In campagna di equity crowdfunding su Opstart c’è il progetto SoQua della startup innovativa Inclusive Srl Sb. Tramite l’App e la piattaforma SoQua, un viaggiatore, o più genericamente un utente, avrà la possibilità di cercare e scegliere un «local host», ovvero una persona con un profilo affine e affidabile, disponibile ad accompagnarlo a scoprire luoghi, percorsi o attività di suo interesse e a fargli vivere esperienze uniche ed irripetibili.
Abbiamo organizzato un webinar per parlare proprio di questo progetto e dell’ambito in cui si inserisce insieme a Gionatha Bassani, Co-Founder e CEO di Inclusive Srl, Davide Fassina, Financial Advisor di Inclusive Srl, e Merita Nurja, Co-Founder e CMO di Inclusive Srl.
Ha moderato l’incontro Giovanpaolo Arioldi, CEO di Opstart.
SoQua nasce per rispondere all’esigenza di aiutare le persone a guadagnare attraverso le proprie passioni, esperienze e capacità. Il progetto si inserisce nel mercato del turismo, ma non soltanto. Infatti l’idea è quella di coprire tutto il settore dei viaggiatori, in Italia e nel mondo, anche laddove, per esempio, i viaggi non siano di piacere, ma di lavoro o necessità.
Una persona che vuole diventare un local host si iscrive, crea un proprio profilo e inserisce un servizio, per poi erogarlo in base alle proprie tempistiche. Vengono toccati tutti i settori: da quello turistico a quello, per esempio, dell’artigianato, dello sport, dell’arte, dell’enogastronomia. Da non sottovalutare anche il fatto che con SoQua si possono valorizzare le attività locali sul territorio.
Chi può fare il local host? Chiunque. A prescindere dal proprio percorso precedente, dai propri studi, tutti hanno una passione o un interesse che possono avere il desiderio di condividere in tempo reale, come dice il motto di SoQua “Here and now“. Sarà possibile anche, laddove ad esempio ci sia un professionista come una guida turistica certificata, aggiungere un patentino, per categorizzarsi come tale.
Se il primo attore della piattaforma è chi si propone con la propria attività, dall’altro lato c’è l’utente che va alla ricerca di un’esperienza e di qualcuno che lo accompagni, spesso al momento, senza preavviso. Una piattaforma di questo tipo crea sinergie, crea scambio di idee, amicizie, affinità, perché spesso si conoscono persone con gli stessi interessi e si fanno esperienze che da soli non avrebbero avuto lo stesso sapore.
La piattaforma è gratuita e guadagna tramite una percentuale trattenuta dall’intermediario bancario su ciò che paga l’utente finale al local host (detto anche SoQua).
Successivamente si prevederà la possibilità di affiliare delle attività: il local host potrà chiedere a delle realtà di fare pubblicità tramite il suo profilo su SoQua e percepire un guadagno, di cui la piattaforma terrà una piccola percentuale.
I prezzi delle varie attività sono stabiliti in base minima dalla piattaforma, ma ogni local host potrà decidere il proprio prezzo, al di sopra della soglia definita.
Attualmente la progettazione è in fase beta e ci si aspetta che venga rilasciata a fine estate. L’app e la piattaforma saranno lanciate a livello nazionale, per poi puntare al resto d’Europa.
La scelta dell’equity crowdfunding è stata strategica, in quanto si inserisce in un programma strutturato di finanziamenti: a partire dai fondi dei soci stessi, sono stati successivamente ottenuti finanziamenti tradizionali. Adesso che bisogna cominciare a fare investimenti in visibilità, l’equity crowdfunding è sembrato il più adatto, poiché costituisce anche una campagna di marketing.
I fondi verranno reinvestiti principalmente proprio in comunicazione e marketing.
Per gli investitori sono previsti dei reward in base all’investimento: da sconti sulla fruizione del servizio, a webinar informativi, gadget, contatti con il CEO e lo staff, in modo da essere allineati sullo stato di avanzamento del progetto.
Il progetto SoQua ti ha incuriosito? Scopri di più, visita la campagna di equity crowdfunding su Opstart.
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