L’equity crowdfunding in Italia è nato come strumento dedicato alle startup innovative e in seguito ne è stato esteso l’accesso a tutte le PMI. Nonostante ciò, rimane forte il legame tra crowdfunding e innovazione e le imprese innovative registrano grandi successi nelle raccolte. Un altro aspetto che accomuna molte campagne di crowdfunding di successo sono i progetti improntati o attenti ai temi della sostenibilità e del cambiamento climatico.
Il caso di Redelfi combina tutti questi elementi: campagna di crowdfunding di successo, innovazione e sostenibilità.
Redelfi è una ESG management company che investe in realtà italiane ed estere ad alto potenziale di crescita in settori innovativi. Nel 2021 ha condotto una campagna di equity crowdfunding su Opstart, raccogliendo circa 1 milione di euro per sviluppare il business di una delle sue società target, Enginius, operante nei settori dell’AI, della Realtà Aumentata e dei Big Data.
La scelta dell’equity crowdfunding rispondeva all’esigenza di farsi conoscere dal grande pubblico e di permettere l’ingresso della società target nel mercato dei capitali, ma anche di preparare il terreno per la successiva quotazione in Borsa della stessa Redelfi, avvenuta nel 2022.
Abbiamo intervistato Davide Sommariva, presidente di Redelfi, per approfondire gli obiettivi raggiunti dopo la campagna di equity crowdfunding.
Crediamo nella sostenibilità e nell’innovazione, nostri valori fondamentali che implementiamo in ogni nostro business e nel modello aziendale, rispettando l’ambiente e incoraggiando l’inclusione sociale.
Redelfi focalizza le sue attività principalmente nello sviluppo di infrastrutture innovative e sostenibili per favorire la transizione energetica, processo che mira al passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche ad alta impronta carbonica a fonti energetiche a basse emissioni.
Per quanto divisi in diverse Business Unit, le nostre attività principali e motori del Gruppo sono lo sviluppo di Battery Energy Storage System stand-alone (BESS) su suolo americano e proprio di recente anche su suolo italiano, e la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia. Tramite i BESS, elementi infrastrutturali innovativi, favoriamo il processo di stabilizzazione della rete elettrica gestendo le instabilità delle fonti di energia rinnovabile che, per loro natura, non sono programmabili.
Oltre ai BESS, perseguiamo i criteri ESG anche tramite il business dedicato alle CER che vede Redelfi, con la controllata CerLab, impegnata nell’investimento di impianti a fonte rinnovabile da mettere a disposizione delle Comunità Energetiche e nella gestione delle stesse.
Dalla raccolta di equity crowdfunding su Opstart, Redelfi è cresciuta in maniera esponenziale, evolvendosi da Holding a Gruppo Industriale, con la finalità di concentrarsi su business di natura sostenibile e innovativa. La quotazione sul segmento Euronext Growth Milan l’8 giugno 2022 è stato certamente il primo obiettivo raggiunto che ci ha condotto successivamente a prendere un impegno con il mercato il 2 novembre 2022, presentando un ambizioso Piano Industriale che stiamo perseguendo con efficacia, visti gli obiettivi finora raggiunti e la fiducia che gli investitori ci stanno dimostrando.
Sempre a novembre 2022, dalla partnership con Altea Green Power e il developer americano Elio Energy Group abbiamo costituito BESS Power Corporation negli USA che oggi detiene diversi progetti BESS, tra cui Lund Storage Center di potenza pari a 407 MW, il più grande del Texas. Il focus di Redelfi è ormai concentrato sulla Business Unit Green, sulla quale è stato emesso un bond, ad aprile 2023, da parte di Anthilia Capital Partner per il suo sviluppo. Questo sviluppo si sta evolvendo anche con la nostra recente entrata nell’emergente mercato italiano di BESS con il Gruppo WRM, per lo sviluppo di 2,8 GW di BESS nei prossimi 3 anni. Con l’accordo con il Gruppo WRM nasce un attore che ha l’ambizione di diventare leader nello sviluppo di Battery Energy Storage stand-alone in Italia.
Indubbiamente il round di equity crowdfunding ha permesso a tutto il team di prepararsi al processo di quotazione, abituandosi alla relazione con gli stakeholder. Non solo, la campagna ha permesso di rendere noto il nome di Redelfi, creando una base per la quotazione sia a livello di brand societario sia per la creazione di un flottante, apprezzato in fase di quotazione, che ha creato un link tra gli investitori dell’equity crowdfunding e gli investitori di Borsa Italiana.
Per questi motivi, non escludiamo in futuro un possibile riutilizzo del crowdfunding per le altre Business Unit del Gruppo.
La Business Unit Green è il driver del Gruppo, i cui pilastri sono lo sviluppo di Battery Energy Storage System stand-alone su suolo americano e italiano e la costituzione e gestione di Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia. Le tecnologie rinnovabili, come solare o eolico, possono presentare problematiche di produzione. In assenza di sole o vento, l’offerta di energia diminuisce, e i BESS rispondono al problema, in quanto tecnologie in grado di immagazzinare l’energia, che agiscono inoltre come stabilizzatori di rete. In Italia l’installato di rinnovabili attuale è pari a 64 GW ed entro il 2030 è previsto un incremento fino a 122 GW, secondo i dati Terna. Questo aumento determinerà la necessità di sistemi che consentano la gestione dell’entropia che andrà a generarsi in rete. Parliamo di un mercato con una potenzialità di crescita enorme, che prenderà un’accelerata molto forte in seguito all’incentivo sul capacity payment che dovrebbe interessare anche le batterie.
In merito alle Comunità Energetiche Rinnovabili, che al momento sono in attesa dell’attuativo riguardante gli incentivi, parliamo di un business anch’esso rivoluzionario e, soprattutto, sostenibile. Redelfi, tramite la controllata CerLab, ha l’obiettivo di investire in impianti a fonte rinnovabile per metterli poi a disposizione delle CER, al fine di favorire la creazione di un sistema inclusivo e responsabile che agevoli il processo di transizione energetica tramite la condivisione libera di energia tra i diversi attori della Comunità. CerLab si pone quindi come operatore che non solo mette a disposizione l’impianto, ma aiuta anche nella parte gestionale-amministrativa della Comunità stessa.
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