Tante campagne di crowdfunding, società diverse e ambiti di appartenenza molto eterogenei: le startup in equity crowdfunding su Opstart sono sempre numerose e per un investitore è fondamentale approfondire tutti gli aspetti chiave prima di scegliere se e a quale progetto aderire, per avere una visione a 360°. Basti pensare al mercato di riferimento, al modello di business, agli obiettivi raggiunti e da raggiungere, al business plan…
Proprio per questo, abbiamo organizzato “WEBINAR for CROWD”, un appuntamento digitale periodico, per presentare alla community le società in campagna su Opstart.
Durante il webinar di luglio, abbiamo ospitato:
OliviAmo è un progetto della startup innovativa OlivOne, società agricola che permette di investire nella realizzazione di oliveti innovativi, ad alta densità ed eco-sostenibili.
Se ti stai chiedendo in che modo le coltivazioni di OliviAmo si differenzino dalla tradizione, è presto detto: grazie all’ispirazione delle tecniche vitivinicole, gli ulivi sono disposti in filari, resi precisi tramite la potatura, facilitando così la gestione e ottimizzando le attività di raccolta. Queste, inoltre, sono eseguite attraverso grandi macchine scavallatrici con tempistiche molto rapide.
Ma da dove nasce l’idea? Il settore in cui si inserisce il progetto è molto florido: l’olio made in Italy è conosciuto e venduto in tutto il mondo. Tuttavia, i costi di gestione dell’intera filiera sono molto elevati, proprio a causa dei metodi di coltivazione tradizionali.
OliviAmo risponde quindi a un’esigenza e lo fa con risultati tangibili. Infatti, con il suo metodo innovativo, si ottengono alcuni vantaggi fondamentali, preservando al 100% la qualità del prodotto finale:
Ultimo, non per importanza, emerge anche il tema della sostenibilità: secondo uno studio rilasciato dall’università di Cordoba, l’olivicoltura può assorbire fino a 6 volte la quantità di CO2 emessa. Secondo i dati raccolti, un ettaro di uliveto ad alta densità è cioè in grado di catturare 2.220 kg di CO2, fino a toccare picchi di 3,550 kg in alcuni anni.
E poi, OliviAmo, non dimentica un altro aspetto impattante: il trasporto delle olive, una volta raccolte. Proprio per abbattere queste emissioni, la startup ha scelto appezzamenti di terreno vicini al frantoio partner, destinazione finale dei frutti raccolti.
Questa realtà è nata nel 2020 e ha opzionato a marzo del 2021 10 ettari di oliveti superintensivi, realizzati tra il 2017 e il 2018, per i quali ha già versato una quota del prezzo di acquisto a titolo di caparra. I campi saranno rilevati completamente a inizio 2023, quando la produttività in termini di olive sarà pari quasi al 100%: questo accorcerà notevolmente i tempi di attesa per poter generare i primi fatturati.
Nel frattempo OliviAmo ha acquistato 2,5 ettari sgombri confinanti con i terreni opzionati: essendo vicini a quelli in acquisizione, potranno essere piantumati e connessi al medesimo accesso all’acqua.
I capitali raccolti dalla startup in equity crowdfunding saranno impiegati proprio per terminare l’acquisizione degli impianti e dei terreni sottostanti e per completare la piantumazione degli ettari confinanti.
La società punta poi alla distribuzione dei dividendi appena lo status di startup innovativa lo renderà possibile (2025). Inoltre, tra gli obiettivi, al sussistere delle condizioni e in linea con i tempi produttivi dei campi di coltivazione, vi è la trasformazione in PMI innovativa entro circa 2 anni, anche per anticipare la distribuzione degli utili ai soci.
dilium, PMI innovativa, si occupa di sviluppo e commercializzazione di soluzioni digitali innovative proprietarie, basate su quattro principali direttrici tecnologiche: Realtà Aumentata & A.I., Blockchain, CMS Cloud System Integration, Mobile APP.
Dal 2018 poi, oltre al servizio di sviluppo e consulenza informatica a terze parti, la PMI ha rilasciato sul mercato diversi prodotti proprietari B2B e B2B2C, come Augmented Reality Studio, per realizzare esperienze di Realtà Aumentata senza competenze informatiche specifiche, o come Safetruth, che garantisce la tracciabilità dei prodotti nei processi di supply chain ai diversi rivenditori e acquirenti.
Il settore in cui il progetto si inserisce, quello dell’ICT & Enterprise Digital Solution, ha un volume di affari di 71,5 miliardi di euro in Italia (Fonte: Confindustria, Assinform 05.2021) ed è in forte sviluppo, con l’Italia al terzo posto in Europa per capacità di crescita degli investimenti e assorbimento di capitali esteri.
