Il futuro delle energie rinnovabili parte dal crowdfunding

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Il futuro delle energie rinnovabili parte dal crowdfunding

Novembre 30, 2021 Equity Crowdfunding

Il crowdfunding e le energie rinnovabili hanno molti punti in comune, in particolare la sostenibilità, il futuro e l’innovazione: elementi che li caratterizzano entrambi e ne sono i punti di forza.

Il crowdfunding si sta imponendo da alcuni anni come strumento finanziario del futuro, che rende economicamente sostenibili progetti innovativi; le energie rinnovabili sono protagoniste della cosiddetta transizione energetica, che è già in corso e dovrà accelerare per garantire al pianeta un futuro sostenibile. I due campi si incontrano poi concretamente perché molti progetti finanziati tramite il crowdfunding riguardano l’energia pulita, l’economia circolare, la lotta agli sprechi, la salvaguardia dell’ambiente. Ambiti in cui l’innovazione è la chiave per il successo.

È ormai acquisita la convinzione che il futuro del pianeta dipenda (anche) dall’impegno dei singoli: la parola chiave è “partecipazione”. Nelle scelte più piccole di ogni giorno ma anche in quelle più grandi, come la destinazione dei propri risparmi tramite gli investimenti. E il crowdfunding è proprio un modello di finanziamento partecipativo accessibile a tutti.

Crowdfunding per le energie rinnovabili: un vantaggio per tutti

Alla base dei progetti innovativi nel settore delle energie rinnovabili ci sono spesso giovani e startup che fanno fatica ad accedere al credito tramite i canali tradizionali come le banche, oppure aziende che devono implementare tecnologie nuove per diventare più efficienti e sostenibili aggiornandosi alle nuove leggi. Le risorse economiche necessarie sono in ogni caso consistenti.

Gli incentivi statali aiutano, dato che le istituzioni si stanno impegnando per favorire il progressivo abbandono, almeno parziale, delle fonti fossili di energia, ma non bastano. Il crowdfunding permette di accedere al credito in modo più facile e veloce e di rivolgersi a un’ampia platea di potenziali creditori, che insieme consentono di raggiungere più agevolmente le cifre necessarie. 

Ma perché investire in questo ambito e perché farlo tramite il crowdfunding?

Oltre a essere un investimento etico e un gesto concreto per rendere possibile il futuro di tutti, è anche un investimento redditizio, favorito da numerose circostanze attuali. Il mercato dell’energia rinnovabile, infatti, è in crescita e lo sarà inevitabilmente anche negli anni a venire, offre rendimenti alti e stabili nel lungo periodo e il suo andamento è soggetto a previsioni attendibili e precise essendo slegato dall’andamento del ciclo economico. La transizione energetica è una necessità e un obbligo a cui nessuno potrà sottrarsi, perciò rappresenta una certezza per il futuro. 

Il crowdfunding, nelle forme di equity o lending, si sta dimostrando lo strumento migliore per cogliere questa opportunità. Innanzitutto permette a ciascuno di fare qualcosa nel proprio piccolo per dare una spinta al cambiamento, di qualsiasi entità siano le proprie disponibilità economiche, e per di più ricavandone un guadagno.

Nella fase economica attuale le prospettive di ritorno economico degli investimenti tradizionali sono molto basse, soprattutto con gli strumenti più sicuri e accessibili a un investitore medio, non professionale. Il crowdfunding offre la possibilità di diversificare il proprio portafoglio di investimenti in settori alternativi, con diversi livelli di rischio e rendimenti più alti rispetto alla media del mercato; tra questi, appunto, il settore delle energie rinnovabili.

Le piattaforme di crowdfunding devono essere autorizzate da Consob, perciò sono sicure e facili da usare, senza costi nascosti e con procedure guidate. È possibile inoltre investire piccole somme in progetti diversi, in modo da bilanciare i rischi. In Europa e negli Stati Uniti le cifre raccolte per progetti legati alla green economy raggiungono vette da capogiro. Anche l’Italia sta intraprendendo la stessa strada, stimolata dall’interesse degli investitori, sempre più sensibili ai temi ambientalisti e alla direzione del mercato.

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