I primi giorni dell’anno su Opstart sono stati inaugurati da un’operazione di grande successo: Iride Acque, PMI innovativa e Benefit Company, ha raccolto 700.000 euro in equity crowdfunding, raggiungendo l’obiettivo massimo e chiudendo la campagna in largo anticipo.
Abbiamo organizzato un webinar per presentare il team di Iride Acque agli investitori e anche a tutti coloro che volessero conoscere meglio il business model e i progetti futuri della Benefit Company.
Moderati da Giovanpaolo Arioldi – CEO di Opstart – hanno dialogato con noi:
A prendere la parola è subito la CEO, Monica Casadei, raccontando agli spettatori chi è Iride Acque: l’azienda, che oggi si occupa del trattamento delle acque industriali, nasce dall’idea di un gruppo di manager con oltre 20 anni di esperienza nel settore, che si erano resi conto di un problema. Da un lato, in base alla legislazione vigente dal 2006, le aziende dovevano trattare in situ le acque di scarico della propria produzione, con la necessità quindi di impianti di depurazione in loco. Dall’altro lato, l’offerta tecnologica era poco adeguata, poiché si trattava della stessa impiegata per i reflui urbani, ovvero quelli delle case dei cittadini.
Iride Acque ha iniziato cercando un’alternativa, fino a individuare una tecnologia già esistente ed efficace, ma applicata all’epoca al solo trattamento dell’aria, poiché l’applicazione all’acqua richiedeva costi molto elevati, che avrebbero reso impossibile una commercializzazione di impianti di questo tipo. L’ossidazione catalitica avanzata individuata, infatti, richiedeva un catalizzatore molto costoso. Con la volontà di rendere un prodotto per pochi accessibile a tutti, la società ha quindi effettivamente prodotto e brevettato un catalizzatore, realizzato a partire dai materiali di scarto delle pile esauste e con costi molto ridotti rispetto a quelli di partenza.
E proprio qui si inserisce un altro tema importante per la società: Iride Acque pone da sempre particolare attenzione al concetto di riutilizzo, in senso lato, a partire dal catalizzatore – prodotto appunto da materiali di riciclo – fino ad arrivare al processo che permette alle aziende di riutilizzare l’acqua di scarto, invece di scaricarla semplicemente. Questo rende la Benefit Company un chiaro esempio di economia circolare.
Iride Acque ha già fatto un round di raccolta da 700.000 euro nel 2021, con l’obiettivo generale di crescere. E questo è successo: nel corso del 2022 la Benefit Company ha quintuplicato il fatturato rispetto all’anno precedente, grazie a un lavoro in tutta Italia, all’ampliamento del proprio reparto tecnico, fondamentale per rispondere adeguatamente alle esigenze dei clienti, e all’investimento nell’area marketing e comunicazione.
La scelta dell’equity crowdfunding è stata anche una sorpresa in termini di visibilità: molti clienti importanti del 2022 sono arrivati proprio grazie al primo round di equity. Da qui la scelta di un nuovo round di raccolta con lo stesso strumento, ma questa volta su Opstart.
Secondo una ricerca rilasciata dal centro studi UBS, il mercato mondiale del settore dell’acqua sia aggira attorno ai 620 miliardi di dollari. Circa il 14% di questi riguarda i reflui industriali, di cui 1,3 miliardi è collocato in Italia (e circa 90 miliardi in Europa). Ancora più interessante è il tasso di crescita stimato del segmento del trattamento delle acque reflue, previsto attorno al 10% annuo.
In questo contesto, Iride Acque – rispetto ai competitor – vanta la possibilità di realizzare impianti molto più piccoli di quelli sul mercato, con costi più contenuti. La società sta anche progettando soluzioni personalizzabili per quei clienti che hanno esigenze specifiche, grazie a modularità e flessibilità degli impianti o adattabilità a impianti pre-esistenti. C’è poi anche un prodotto per le industrie più piccole, per trattamenti di volumi ridotti di acqua.
Da non dimenticare poi la rapidità e il reagente impiegato: le soluzioni tecnologiche tradizionali – per la maggior parte biologiche – richiedono più tempo per la depurazione delle acque, anche perché usano come reagente l’aria. Il catalizzatore di Iride Acque usa invece come reagente l’acqua ossigenata, che riduce i tempi di reazione ed è inoltre eco-friendly, oltre che portare a una disinfezione dei reflui.
Il 2023 sarà l’anno di approccio all’estero. La prima offerta è già stata fatta negli USA e a breve ne verranno fatte altre. Questo sarà supportato da una crescita interna tramite:
Inoltre, Iride Acque prevede una serie di partnership e acquisizioni, la prima delle quali finalizzata proprio alla fine del 2022: la società ha infatti acquisito il 70% di BiEmme Engineering, società che si occupa del trattamento dell’acqua potabile per le industrie.
L’idea di acquisire altre realtà e di stipulare accordi di collaborazione ha un obiettivo preciso: ampliare la proposta di soluzioni che consentano alle aziende di ridurre la propria impronta idrica, rendendo Iride Acque l’unico interlocutore per un lavoro a 360° su questo tema.
La sostenibilità è da sempre un valore fondamentale per Opstart e il successo di Iride Acque è un segnale positivo rispetto alla direzione intrapresa: vuoi conoscere gli altri progetti green in corso sui nostri portali? Prenota una call con il nostro team!
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