Da una leggenda a una campagna di equity crowdfunding: la storia di Keep Out bracelets

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Da una leggenda a una campagna di equity crowdfunding: la storia di Keep Out bracelets

Gennaio 11, 2024 Equity Crowdfunding

Keep Out bracelets è un brand italiano di gioielli e accessori moda. Il ciondolo a forma di ditale è il simbolo che ha permesso a questa società di espandersi rapidamente in tutto il mondo e di attirare l’attenzione di importanti marchi del lusso. Nel pieno della sua seconda campagna di equity crowdfunding su Opstart, il nostro CEO Giovanpaolo Arioldi ha intervistato l’amministratrice delegata Stefania Gagliardone, per approfondire i temi legati a questo progetto.

Keep Out è l’unico marchio registrato che può produrre e commercializzare gioielli con il ciondolo a forma di ditale. Da dove nasce l’idea di creare questi gioielli?

L’idea nasce da una nostra cliente sudamericana che un giorno, mi raccontò di una tradizione molto diffusa in America Latina: regalare un ditale da cucito a familiari e amici simboleggia protezione e fortuna. Dopo questa scoperta ha avuto inizio il processo di ricerca e deposito del marchio e della richiesta – molto sofferta – per avere l’uso in esclusiva del ditale come oggetto ornamentale. Così come il ditale protegge il dito della sarta mentre cuce i tessuti, allo stesso modo “idealmente” indossare un gioiello Keep Out protegge da tutto ciò che punge nella vita. 

È, purtroppo, ancora molto raro vedere società formate da sole donne. Voi, fortunatamente, siete una bellissima eccezione. Com’è lavorare in un’ambiente tutto al femminile?

Keep Out è femmina… da sempre. Dietro le quinte, gli uomini ci sono e sono indispensabili, ma il volto è tutto femminile. Esiste una forte complicità tra di noi che siamo prima di tutto amiche e poi colleghe. Il vero punto di forza è che ognuna è responsabile di se stessa senza essere il capo di nessuno, imparando ogni giorno dai nostri sbagli.

Keep Out non produce solo gioielli. Le vostre attività hanno anche una forte impronta sociale, come per esempio, il bracciale Lady Jaipur collegato al progetto Keep Out School of Love. La scuola è stata fondata nel 2019 e trasferita e ampliata nel 2021. Ti va di parlarcene? Come sta andando ora? Siete attivi anche in altre iniziative sociali?

Jaipur School of Love per noi è come un figlio. Dopo il primo viaggio nel 2017, organizzato per acquistare tessuti, io e mio marito – che non abbiamo figli – ci siamo resi conto che anche aziende piccole come la nostra possono aiutare bambini in difficoltà ad avere un’istruzione e indipendenza. Il bracciale Lady Jaipur è realizzato in pura seta indiana e, per ogni sua vendita, destiniamo 2€ alla manutenzione e all’ampliamento della Keep Out School of Love: abbiamo iniziato con una stanza e 27 bambini, oggi la scuola ha 3 piani, 10 classi e circa 80 alunni che ogni giorno studiano e crescono insieme. 

Oltre a Jaipur, per un motivo molto personale, sosteniamo anche l’Associazione Vitas che assiste malati terminali di Mesotelioma Pleurico. La nostra sede si trova a Casale Monferrato, località tristemente nota per lo Stabilimento Eternit. Anche in questo, ci teniamo a dimostrare come le microimprese possano ma, soprattutto, debbano aiutare.

Keep Out è un’azienda dal forte respiro internazionale con alle spalle diverse collaborazioni con marchi prestigiosi come Swarovski e Gucci. Come sono nate queste partnership e cosa significa poter contare sul supporto di marchi così importanti?

Quando nel 2019 ci contattò l’Amministratore delegato di Swarovski Italia, incuriosito da un articolo apparso sul Sole 24 Ore che parlava di noi, fummo molto sorprese. Solo in seguito abbiamo capito che questo oggetto così antico in realtà suscita entusiasmo e belle vibrazioni. Gucci, invece, è stato un fulmine a ciel sereno: l’ufficio design sapeva già tutto di noi, si erano documentati e ci avevano scelto per la nostra unicità.

Dopo una prima campagna di equity da oltre 120.000 € e con una seconda ancora in corso, quali sono gli obiettivi nell’immediato e quali aspirazioni avete per il futuro?

L’aspirazione è molto ambiziosa, in quanto si prevede una exit con un grande player del lusso nel 2027 al raggiungimento del fatturato richiesto. In questi tre anni abbiamo realizzato un progetto di internazionalizzazione che ci porterà in tutti i continenti con circa 15 collezioni di gioielli, moda e design. Questa prima raccolta ci ha permesso di dare il via al nostro grande salto.

Siamo da poco entrati nel 2024. Questo significa che Keep Out è sul mercato già da 10 anni. In questo percorso avete realizzato grandi progetti e già chiuso una campagna di equity crowdfunding con successo. Quali consigli daresti agli imprenditori che vorrebbero avviare la propria attività?

In un momento storico cosi imprevedibile, reduci da una pandemia che ha cambiato tutte le nostre vite, il mio consiglio è di evitare di improvvisarsi imprenditori: studiate il mercato, le sue tendenze e cercate di conoscere sempre prima le criticità e i numeri del vostro progetto, verificandone tutte le condizioni. Solo allora potrete buttarvi a capofitto e decidere di fare la differenza.

Scopri tutti i dettagli della campagna di equity crowdfunding di Keep Out bracelets su Opstart!

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