Sono in molti a nutrire interesse nel debt crowdfunding, che consente l’acquisto di titoli di debito come bond e minibond, nonché di cambiali finanziarie, su apposite piattaforme online come per esempio Crowdbond, la divisione di debt crowdfunding dell’hub Crowdbase. Le campagne di debt crowdfunding, però, non sono aperte a tutte le tipologie di investitori. Infatti, possono investire in bond e minibond investitori professionali e istituzionali, e alcune specifiche categorie di investitori retail. Vediamo nel dettaglio di chi si tratta.
Rientra di diritto tra gli investitori professionali anzitutto chi è autorizzato a operare nei mercati finanziari, sia italiani che esteri. In questo senso sono investitori professionali le banche, le imprese di investimento, ulteriori istituti finanziari autorizzati o regolamentati, imprese assicurative, organismi di investimento collettivo e le rispettive società che li gestiscono e, infine, fondi pensione e relative società di gestione. Sono considerati investitori professionali anche i negoziatori autonomi di merci e strumenti derivati, nonché chi svolge la negoziazione per conto proprio nel campo degli strumenti finanziari. Questi devono aderire indirettamente al servizio di liquidazione e al sistema di compensazione e garanzia (locals).
Risultano poi investitori professionali anche le imprese di grandi dimensioni che presentano almeno due dei seguenti requisiti:
Fanno parte di questo gruppo di diritto anche gli investitori istituzionali la cui attività principale è investire in strumenti finanziari, compresi gli enti dediti alla cartolarizzazione di attivi o altre operazioni finanziarie, e gli agenti di cambio.
Possono essere considerati investitori professionali anche coloro che fanno espressa richiesta a un intermediario, come per esempio una banca, di essere considerati come tali. L’intermediario in questione conduce una determinata istruttoria alla fine della quale classifica il cliente come “investitore professionale su richiesta“.
Nella normativa sull’equity crowdfunding, inoltre, sono definiti investitori professionali anche le seguenti figure:
– aver effettuato negli ultimi due anni almeno tre investimenti nel capitale sociale di piccole e medie imprese, ciascuno dei quali per un importo almeno pari a €15.000;
– aver ricoperto per almeno un anno la carica di amministratore esecutivo in piccole e medie imprese diverse dalla società offerente.
Con la modifica al regolamento dell’equity crowdfunding dell’autunno 2019, la Consob ha acconsentito ad alcune specifiche categorie di investitori non professionali di partecipare alle offerte pubbliche di collocamento, quali bond e minibond di PMI, realizzate tramite debt crowdfunding. In particolare possono investire:
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