Abbiamo organizzato un webinar con Biodiapers, startup innovativa attualmente in campagna equity crowdfunding su Opstart. Per l’occasione, sono stati nostri ospiti Filippo Surace (CEO, Biodiapers), Andrea Biasucci (Head of Regulatory Affairs, Cube Labs) e Daria Brambilla (Scientific Head of Venture Companies, Cube Labs).
Biodiapers propone una soluzione innovativa che cambia le regole nell’ambito della assorbenza, infantile, femminile, adulta e senile. Il meccanismo di assorbenza, ottenuto tramite un procedimento brevettato, ha un alto potenziale, sia per le sue caratteristiche che per la sua efficacia d’uso; inoltre può essere applicato a qualsiasi tipo di pannolino, pannolone e assorbente, garantendo una vera e propria rivoluzione all’interno del settore.
Biodiapers è una società di ricerca e sviluppo di matrice accademica che si occupa dello studio e della produzione di prodotti devoti all’assorbenza igienica femminile, infantile e dell’adulto. La startup prende origine dallo studio condotto dal suo fondatore Kechichian Missak, professore accademico che si rifà alle sue origini armene: in Armenia, infatti, l’argilla viene utilizzata storicamente per il trattamento e la cura di numerose patologie da contatto relative alle dermatiti.
La sfida di Biodiapers è quindi innanzitutto relativa alla tecnologia del prodotto: la società si avvale di una tecnologia brevettata grazie a cui i microgranuli di argilla, oggi nanogranuli, riescono a trasformare quello che storicamente è stato qualificato come un prodotto che si limitava al contenimento dei materiali biologici.
Ma la startup non si ferma qui, ambendo a un secondo livello di innovazione, relativo alla cultura del materiale assorbente e del pannolino. Oggi, quest’ambito vive di una competizione fatta in primis sul prezzo, in quanto si è sempre pensato che l’evoluzione dal punto di vista dell’innovazione della tecnologia dei pannolini fosse un fattore secondario. Filippo Surace, il CEO di Biodiapers, sostiene invece che il punto di forza del suo prodotto è il posizionamento sul mercato, che avviene non rispetto a una competizione sul costo, ma in termini di salute e sostenibilità.
Biodiapers ha una visione internazionale, prendendo come punto di riferimento il mercato globale. Il mercato dei pannolini e dei prodotti assorbenti è un mercato gigantesco, che ha raggiunto un valore di 69,5 miliardi di dollari nel 2020.
Andiamo però ad analizzarlo nel dettaglio, dividendo in tre segmenti: per quanto riguarda i pannolini per infanti, parliamo di un mercato di 70mld di dollari nel 2020; per quello dell’igiene femminile, parliamo di 20mld di dollari nel 2020 con un prospect di crescita fino a 27mld nel 2025. Per quanto riguarda, infine, il mercato globale per gli audulti, esso ha un valore di 15mld nel 2020 e che potrebbero raggiungere i 24mld nel 2026.
L’obiettivo della startup è dunque partire dal mercato italiano per poi raggiungere una quota di mercato internazionale non appena il modello di business sarà convalidato.
Biodiapers è uno spinoff del portfolio di Cube Labs, primo venture builder nell’ecosistema healthcare Italiano che fa da ponte tra le eccellenze nelle scienze della vita (Life Science) e il mercato sanitario. Questa holding ha un percorso di strutturazione progressivo che ad oggi ha visto costruire un portfolio di 13 società di scienza di matrice accademica e si pone l’obiettivo, come anticipato, di fungere da bridge tra la scienza e il mercato, tramite un modello particolarmente innovativo (per l’appunto, venture building).
Ad oggi, Cube Labs, rappresenta l’unica struttura che opera in questo modo sul mercato italiano.
Interessante, per Biodiapers, è tutto ciò che migliora la qualità di vita. Ad oggi, si ha la possibilità di evitare l’uso prolungato del pannolino classico in quanto con le sue sostanze chimiche accade una cosa: la sensazione di bagnato non si sente. Questa sensazione si protrae quindi per un tempo molto lungo e poi si mette una crema per evitare l’eritema. Biodiapers è interessante perché si può utilizzare per un tempo prolungato senza utilizzare materia chimica, e soprattutto senza l’uso polimeri assorbenti.
Attualmente Biodiapers dispone di due famiglie di brevetti: una storica, in scadenza, e una nuova famiglia che parte da un brevetto italiano che poi è stato internazionalizzato con scadenza 2039 e che copre il prodotto e il sistema di aggregazione solamente delle feci.
In concreto, il prodotto di Biodiapers si compone di una parte a granulometria variabile con base argillosa e polimerica che può compattare e neutralizzare l’azione batterica. Le superfici interne, invece, sono ricoperte di un materiale biocompatibile che si dissolve a contatto con le feci.
Per quanto riguarda la strategia brevettuale, Biodiapers ha scelto di discutere per ogni prodotto e area di applicazione con vari player internazionali di media/grande dimensione, con cui è in trattativa per avviare delle partnership per poter penetrare i territori con più efficacia.
L’azienda sta poi valutando l’idea di concessione della licenza a livello globale ai principali operatori dei settori.
Obiettivo primario del progetto Biodiapers è soddisfare l’esigenza di un settore specifico, quello dei pannolini, pannoloni ed assorbenti, presentando un prodotto del tutto eco friendly contro l’attuale dominio di prodotti standardizzati con un fortissimo impatto ambientale.
La startup intende penetrare nel mercato attraverso una “innovazione dirompente”, per usare un termine del mondo dell’innovazione, che nasce da un’antica ricerca, evoluta in un sistema di assorbimento biologico e naturale.
Data la sua unicità ed i diversi vantaggi competitivi che offre (eliminazione di feci ed urine; grado di pulizia e comfort per la persona; facilità di smaltimento del prodotto nell’ambiente) Biodiapers si differenzierà dai prodotti concorrenti, raggiungendo una posizione premium.
Investire in Biodiapers permette, infine, di approfittare degli incentivi fiscali del 30%.
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