La prima bozza della Legge di Bilancio per il 2024 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre 2023. Le misure previste dal documento potranno ancora subire delle modifiche, ma è utile iniziare a comprendere la direzione delle novità in arrivo e i punti d’intervento principali con un piccolo riepilogo delle decisioni del governo.
Se ne parla da tempo e con il 2024 i nuovi scaglioni IRPEF diventeranno realtà: si riducono da quattro a tre, applicando il 23% fino a 28.000€, il 35% tra 28.000 e 50.000€ e il 43% oltre i 50.000€.
Il testo di legge prevede poi un esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti: per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro, l’esonero sale al 7%.
Si prevede poi una decontribuzione del 100% per le madri con almeno due figli fino ai 10 anni del più piccolo se i figli sono due, 18 se sono tre.
Per il periodo d’imposta 2024 salirà a 1.000 euro la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit concessi dai datori di lavoro ai dipendenti. La soglia sale a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.
Per far fronte al problema della carenza di personale nel settore turistico, inoltre, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024 ai lavoratori dipendenti del settore privato del comparto del turismo con reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro viene riconosciuta per il lavoro notturno e festivo una maggiorazione del 15% delle retribuzioni lorde corrisposte.
Infine, aumenta dal 21 al 26% la cedolare secca sugli affitti brevi o turistici per i locatori che optano per questo tipo di tassazione. Per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro, invece, dal 1° gennaio 2024 si prevede l’entrata in vigore della global minimum tax al 15%.
Molto controversi sono i provvedimenti in ambito Iva, soprattutto perché la Legge di Bilancio parla di rialzare dal 5% al 10% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e sugli assorbenti, che era stata abbassata solo l’anno scorso.
Rinviata, invece, l’entrata in vigore della plastic tax e della sugar tax: previste per fine anno, scatteranno dal 1° luglio 2024.
Per incentivare l’occupazione, la Legge di Bilancio introduce una super deduzione del 120% sul costo del lavoro per tutte le assunzioni a tempo indeterminato. L’incentivo sale al 130% per chi assume madri, under 30, percettori del reddito di cittadinanza e persone con invalidità.
Per quanto riguarda le pensioni, si riformula l’adeguamento all’inflazione, che rimane però pieno per le pensioni fino a quattro volte il minimo. Salgono, inoltre, le soglie dell’importo minimo necessario da maturare per poter accedere alla pensione tre anni prima del previsto. La penalizzazione delle pensioni anticipate arriva anche con la trasformazione di Quota 103, che diventerà Quota 104 e prevederà l’innalzamento del requisito anagrafico da 62 a 63 anni e una riduzione della quota di pensione basata sugli anni di anticipo rispetto all’età di vecchiaia.
Va meglio per le donne lavoratrici: coloro che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con Opzione donna purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due.
Chiudiamo il riepilogo dei provvedimenti della Legge di Bilancio per il 2024 con due temi che stanno facendo parecchio discutere. Il primo è l’abbassamento del canone Rai da 90 a 70 euro annui per il 2024: la restante parte sarà comunque dovuta in forma indiretta attraverso la fiscalità generale.
Il secondo tema è la proposta di escludere dal calcolo dell’Isee i titoli di Stato eventualmente posseduti: si discute se questo debba comprendere anche i titoli di Stato di altri Paesi europei.
Da qui alla fine dell’anno vedremo se la bozza della Legge di Bilancio 2024 riceverà una conferma oppure andrà incontro a modifiche dell’ultimo minuto, come è già successo in passato.
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