Oggi sono sempre di più le persone interessate a investire in crowdfunding, una pratica che consente di finanziare progetti di crescita di startup e PMI tramite piattaforme digitali dedicate che, inoltre, assicurano trasparenza alle operazioni.
I vantaggi sono infatti numerosi e differenti in base alla specifica tipologia di investimento. Le piattaforme equity based, come per esempio Opstart, consentono al finanziatore di acquistare capitale sociale di una startup o PMI diventandone socio a tutti gli effetti, mentre quelle lending based, come Crowdlender, rendono possibili prestiti tra privati, dove il guadagno consiste negli interessi maturati sul capitale prestato. Infine, le piattaforme di debt crowdfunding, come per esempio Crowdbond, permettono a investitori professionali e alcune tipologie di investitori retail l’acquisto di titoli di debito come bond e minibond. Ma vediamo ora i singoli vantaggi nel dettaglio.
Nel caso dell’equity crowdfunding il guadagno deriva dai dividendi dell’azienda oppure da eventi di exit come acquisizioni o fusioni. A fronte delle numerose difficoltà, dato che si tratta comunque di un investimento ad alto rischio, le campagne di equity crowdfunding costituiscono un’occasione interessante sia per gli investitori che per gli imprenditori. Tra i vantaggi vi è sicuramente la prospettiva di guadagni potenzialmente molto alti: in questo caso le quote aumentate di valore possono poi essere rivendute con ampio margine di profitto.
Un secondo vantaggio, se si vogliono portare a termine investimenti di successo, sta nella possibilità di diversificare molto il proprio portafoglio cioè investire piccole somme in PMI o startup differenti. Questa strategia, alla lunga, consente di compensare le perdite derivanti dall’eventuale risvolto negativo di alcune imprese grazie al successo di altre. Nell’equity crowdfunding, infatti, è possibile investire anche a partire da piccole somme di denaro, rendendo questa tipologia di investimento veramente accessibile e democratica.
Un ulteriore aspetto favorevole dell’equity crowdfunding è che non si tratta di un investimento volatile: questo significa che l’investimento non è connesso all’andamento dei mercato finanziari, essendo legato quasi interamente a fattori interni all’azienda finanziata o al mercato specifico in cui essa opera.
Non bisogna dimenticare che gli investimenti in equity crowdfunding sono agevolati fiscalmente per un importo che può arrivare fino al 50% del capitale investito.
Da ultimo, poi, l’investitore ha la possibilità di partecipare attivamente allo sviluppo dell’economia reale, di imprese vere e che conosce da vicino, che spesso operano in settori virtuosi come la green economy e hanno un impatto positivo sul territorio, l’occupazione e l’innovazione del nostro Paese.
In questo caso, il guadagno del finanziatore è dato dagli interessi maturati sul capitale prestato, che deve essere restituito nei tempi e nelle modalità previste da un piano di ammortamento prestabilito.
Uno dei vantaggi più interessanti del lending crowdfunding per l’investitore risiede nella possibilità di ottenere dei rendimenti molto più alti rispetto a quelli ad oggi proposti dagli strumenti finanziari tradizionali. Inoltre, l’investitore può iniziare ad investire in questi strumenti a partire da cifre anche molto basse, pari a poche decide di euro, e diversificare il proprio portafoglio su numerose iniziative.
Infine, anche il debt crowdfunding presenta numerosi benefici, sia per i finanziatori sia per le imprese. Come per il lending, l’investitore ha l’opportunità di ottenere dei tassi di interesse molto più alti rispetto al mercato. Le imprese, invece, possono sfruttare questi strumenti per diversificare le fonti di debito, svincolandosi dalle banche o istituti di credito. Oltre ad aprirsi a nuove tipologie di investitori, le aziende sono poi incentivate a migliorare la propria pianificazione finanziaria e introdurre una cultura aziendale della governance.
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