STO, ICO e IEO: le sigle del futuro del crowdfunding

Blog di Crowdfunding

STO, ICO e IEO: le sigle del futuro del crowdfunding

Marzo 04, 2020 Cripto Asset

L’introduzione delle criptovalute ha portato a significative trasformazioni nel mondo del crowdfunding, offrendo nuovi strumenti alle aziende in cerca di capitali e agli investitori che intendono diversificare il proprio portafoglio. Tutti abbiamo sentito parlare di ICO (Initial Coin Offering), IEO (Initial Exchange Offering) e STO (Security Token Offering), ma in pochi hanno ben chiaro che cosa siano questi strumenti finanziari e come si integrino nel panorama attuale per investitori e realtà in cerca di capitale. Vediamo dunque di che cosa si tratta.

Per Security Token Offering, o STO, si intende la procedura attraverso la quale si realizza la vendita al pubblico di strumenti finanziari che possiedono un valore monetario e che possono essere negoziati, come ad esempio azioni, obbligazioni, diritti, obblighi e loro derivati, ma anche di asset class alternativi come crypto asset.

Qualsiasi asset tradizionale può essere trasformato in token (o “tokenizzato”) e le potenzialità rispetto alle asset class tradizionali sono enormi: il token è infatti uno strumento di rappresentazione digitale di un asset reale sottostante, ovvero una security che dà diritto a ricevere dei flussi finanziari futuri. Per garantirne una compravendita corretta, le STO richiedono la conferma dell’acquisto del bene attraverso una transazione su Blockchain, regolata dalla specifica normativa di ogni paese. 

Le STO rappresentano dunque un metodo estremamente utile ed efficace per le aziende che desiderano aumentare il proprio capitale raccogliendo nuove risorse finanziare tramite la vendita di token, che rispetto alle operazioni tradizionali permettono di risparmiare su costi e tempistiche di gestione e di decentralizzare le operazioni rispetto agli intermediari classici come banche e advisor, riducendo così la propria dipendenza dal canale bancario che oggi rappresenta l’80% delle fonti di finanziamento di una PMI. 

In tal senso sono inoltre una risposta alle ICO (Initial Coin Offering) diventate molto popolari tra il 2017 e il 2018. Nelle ICO, le aziende possono creare ed emettere i propri token vendendoli tramite smart contract, ovvero contratti digitali protetti, appunto, dalla tecnologia blockchain. Sfortunatamente, le ICO hanno anche spianato la strada ai truffatori all’interno dello spazio precedentemente non regolamentato. In questo contesto, le piattaforme di equity crowdfunding hanno cercato di aiutare gli investitori rimuovendo o respingendo ovvie frodi.

Proprio per questo, le IEO (Initial Exchange Offerings) costituiscono un’ulteriore evoluzione che offre una protezione aggiuntiva per gli investitori unita a un mercato secondario garantito per i token

Trattandosi di strumenti finanziari di recentissima affermazione, la normativa che li regolamenta è ancora in corso di definizione. A gennaio di quest’anno, a valle di un confronto pubblico con gli operatori di mercato, Consob ha suggerito un quadro normativo che definisce le criptoattività e regola piattaforme, exchange e custodia nel suo nuovo documento sulle criptoattività. 

Il documento “vuol essere un contributo al dibattito, elaborato in vista dell’eventuale definizione di un regime normativo in ambito nazionale che disciplini lo svolgimento di offerte pubbliche di cripto-attività e delle relative negoziazioni.” Nella proposta, sono identificati anche i soggetti autorizzati a gestire scambi di criptovalute, tra cui le piattaforme di equity crowdfunding registrate.

Una Initial Exchange Offering (IEO), infatti, è una vendita di token supervisionata che può essere controllata da un exchange di criptovalute, ovvero una piattaforma autorizzata come Opstart

Le IEO sono disponibili esclusivamente per gli utenti dell’exchange e permettono, in particolare, una riduzione dei costi dell’operazione a carico dell’emittente, che si rapporta con una sola piattaforma, e una maggiore tutela dei sottoscrittori sotto il profilo della “liquidabilità”, in ragione del fatto che i token di nuova emissione possono essere immediatamente scambiati sul mercato “secondario”.

Un recente rapporto di Inwara mostra che le STO e le IEO hanno registrato un notevole aumento nel primo trimestre del 2019 con una crescita del +130%. È interessante notare che lo stesso rapporto indica un calo significativo del numero di ICO offerte nello stesso periodo. 

Un dato che conferma il giudizio dei numerosi esperti che vedono proprio nelle STO e nelle IEO la prossima grande rivoluzione del crowdfunding.

POTREBBE ANCHE PIACERTI

Educazione finanziaria e raccolta di capitali per le imprese: intervista a Lorenzo D’Amelio di Merakyn

Quando si parla di educazione finanziaria si pensa sempre alla necessità di insegnare alle persone i meccanismi economico-finanziari di base, l’importanza...

Investimenti in crowdfunding: l’Indagine di Opstart svela opportunità e falsi miti

Il crowdfunding in Italia è ormai diffuso da oltre 10 anni ma, nonostante il nostro Paese sia stato il primo in Europa a dotarsi di una disciplina specifica sul tema...

Diamo i numeri: come sta l’ecosistema startup in Italia?

L’ecosistema startup in Italia è vivace e prolifico, ma incontra ancora tante difficoltà che frenano il suo potenziale di sviluppo verso l’orizzonte internazionale. Il recente Rapporto Draghi...

Che cosa si intende con “azienda fintech”? Ecco qualche esempio!

La tecnologia ha portato cambiamenti di portata più o meno epocale in qualsiasi settore economico e quello della finanza non fa eccezione. Sebbene sia un settore per natura piuttosto...