Entrando nello specifico, ciò che caratterizza l’operato della società rispetto agli altri player, sono il Knowledge Heritage su tematiche di sviluppo informatico specifiche e le competenze innovative nella gestione delle innovazioni, in funzione delle necessità del mercato e delle esigenze dei vari clienti.
Grazie a questi aspetti, dal 2019 al 2021 dilium ha triplicato il proprio fatturato, duplicato il proprio utile, quintuplicato il portafoglio clienti e ottenuto le certificazioni ISO 2000 – 27001 – 9001. Inoltre ha costruito un solido network, con partnership del calibro di Microsoft, MMN Spa, NemoLab, PTC, autentici colossi del settore.
La società, nata nel 2017 come startup innovativa, ha già raggiunto molti obiettivi e sin da subito si è confrontata in modo competitivo con il mercato di riferimento.
Il capitale raccolto da dilium in equity crowdfunding, che oggi ammonta già a oltre 270.000 euro, sarà destinato al consolidamento del business, con il potenziamento in primis delle piattaforme tecnologiche e con l’intensificazione dell’attività di Sales & Marketing, grazie all’inserimento di nuove figure professionali e all’investimento in digital marketing.
Ma quali sono i progetti per il futuro, dopo l’equity crowdfunding? Tra gli scenari di exit o profit strategy che si delineano all’orizzonte per gli investitori, il più probabile è l’ipotesi di un Merge & Acquisition da parte di una Large Enterprise o gruppo industriale operante nel settore ICT. Si tratta infatti di un tipo di operazione molto diffusa nel mercato di riferimento.
Il progetto di ToGet4U®, piattaforma per la ricerca di staff per gli eventi, è partito con le migliori premesse, in un periodo complesso: infatti, nonostante il lancio del servizio sia avvenuto in piena pandemia, solo nel 2021 ToGet4U® ha raggiunto 60 clienti, con un fatturato di 90k e un ebitda del +13%.
Con un database continuamente aggiornato con più di 5.000 risorse attive su tutto il territorio nazionale e un gruppo di collaboratori di alto livello in Germania, la startup innovativa è diventata in fretta un punto di riferimento per il settore italiano e permette alle aziende di abbattere i costi di ricerca staff.
Come? Attraverso un processo semi-automatico e digitale che evita i classici step di selezione delle agenzie eventi, traducendosi in risparmio economico e di tempo per il cliente finale.
Nella pratica, accedendo alla piattaforma ToGet4U®, aziende, impresari e organizzatori di eventi, senza alcuna registrazione, possono inviare la propria richiesta di staff e professionisti. Gli operatori di ToGet4U® faranno partire la ricerca all’interno del portale e il cliente riceverà i profili più idonei e disponibili tra cui scegliere entro qualche giorno dalla richiesta (anche entro poche ore per le richieste più urgenti). L’assicurazione sullo staff e ogni onere burocratico saranno inoltre gestiti da ToGet4U® stessa.
In un settore che sono in Italia ha un valore di circa 1 miliardo di euro, dal 2023 la società amplierà il suo raggio d’azione in tutta Europa, inserendosi in un mercato di oltre 10 miliardi di euro.
Gli obiettivi raggiunti nel 2022 confermano il trend positivo che ha caratterizzato il progetto fin dagli inizi: il 1° semestre 2022 si chiude con un fatturato di circa 200K, totalizzando oltre il 100% in più rispetto al 2021, e un margine operativo di circa 50K.
E tra i servizi presi in gestione ultimamente, per annoverarne solo alcuni, ci sono l’area promoter del Jova Beach Party, alcuni tour promozionali della GDO e grandi eventi corporate.
I capitali raccolti con la campagna di crowdfunding su Opstart serviranno principalmente per spingere l’acceleratore sulle attività di marketing: basti pensare che i traguardi tagliati finora sono stati frutto di un lavoro principalmente organico, senza grandi investimenti promozionali. Il marketing può essere allora un trampolino di lancio per obiettivi ancora più ambiziosi.
Italian Manufacturers Live è la startup innovativa che ha lanciato la prima fiera mondiale in streaming, per fare matchmaking tra produttori italiani e clienti internazionali, favorendone l’incontro, ovunque si trovino.
