La vicenda del Superbonus 110% è stata tortuosa e periodicamente continua ad andare incontro a nuove svolte man mano che si susseguono le decisioni politiche e le considerazioni economiche in merito: può essere difficile restare al passo, perciò è utile riassumere tutte le novità.
Mentre molte abitazioni hanno dovuto rinunciare al bonus, infatti, molte altre sono riuscite a procedere con i lavori e altre ancora hanno dovuto ripiegare su bonus più modesti: ripercorriamo il percorso normativo.
Il punto di svolta cruciale per il Superbonus è stato la Legge di Bilancio 2023, pubblicata in Gazzetta il 29 dicembre 2022, che ha stabilito nuove scadenze.
Possono fruire del Superbonus 110% fino al 31/12/2023:
Se non si rientra in queste date, in tutti i casi di cui sopra si può comunque fruire dell’aliquota bonus al 90% per le spese sostenute fino al 31/12/2023, al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 60% nel 2025.
Lo step successivo è stato il decreto legge 11/2023, che ha eliminato la possibilità dello sconto in fattura e della cessione dei crediti per gli interventi edilizi elencati al comma 2 dell’art. 121 del DL 34/2020: diventa possibile usufruire del Superbonus 110% solo come detrazione fiscale Irpef in cinque anni.
Il decreto prevede però delle eccezioni, infatti si può continuare ad accedere all’aliquota del 110% nei seguenti casi:
Il ministro dell’Economia Giorgetti ha di recente annunciato che per i crediti d’imposta sono allo studio misure per “la verifica della bontà di quelli ancora in possesso di cittadini e imprese e sorti nel periodo antecedente l’introduzione dei vincoli di appropriatezza. Tale circostanza dovrebbe contribuire a rimuovere gli ostacoli frapposti alla loro cessione.”: una sorta di certificazione della validità dei crediti dovrebbe essere affidata alla Guardia di Finanza.
La Circolare n.13 del 13 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate ha poi offerto chiarimenti e precisazioni sui provvedimenti dei mesi precedenti:
Il decreto legge 104/2023, pubblicato il 10 agosto 2023 e definito Decreto Asset, proroga dal 30/09 al 31/12/2023 la scadenza per la fruizione dell’agevolazione da parte degli edifici unifamiliari e delle unità con accesso autonomo. Il requisito per godere della proroga rimane il completamento del 30% degli interventi entro il 30/09/2022.
Per la fruizione dell’aliquota del 90% per i lavori iniziati dopo il 1/01/2023, invece, è necessario che l’immobile costituisca l’abitazione principale del beneficiario dell’agevolazione e che il reddito del beneficiario non sia superiore a 15.000€.
Per chi non è riuscito a rientrare nei requisiti e nelle scadenze previsti per il Superbonus, ci sono comunque tante altre agevolazioni legate alle ristrutturazioni edilizie e agli interventi di efficientamento energetico degli edifici, per esempio:
Poiché queste agevolazioni possono essere oggetto di continue riformulazioni, è fondamentale tenersi informati attraverso i canali ufficiali del governo e dell’Agenzia delle Entrate.
Molte imprese edili impegnate con i cantieri coperti dal Superbonus 110% hanno trovato nel crowdfunding lo strumento ideale per sostenere le spese necessarie all’avvio dei lavori, in attesa della riscossione dei crediti: il Crowdbridge è pensato proprio come finanziamento ponte per fornire liquidità in attesa di un evento finanziario certo del futuro.
Le nostre operazioni Crowdbridge legate al Superbonus, avvenute su Crowdlender, riguardano cantieri già avviati o con mandato confermato entro le scadenze previste dalla normativa, quindi non sono state intaccate dalle novità degli ultimi mesi e procedono regolarmente. A conferma di questo, tutti gli investitori che hanno sottoscritto campagne di questo tipo stanno ricevendo regolarmente il pagamento degli interessi e in alcuni casi hanno già ricevuto in parte o in toto la restituzione del capitale investito.
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