L’oncologia interventistica è l’insieme di tecniche utilizzate per trattare e/o diagnosticare i tumori attraverso la guida per immagini. Abbiamo organizzato un webinar su questo tema, facendo un focus sulla PMI innovativa R.A.W., in campagna di equity crowdfunding su Opstart.
Hanno dialogato con noi rappresentando R.A.W.:
Ultimo pilastro dell’oncologia, l’oncologia interventistica nasce circa vent’anni fa. L’idea alla sua base è trattare patologie tumorali senza aggredirle chirurgicamente, ma introducendo nel corpo mini dispositivi che, raggiungendo il bersaglio tumorale, lo trattano. Gli approcci sono diversi: da quello vascolare, a quello delle terapie ablative, che cercano di uccidere il tumore senza danneggiare il tessuto circostante. Rispetto alla chirurgia oncologica, l’oncologia interventistica è meno invasiva, con tempi di recupero brevi e minor numero di complicanze postoperatorie.
Negli ultimi 15 anni si è visto un progressivo e netto incremento, oggi costante, di queste procedure nel mondo occidentale (Europa/Nord America) con l’introduzione di nuovi trattamenti e di nuovi organi-bersaglio. Parallelamente ci sono stati progressi della metodica d’immagine e sviluppi dal punto di vista organizzativo.
Il Covid-19 ha impattato, soprattutto laddove i centri oncologici siano dislocati in ospedali diventati centri Covid. Il numero di procedure eseguite è dunque diminuito, perché gli spazi sono stati occupati dal Covid e dalle relative complicanze e perché il numero di pazienti che si è rivolto alle strutture oncologiche è calato, per la paura di contrarre il virus.
Un altro effetto della pandemia, importante per il settore di riferimento in senso “positivo” è stato l’incremento procedure miniinvasive, come quelle dell’oncologia interventistica, perché aventi minor rischio di infezione.
R.A.W. S.r.l., PMI innovativa, è la prima azienda ad avere ricevuto il marchio CE per un sistema di realtà aumentata basato su occhiali per ambienti intraoperatori ed è destinata a entrare nel mercato dell’oncologia interventistica con una mission ben definita: ridurre l’impatto degli interventi oncologici, introducendo nel mercato dispositivi medici che facilitino la rapida espansione delle tecniche di ablazione tumorale minimamente invasive, come alternativa affidabile alla chirurgia per i trattamenti oncologici.
L’ambito dell’oncologia interventistica è stato per molti anni appannaggio quasi esclusivo dei radiologi. I dispositivi di R.A.W. permettono però anche a chi non ha questa specifica competenza di accedervi.
I prodotti ad aver ottenuto marchi CE sono due:
Ad oggi sono stati conclusi con successo i primi studi clinici e le conseguenti pubblicazioni. Da essi è emerso proprio che l’uso dei prodotti di R.A.W. riduce le recidive del 70%.
R.A.W., nata nel 2015, è PMI innovativa e ha raccolto capitali attraverso varie strade fino ad oggi: bandi, agevolazioni fiscali, investitori. La scelta dell’equity crowdfunding è motivata dal fatto che la campagna sia anche una campagna di marketing: un modo per farsi conoscere, per comunicare.
Pasquon, primo investitore in R.A.W., ci racconta che il motivo principale per cui lui ha deciso di investire: la presenza del Professor Solbiati, primo al mondo ad applicare questa tecnica su un paziente, quindi autentico pioniere.
Le altre ragioni per investire in R.A.W. oggi sono:
Se la realtà di R.A.W. ti ha incuriosito, scopri di più visitando la pagina della campagna su Opstart.
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