Abbiamo intervistato Andrea Cinosi, Founder & Business Growth Director di YLIWAY, startup innovativa in raccolta equity crowdfunding su Opstart.
YLIWAY è una piattaforma per il lavoro che nasce con l’obiettivo di cambiare il modo di costruire una professionalità e una carriera, dai processi di selezione alla ricerca di lavoro, passando per la creazione di relazioni professionali e senza dimenticare le opportunità di incremento del proprio business.
L’idea di YLIWAY nasce durante la pandemia. In quel periodo abbiamo assistito a un grande fermento nel mondo delle professioni e del business in generale. Persone che perdevano il lavoro, altre persone che lo cambiavano, lavori che volgevano a fine ciclo vita, nuove professioni che nascevano e un cambiamento di atteggiamento in relazione al lavoro della generazione Z e dei Millennial che davano sempre più importanza a tempo libero, famiglia e qualità della vita privata e dei rapporti umani. Per questo ho pensato a una piattaforma per il lavoro completa.
Tutto questo mi ha convinto a fare un’analisi dello scenario competitivo. Ho costruito una matrice delle transazioni, mi sono chiesto quali fossero tutte le entità che scambiavano valore all’interno dell’ecosistema e poi ho verificato se tutte le possibili combinazioni di valore fossero soddisfatte dagli operatori presenti sul mercato. Lo feci utilizzando il metodo del platform design.
Da questa analisi emerse che esistevano molti problemi non risolti e che si stava creando un importante spazio di mercato. Avviai il processo di Customer Development adattandolo ai principi del Platform Design e intervistai personalmente campioni delle entità coinvolte per verificare se i problemi individuati fossero realmente avvertiti e se le soluzioni ideate fossero considerate soddisfacenti. La risposta fu molto positiva. Creai il business model, una prima roadmap, coinvolsi i founder e da quel momento partì tutta l’evoluzione che ha portato la startup fino al crowdfunding.
YLIWAY è una piattaforma per il lavoro completa che tocca diversi mercati come: social networking, e-learning, recruitment, videoconferenze e quello dei servizi professionali. Ciononostante YLIWAY apre tecnicamente un nuovo mercato in quanto il mix di valore offerto alle entità coinvolte è nuovo grazie all’interazione di strumenti inediti sul mercato.
YLIWAY nasce nel 2021 e in questi due anni, dal punto di vista tecnologico, siamo stati in grado di integrare nella stessa piattaforma varie caratteristiche: social, di e-learning, funzionalità proprie delle piattaforme di recruitment e di messaggistica.
YLIWAY offre servizi non disponibili sul mercato nella stessa forma e subordina le funzionalità social agli obiettivi di crescita professionale e agli obiettivi di business dell’utente. I principali competitor sono: LinkedIn, Udemy, Coursera, Skillshare, Teachble, Kajabi, Fiverr, Zoom, GMeet, MTeams, Goto, Infojobs, Indeed, Monster e Randstaad. Nei confronti di ognuno degli operatori citati abbiamo costruito un importante vantaggio competitivo che sarà ulteriormente rinforzato nei prossimi mesi.
I punti di forza sono i seguenti:
Ho scelto l’equity crowdfunding in quanto lo considero uno strumento di ulteriore validazione da parte del mercato, lo considero un ottimo canale di traction.
Il capitale raccolto sarà investito prevalentemente in tecnologia, 45% in caso di raccolta minima e 44% in caso di raccolta massima. Questa rappresenta il nostro vero asset, disponiamo in un nucleo di 10 sviluppatori destinato a crescere. Rientra in questa voce d’investimento anche l’ottimizzazione della UI e della UX della piattaforma per il lavoro. Nel mese di giugno apriremo anche una branca in India all’interno della quale opererà il nucleo più rilevante dei nostri sviluppatori.
Il 29% della raccolta sarà investito in attività di comunicazione sia in scenario di raccolta minima che di raccolta massima. Ci tengo a precisare che l’investimento in comunicazione sarà allocato prevalentemente per la crescita del Team Growth e per le attività di influencer marketing. Motivo questa scelta affermando che in una piattaforma come YLIWAY l’investimento in canali di traction a pagamento, a esclusione dell’influencer marketing, esaurirebbe il suo effetto con l’acquisizione dell’utente. Investire in funzionalità da offrire agli utenti che generano viralità, significa invece generare valore di lungo termine.
La parte rimanente della raccolta sarà investita in crescita della struttura organizzativa, il 26% in caso di raccolta minima e 27% in caso di raccolta massima. Tali fondi saranno utili a rinforzare la struttura italiana, a strutturare ulteriormente la branch aperta in Irlanda dedicata alla gestione dei fornitori di contenuti e a rinforzare ulteriormente la branch in India, un mercato di 1,4 miliadi di persone, il 20% della popolazione mondiale e il secondo mercato di LinkedIn. YLIWAY sembra piacere agli indiani e sarà da lì che lanceremo l’internazionalizzazione anche verso i paesi di lingua anglosassone.
Premesso che il prodotto che arriva sul mercato è solo la versione iniziale e che sarà in continua evoluzione, consiglio di investire in YLIWAY perché:
Dare consigli è sempre impegnativo, considerando che le competenze necessarie possono variare in base al mercato di riferimento, però ci sono alcuni elementi del tutto trasversali. Credo che la consapevolezza sia un valore molto importante se si vuole lanciare una nuova impresa e assolutamente determinante se si vuole lanciare una startup. È necessario avere le idee molto chiare e sapere cosa si deve fare in ogni fase capendo il perché.
Bisogna conoscere il Growth Marketing e il Product Management, avere dimestichezza con i numeri e saper costruire prospetti economico-finanziari di tipo professionale. Creare un team che disponga delle competenze multidisciplinari necessarie per la gestione delle fasi di Customer Discovery e di Customer Validation è essenziale. L’acquisition cost va ragionato prima, quando si crea il primo business model ed è importante saper fare benchmarking. Altra cosa fondamentale è saper attrarre i primi investitori ed essere consapevoli che queste persone stanno compiendo un atto di fede credendo nel progetto appena nato. Per questa ragione meritano un grande rispetto e la più totale trasparenza.
Un consiglio che invece mi permetto di dare a tutti i CEO, laddove non lo facessero già, è di iniziare a usare il business model per definire la strategia in maniera più dinamica e aggiornare di conseguenza il business plan. La velocità dei mercati è tale che qualsiasi piano industriale a 5 anni rischia oggi di diventare pura scrittura creativa.
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