INVESTIRE IN EQUITY CROWDFUNDING

Prima di effettuare il tuo investimento in equity crowdfunding è importante conoscere alcune caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto di offerta.

Alto rischio. Investire in startup e PMI ad alto potenziale di crescita può portare a guadagni elevati, ma espone anche a un alto grado di rischio. Queste imprese innovative, infatti, non sono ancora consolidate e possono incorrere in periodi di crisi o addirittura fallimenti. L'investitore che partecipa ad una campagna di equity crowdfunding diventa socio dell'azienda di cui ha sottoscritto un titolo di partecipazione e quindi, in caso di fallimento della stessa, corre il rischio di perdere una parte o tutto il capitale apportato alla società. Per mitigare l'elevato grado di rischio, è bene adottare un'adeguata strategia di diversificazione.

Illiquidità. Gli investimenti realizzati in equity crowdfunding sono investimenti illiquidi. Le società che effettuano questo tipo di campagne non sono quotate e non esiste un mercato secondario per la negoziazione delle quote o azioni sottoscritte tramite tale metodologia di investimento. Di conseguenza, una volta acquisito un titolo di partecipazione sul portale, l'unico modo per rivenderlo è trovare in autonomia un potenziale acquirente. A tale scopo, Opstart mette a disposizione Crowdarena, la bacheca elettronica per lo scambio di quote o azioni sottoscritte mediante un'offerta di equity crowdfunding, uno strumento utile che ti permette di pubblicare un annuncio di vendita della tua partecipazione. Attenzione: Crowdarena facilita il percorso, ma non garantisce di trovare un acquirente interessato.

Lungo termine. Quando scegli la tua strategia di investimento in equity crowdfunding, tieni sempre a mente che si tratta di investimenti con un orizzonte temporale di medio-lungo termine. Come già detto, le imprese innovative hanno bisogno di capitali lenti e pazienti per generare un ritorno positivo. Società come Amazon, Facebook, Apple e Google, partite come startup e diventate nel tempo delle multinazionali di dimensioni enormi, ci hanno impiegato anni - a volte decenni - per diventare profittevoli. Per valutare il successo di un investimento in startup o PMI innovative devi considerare un'ottica temporale di almeno 5-7 anni.

MODALITÀ DI GUADAGNO

Investendo in una campagna di equity crowdfunding si diventa a tutti gli effetti soci della società offerente, apportando capitale in cambio di quote (o azioni) della società stessa. Ma quali sono le modalità di guadagno dal proprio investimento? Le vediamo insieme in questa sezione.

Per andare dritti al punto, l'investitore guadagnerà dal suo investimento grazie alla crescita dell'azienda stessa e quindi del suo valore. Una campagna di crowdfunding equity viene di solito realizzata nelle prime fasi di vita della startup o PMI, quando ancora l'impresa è in fase di crescita e sviluppo. Questo dà all'investitore le potenzialità di assistere alla rivalutazione della sua partecipazione nel tempo parallelamente al crescere e svilupparsi dell'azienda stessa, che, se rispetterà il suo piano di business, si assesterà e diventerà profittevole.

Per l'investitore ci sono due modalità per realizzare un ritorno economico concreto, ovvero mediante la distribuzione di utili o la vendita della propria partecipazione a un terzo soggetto.

La distribuzione di utili. Essendo socio dell'impresa, l'investitore dispone del diritto a partecipare alla distribuzione degli utili futuri, naturalmente in proporzione alla sua quota di partecipazione. Startup e PMI innovative, generalmente, non effettuano distribuzione di utili per alcuni anni, poiché spesso impiegano tempo a diventare aziende profittevoli e, nei casi in cui lo siano, utilizzano le risorse in eccesso per effettuare investimenti e spingere sull'acceleratore. Una volta assestato il business, però, la società può decidere di elargire dividendi e remunerare i soci.

La vendita delle quote. Un altro modo per ottenere la liquidazione del proprio investimento è vendere la propria quota. Si tratta di quella che spesso viene definita la exit, ovvero “l'uscita” dal proprio investimento. Ci sono diverse modalità con cui può avvenire la vendita e, a seconda della tempistica con cui avviene, l'investitore potrà avere una maggiore o minore soddisfazione del proprio investimento. Questo perché la valutazione di una società non è fissa nel tempo, ma subisce aumenti e diminuzioni. Di seguito elenchiamo alcuni eventi o modalità di vendita dei titoli:

  • Investitore terzo: una possibilità è quella di trovare autonomamente un terzo soggetto interessato ad acquistare la partecipazione societaria posseduta. Si tratta di una trattativa privata e le modalità di vendita saranno trattate tra le parti. Crowdarena è la bacheca elettronica di Opstart che facilita l'incontro tra investitori crowd e tramite essa è possibile pubblicare un annuncio di vendita della propria partecipazione.
  • Acquisto della società: di frequente startup e PMI di piccole dimensioni vengono acquisite da grandi gruppi o multinazionali interessate a diversificare il proprio business. La vendita della quota può quindi avvenire in questi casi nei confronti di un soggetto terzo più grande.
  • Riacquisto delle quote: in alcuni casi, i soci fondatori della società offerente stabiliscono delle clausole per il riacquisto delle quote a determinate condizioni.
  • Quotazione: il percorso di crescita di molte società sfocia in una quotazione in borsa o altri mercati regolamentati. Quando questo avviene, le azioni della startup o PMI diventano liquide e liberamente scambiabili all'interno di un mercato e secondo le condizioni determinate dalla domanda e dall'offerta di tali titoli. Questo è naturalmente un grande passo per la società offerente, che non deve necessariamente essere considerato un traguardo, ma anzi una prova in più della validità del proprio investimento. Opstart ha una sezione dedicata esclusivamente alle campagne di società destinate ad una loro futura quotazione. Si chiama Crowdlisting e la puoi visitare qui.