Un investimento in economia reale non è semplicemente un’operazione con cui ottenere dai propri piccoli o grandi capitali un ritorno economico, ma rappresenta al tempo stesso un importante sostegno al tessuto imprenditoriale del Paese, in grado di generare benefici ad ampio spettro. Scopriamo insieme che cosa significa investire in economia reale e quali sono i rischi e le opportunità da valutare questo tipo di investimenti.
Il termine “economia reale” indica il settore costituito da tutte quelle realtà imprenditoriali che si occupano della produzione e distribuzione di beni e servizi, contribuendo alla ricchezza del Paese. Dal lato opposto troviamo invece il comparto finanziario, di per sé improduttivo, composto da tutti quegli strumenti erogati da società finanziarie, come banche, assicurazioni ecc.
Si tratta di due settori diversi, ma comunicanti tra loro in quanto il mondo finanziario fornisce a quello produttivo il denaro necessario al suo funzionamento, per poi ottenerne la restituzione e gli interessi.
L’accesso ai tradizionali strumenti finanziari, tuttavia, è il più delle volte precluso alle piccole e medie imprese emergenti che non possono fornire le medesime garanzie delle società consolidate. Una strada sempre più scelta da queste imprese è quella di rivolgersi agli strumenti della finanza alternativa, quali ad esempio l’equity crowdfunding, una modalità di investimento che non è più solo appannaggio degli investitori professioniali, ma è oggi accessibile anche ai piccoli risparmiatori. L’equity crowdfunding consente infatti a chiunque di diventare socio di PMI e startup, anche con piccole somme, partecipandone agli utili e allo sviluppo.
In altre parole, investire il proprio denaro in piccole e medie imprese tramite equity crowdfunding permette di ottenere in cambio delle quote del loro capitale sociale che, in caso di successo dell’impresa finanziata, aumenteranno di valore e potranno essere rivendute a un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto.
Un investimento in economia reale rappresenta non solo un’operazione in grado di generare dei profitti, ma anche un importante strumento di finanziamento delle imprese che compongono lo scheletro produttivo del paese, in un momento in cui ce n’è più che mai bisogno.
Non si tratta dunque di una mera speculazione finanziaria, che apporta benefici al singolo investitore, ma di un’operazione di medio-lungo termine che genera vantaggi per l’economia reale, facendo circolare il denaro e contribuendo non solo a mantenere, ma anche a creare nuovi posti di lavoro.
Investire in economia reale significa, in altre parole, contribuire attivamente al benessere economico del Paese, favorendone una crescita sostenibile.
Un investimento in una PMI emergente offre inoltre la possibilità di diventare parte integrante del suo successo, seguirne passo dopo passo i progressi e, nel caso in cui il progetto raggiunga risultati importanti, poterne giovare insieme agli altri soci.
Un investimento in economia reale attraverso l’equity crowdfunding non è ovviamente privo di rischi in quanto c’è la concreta possibilità di perdere in parte o per intero la somma investita qualora l’impresa fallisca. Al contrario di quanto avviene sui mercati finanziari tradizionali, la valutazione di un investimento nel capitale sociale di una PMI è da effettuare nel lungo termine, in un’ottica di almeno 5 anni. In questo periodo di tempo, la società potrà dimostrare se è in grado di affrontare e superare momentanee fasi di stress, calo della domanda e del fatturato, e generare crescita nel tempo.
In ogni caso, il migliore stratagemma per ridurre il più possibile i rischi legati a un investimento in economia reale è la diversificazione. È sconsigliato investire in un solo progetto imprenditoriale, ma piuttosto bisogna distribuire il proprio capitale su diverse iniziative: in questo modo, anche se non tutte le imprese finanziate raggiungeranno i traguardi sperati, quelle che avranno successo potranno compensare con i loro risultati le perdite causate dalle prime.
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