Abbiamo intervistato Gian Luca Vorraro, CEO di BORSINO RIFIUTI, PMI innovativa che ha aperto le porte di un nuovo mercato nazionale: la gestione dei rifiuti.
Sono sempre stato una persona curiosa a cui piacevano le sfide e le opportunità: ho svolto l’attività imprenditoriale in vari ambiti tecnici, notando con frequenza dove vi fossero dei bisogni inespressi.
Così è stato per Borsino Rifiuti, nato proprio quando abbiamo avuto la necessità di trovare un nuovo fornitore che ci liberasse da degli scarti di produzione: approfondendo sempre di più l’argomento, ci siamo accorti che quello dei rifiuti è un mercato poco conosciuto, dove invece di costi si possono ottenere dei ricavi, se si tratta di materiali riciclabili che danno vita a materie prime seconde.
Notando quanto poco conoscessimo questo settore e quanto questa mancanza fosse diffusa in generale negli utilizzatori del servizio, ci ha fatto capire che portare trasparenza, competenza e serietà ai fruitori, ci avrebbe permesso di rivoluzionare questo mercato e di dare una vera svolta green.
Da sempre in tutte le mie esperienze imprenditoriali ho lavorato con l’altro amministratore della società, Fabio Ragnatela, col quale ci sentiamo ormai in famiglia.
La squadra è andata via via crescendo a livello di responsabili e coordinatori, cercando di mantenerla snella il più possibile nell’ottica delle exponential organizations.
In particolare oggi abbiamo in squadra:
La sfida più grande è senz’altro stata quella reputazionale: il mercato dei rifiuti è un mercato particolare, dove i nuovi attori vengono giustamente guardati con diffidenza perché devono dimostrare di avere una serietà ed una competenza tali da non procurare problemi o danni di immagine a chi già opera da tempo.
Borsino Rifiuti è riuscita ad affermarsi sempre di più come interlocutore serio e preparato, tanto che adesso il nostro servizio è ricercato da più soggetti. Questi sono solitamente interessati a proporlo come prodotto (agenzie commerciali) o a trattare i materiali (impianti ed operatori ambientali).
Questo è sicuramente un riconoscimento oggettivo ed importante che ci riempie di orgoglio.
Parlando di numeri, sono stati stipulati contratti di servizio raccolta con durata pari a 6 anni per un volume complessivo di €5 milioni e siamo solo all’inizio.
L’attività dei nostri agenti infatti è partita da pochi mesi; gli accordi con le nuove agenzie commerciali ci consentiranno di spingere al massimo la crescita.
Borsino Rifiuti si inserisce in quella che è genericamente definita Green Economy, ma più esattamente nell’economia circolare intensa come corretto riciclo o smaltimento di tutti quegli oggetti che sono prodotti o scarti delle attività delle aziende.
Fino all’anno scorso l’unico mercato in cui si potesse operare era quello dei rifiuti speciali (legno, ferro, ecc). Da gennaio 2020 è stato liberalizzato anche il mercato dei rifiuti urbani (TARI) per le aziende.
Considerando la situazione della raccolta differenziata su livello nazionale, l’Italia ha certamente un livello molto elevato; ma questo non porta beneficio diretto a chi svolge i processi correttamente, limitando i vantaggi economici a pochi attori della filiera.
Noi invece, disintermediando quest’ultima, consentiamo alle aziende di ottenere un cash back per tutti quei prodotti che sono riciclabili e che hanno un valore. Inoltre abbassiamo il costo della parte variabile della TARI che le società dovrebbero pagare ai Comuni sostituendola con il nostro abbonamento.
Vista la carenza di materie prime che affrontiamo, generare delle materie prime seconde dal corretto processo di riciclaggio dei rifiuti consentirebbe di concentrare il loro commercio in Italia, risultando in: maggiore circolazione di denaro all’interno del territorio nazionale e riduzione dell’inquinamento globale legato al trasporto delle merci dai mercati esteri.