Nata da uno spinoff di Promindustria, azienda che – per conto dell’Istituto “Tutela Produttori Italiani” – dal 1992 svolge l’attività di consulenza all’export delle Imprese e di preparazione della Certificazione di Origine e Qualità Italiana 100% Made in Italy, la startup coniuga l’innovazione e la freschezza di una startup e di un progetto digitale, con il know-how di una società di lunga data.
Il mercato in cui il progetto si inserisce è florido: il volume d’affari globale generato da fiere, eventi ed esposizioni è di € 275 miliardi l’anno, per un totale di 303 milioni di visitatori, 4,5 milioni di espositori, 3,2 miliardi di operatori coinvolti. La pandemia ha tuttavia posto dei limiti notevoli al settore e una proposta come quella di Italian Manufacturers Live può mettere i player in condizione di non fermarsi più, neanche davanti a un lockdown, e di continuare da qualsiasi posto nel mondo l’incontro con i potenziali clienti e produttori.
Con circa 3000 showroom digitali per le aziende dei Distretti Produttivi Italiani, i primi eventi si sono già tenuti a Dubai, con 20 paesi del Medio Oriente, e a Singapore. E i successivi, tra cui l’Italian Week New York, sono in fase di organizzazione. L’obiettivo sarà quello di riuscire a creare un evento ad hoc per ogni Hub Commerciale Mondiale.
La notorietà del brand è fondamentale in qualsiasi ambito. In questa direzione, Italian Manufacturers Live utilizzerà i capitali raccolti durante la campagna di equity crowdfunding su Opstart proprio per un investimento in attività di marketing. Una strategia definita in questa direzione consentirà al servizio digitale di essere noto a livello mondiale e di connettere un numero sempre più alto di produttori italiani e clienti internazionali.
Un ultimo punto chiave per completare il quadro della startup in equity crowdfunding è il progetto di Promindustria Spa, che prevede nei prossimi anni una fusione per incorporazione con Italian Manufacturers Live, per poi predisporre l’iter di quotazione su una delle principali Borse Europee.
TalenTrades, startup innovativa, è il primo football stock market dove gli utenti possono scegliere i loro campioni preferiti come se selezionassero un’azione di borsa, creare un portafoglio di talenti destinato a crescere di valore nel tempo e ottenere profitti in base alle performance realizzate. Alla base del progetto, insomma, c’è la connessione tra la passione per il calcio e i concetti alla base della finanza. Senza dimenticare l’interesse per i fantasy game, che costituiscono un mercato in grande e costante crescita.
Se si restringe il campo, solo in Italia ogni anno vengono creati 16 milioni di fantasquadre, che portano a un fatturato di oltre 12 milioni di euro a stagione.
L’idea di TalenTrades nasce proprio come alternativa rispetto al classico fantacalcio, con un taglio più statistico. Infatti, rispetto al diffuso fantacalcio, l’app risolve il problema dell’eccessiva componente fortuita e aleatoria dei risultati ottenuti dagli utenti e offre valutazioni imparziali dei cartellini dei calciatori.
Non ci saranno vincoli di moduli, rose di giocatori o necessariamente 11 da dover schierare, ogni TalenTrader sarà libero di costruirsi il suo portafoglio di campioni e stelle nascenti in base alle propria visione e lungimiranza, scegliendo 1, 10 o 100 calciatori diversi, con l’obiettivo di vederne apprezzato il loro controvalore in Tcoin, la valuta del game.
E cosa si vince? I migliori in classifica verranno ricompensati con reward e promozioni legate al calcio. Inoltre con i Tcoin accumulati nel corso del gioco sarà possibile riscattare articoli e esperienze legati al mondo del calcio dalla bacheca in app.
TalenTrades ha già raggiunto i primi step, con una piattaforma mobile pronta e disponibile sui principali store online in prima release. I primi 1000 utenti stanno già giocando e hanno potuto testarne le funzionalità a partire dai primi mesi dell’anno, con ottimi feedback.
Parallelamente sono entrati in azienda i primi importanti investitori, che hanno deciso di diventare anche parte integrante del team e mettere le loro esperienze al servizio del progetto.
I capitali raccolti con la campagna di equity crowdfunding su Opstart sono destinati ad ottimizzare la piattaforma – sia a livello di gameplay che di user experience – ad avviare un robusto piano di go to market e, infine, a sostenere i costi di gestione e delle risorse umane.
Inoltre, in caso di raggiungimento del target massimo di raccolta, l’idea della startup è quella di dare vita a un vero e proprio ecosistema a livello blockchain, con la creazione di un token ufficiale listato sugli exchange di criptovalute e il collegamento di un wallet, in modo che gli utenti possano depositare i loro token e ottenere dei rendimenti su di essi.
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