l’equity crowdfunding?

Abbiamo ritenuto che questo tipo di iniziativa potesse dare la possibilità di far scalare in maniera decisa il progetto, grazie alla partecipazione degli investitori. L’obiettivo è stato quello di creare un progetto in condivisione, all’interno del quale tutti i soci possono sentirsi parte attiva del progetto. Di fatto, oltre l’investimento, il socio investitore viene aggiornato su tutte le novità dell’azienda, ricevendo numerosi vantaggi anche per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti che andranno in produzione.

Quali sono gli obiettivi futuri di OlivOne e come pensate di utilizzare il capitale raccolto?

L’obiettivo principale è sicuramente quello di espandersi in termini di ettari coltivati per aumentare la capacità produttiva progressivamente. A fronte dei nostri primi raccolti, iniziare la commercializzazione non solo dei frutti ma anche dei prodotti derivati, attraverso il brand.

Perché investire in OliviAmo?

Oliviamo offre un investimento molto semplice e redditizio legato alla terra, all’agricoltura e all’eccellenza italiana. Quello che facciamo con OliviAmo è molto semplice: acquistiamo terreni e generiamo ricavi grazie all’utilizzo di tecniche innovative di coltivazione. Investire in OliviAmo significa inoltre prendersi cura dell’ambiente in cui ci troviamo, portando un reale beneficio all’intero ecosistema. Incrementare la presenza di oliveti sul territorio è fondamentale per la loro multifunzionalità: oltre all’aspetto produttivo infatti svolgono un ruolo importante per ciò che riguarda il contrasto al cambiamento climatico.

Cosa consiglieresti ad altri imprenditori che vogliono avviare la loro impresa?

La cosa che sento di consigliare è quella di dedicare anima e corpo alla “creatura” e di sposare la missione aziendale come un vero e proprio credo, rendendola una preziosa bussola che sappia indicare la giusta strada dalla quale non separarsi mai.

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