Può sembrare eccessivo, ma Borsino Rifiuti sul mercato libero dei rifiuti urbani non ha attualmente competitor: non esistono soggetti che offrano un prodotto analogo al nostro o al quale veniamo paragonati quando i nostri agenti si presentano ai nuovi clienti.
La nostra attività è attualmente svolta dalle società municipalizzate che hanno accordi coi Comuni, ma come dicevamo, è una filiera lunga, con attori che non fanno ricadere i benefici di una corretta raccolta differenziata su chi la fa realmente.
Dal nostro punto di vista è giusto che tutti gli attori ottengano un ritorno economico dai comportamenti virtuosi; etica che sponsorizziamo sempre di più alle aziende, in modo da accompagnarle sulla strada della vera circolarità; strada che culmina nel rilascio del nostro bollino “Azienda 100% circolare”, una volta dentro al nostro network.
L’equity crowdfunding è uno strumento importante che potenzialmente consente il coinvolgimento di tutte le persone interessate a tutelare l’ambiente, ma che va di pari passo con dei ritorni economici.
Inoltre si creano forti sinergie con i singoli soci; ciò ha un valore pari, se non superiore, alla semplice cifra raccolta.
Con i soci che hanno partecipato alle raccolte precedenti, si è già creato uno stretto legame che ci ha permesso di sviluppare più velocemente il business dei rifiuti urbani.
Borsino Rifiuti punta a diventare leader in Italia nella raccolta dei rifiuti urbani e speciali, creando consapevolezza di quello che significa veramente rispettare l’ambiente e di quali sono le azioni che permettono di essere parte attiva del cambiamento.
La nostra crescita aziendale deve anche andare al passo con un impegno sociale da parte di tutto il nostro network, gli stakeholder, che siano collaboratori, impianti, trasportatori, clienti.
Siamo già presenti in diverse città italiane dove abbiamo riscontrato un grande entusiasmo per la nostra proposta. In alcuni casi i “non ancora clienti” inseguono i nostri mezzi per sapere come aderire al servizio (sembra una barzelletta, ma è successo davvero). Con questo aumento di capitale, puntiamo ad espanderci il più possibile in tutta la penisola; vogliamo migliorare ovunque la consapevolezza e la situazione ambientale.
Chi investe in Borsino Rifiuti, lo fa sia perché ha a cuore l’ambiente, ma anche perché punta ad avere dei ritorni economici significativi.
Possiamo paragonare la liberalizzazione del mercato dei rifiuti urbani a quello che è successo nei mercati dell’energia e della telefonia. Inizialmente sembrava impossibile che potesse esserci spazio per piccole realtà oltre ai monopolisti, ma le cose sono andate diversamente.
Sarebbe possibile oggi concepire il mondo della telefonia senza tutte le grandi aziende che conosciamo? E considerando invece l’ambito energetico?
Ecco, la stessa cosa è in corso nel mercato dei rifiuti urbani, dove Borsino è attualmente l’unico player con una reputazione di livello ed una diffusione così ampia.
Puntiamo quindi, nel giro di alcuni anni, alla quotazione in Borsa o all’acquisizione da realtà più grandi, che comprendano il valore di una struttura sempre più estesa come la nostra.
Quello che abbiamo imparato in tutti questi anni, può essere riassunto in tre termini: tenacia, entusiasmo e spirito di squadra.
Tenacia perché la strada dell’imprenditore non è facile. Si parte con un’idea e si deve essere pronti ad adattarla alla realtà del mercato, scoprendo giorno per giorno quali sono le regole, non sempre nel migliore dei modi.
Entusiasmo perché proprio queste situazioni difficili si possono affrontare solo se c’è la passione che mantiene sempre l’energia al massimo per affrontare tutti gli ostacoli, facendo tornare il sorriso il prima possibile.
Per ultimo lo spirito di squadra, perché fare quello che abbiamo fatto da soli è impossibile. Ogni contributo dei nostri collaboratori, fornitori, clienti e soci ci ha permesso di crescere e di capire che quello che all’inizio molti vedevano solo come un sogno. Adesso è qui e si sta realizzando.
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