Il crowdfunding è un processo collaborativo di finanziamento collettivo e nella sua evoluzione è diventato uno strumento innovativo della finanza, che si affianca a quelli sino ad oggi utilizzati per la raccolta di capitale necessario alle aziende (ad esempio: aumenti di capitale, prestiti bancari..). Il tipo di economia che il crowdfunding applica è quindi partecipativa e soprattutto si fonde con la cultura dell’innovazione e del web 2.0. Ed è proprio nel web, il deus ex machina dell’accessibilità, che questo tipo di strumento trova la sua attuazione. In questo articolo ti forniremo alcune indicazioni per investire in crowdfunding in modo facile e sicuro.
Investire in crowdfunding: orientarsi tra le diverse tipologie
Il contatto tra ideatori e investitori, e la successiva raccolta dei finanziamenti, viene gestita infatti esclusivamente attraverso appositi portali on-line, siti web di crowdfunding che variano a seconda dell’ambito di interesse. All’interno del vasto mondo dei portali dedicati al crowdfunding la distinzione fondamentale tra loro è quella di essere intermediari, o meno, di un investimento finanziario. Si parla infatti di investire in crowdfunding quando si fa riferimento a strumenti finanziari nell’ambito del peer-to-peer lending, lending crowdfunding o social lending, equity crowdfunding e debt crowdfunding, mentre non sono investimenti i finanziamenti collettivi del reward e donation crowdfunding.
Gli imprenditori utilizzano gli strumenti della finanza alternativa cercando di diversificare i canali classici per la raccolta della liquidità necessaria ad operare, mentre gli investitori sono spinti dalla possibilità di ottenere rendimenti più elevati rispetto alla media di mercato, ma anche dall’idea di partecipare attivamente allo sviluppo dell’economia reale. Gli strumenti del crowdinvesting, si suddividono in strumenti di debito e strumenti di equity. I primi sono forme di prestito che, in quanto tali, prevedono la restituzione del capitale maggiorato degli interessi maturati, ed il coinvolgimento può avvenire tra privati (peer to peer), tra privati ed aziende (lending) o tra aziende (direct lending). All’interno di questa categoria, c’è anche il debt crowdfunding che consiste nel collocamento online di titoli obbligazionari emessi da piccole e medie imprese, che possono essere acquistati da investitori professionali e da particolari categorie di investitori retail. Nella seconda categoria, invece, spicca l’equity crowdfunding, attraverso cui l’investitore entra nel capitale sociale dell’impresa in qualità di socio, acquistandone titoli di partecipazione. Il denaro versato è quindi capitale di rischio e l’azienda non dovrà restituirlo; l’investitore guadagnerà insieme ai soci fondatori, attraverso la distribuzione di utili o in occasione di eventi di exit, come ad esempio la vendita della società ad un player più grande.
Facilità di accesso, trasparenza e velocità di erogazione
L’investimento nel crowdfunding è quindi non solo accessibile a tutti, ma anche e soprattutto un’operazione facile e disintermediata, che rispecchia la sua natura innovativa e digitale. L’Unione Europea ha approvato il nuovo regolamento 2020 in materia – che entrerà in vigore a novembre 2021 – per cercare di uniformare il mercato e rendere ancora più semplice per gli investitori approcciare questi strumenti nei diversi paesi dell’UE. Tale normativa andrà ad impattare quella già esistente in Italia dal 2013, della CONSOB che regola la raccolta di capitali tramite portali online, per i quali è stato realizzato un apposito registro.
Il percorso di investimento su questi portali è molto semplice, ma ci sono alcune cose che l’investitore deve tenere in considerazione per effettuare l’operazione in modo consapevole.
1) Scegliere la piattaforma è sicuramente il primo passo: è buona regola individuare chi è il gestore del portale e verificare che sia autorizzato dalla Consob.
2) Una volta individuato il portale, il secondo passo è quella della registrazione. L’utente andrà a creare il proprio account e accedendo alla sua area personale dovrà profilarsi, fornendo alcuni dati personali per la sua identificazione.
3) A questo punto sarà possibile scegliere, tra quelle proposte, le opportunità di investimento più in linea con le esigenze dell’investitore. Sarà possibile analizzare nel dettagli tutte le informazioni sull’investimento e l’utente potrà anche leggere i documenti allegati all’offerta. Ad ogni proposta corrisponde infatti una specifica documentazione informativa contenente a titolo esemplificativo: Business Plan, Statuto, Visura camerale, bilanci ecc. In questa fase è inoltre possibile interagire con la società proponente, per porre domande aggiuntive.
4) Conclusi tutti i precedenti passaggi, si può procedere quindi con l’investimento tramite la procedura online.
Per tutte le opportunità proposte dal hub Crowdbase, l’investitore potrà poi monitorare l’evoluzione del proprio investimento grazie ai report realizzati a cadenza semestrale.
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