Dalle meme coin agli investimenti nell’economia reale: cosa spinge le persone a rischiare (o a scegliere con criterio)

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Dalle meme coin agli investimenti nell’economia reale: cosa spinge le persone a rischiare (o a scegliere con criterio)

Ottobre 10, 2025 La redazione Investimenti alternativi

Negli ultimi anni il mondo degli investimenti ha visto emergere fenomeni inaspettati, capaci di attrarre milioni di persone in tutto il mondo anche tra i non addetti ai lavori. Tra questi, le meme coin occupano un posto particolare: criptovalute nate come scherzi online o spinte dalla viralità di specifiche community online, che hanno saputo trasformarsi in asset speculativi dall’enorme visibilità mediatica e capaci di muovere miliardi di dollari. All’opposto si collocano tutti gli strumenti che si basano sugli investimenti in economia reale, ma anche tra essi ve ne sono alcuni che trovano il loro terreno fertile online, per esempio il crowdfunding, che consente a chiunque di sostenere imprese concrete, con progetti verificabili e conoscibili da vicino.

Le decisioni di investimento seguono a volte l’entusiasmo del momento, a volte una pianificazione più strutturata. Tutti gli investimenti presentano una percentuale di rischio di perdere il capitale investito, ma alcuni molto più di altri. Cosa spinge così tante persone a mettere a rischio i propri risparmi seguendo l’ultima tendenza della speculazione digitale, senza avere a disposizione dati affidabili e concreti per valutare davvero il tipo di investimento in cui ci si sta impegnando? 

In questo articolo cerchiamo di analizzare il profilo e le motivazioni degli investitori in meme coin e le opportunità e le strategie di investimento a disposizione di chi non vuole lasciarsi attrarre dalla moda e dall’immediatezza di strumenti speculativi solo apparentemente semplici e accessibili.

Meme coin: definizione e fenomeno globale

Le meme coin sono criptovalute nate dall’ironia di internet: token digitali che si ispirano a meme, immagini o battute diventate virali online. Il caso più noto è Dogecoin, creato nel 2013 come parodia del Bitcoin e in seguito spinto verso l’alto da community su Reddit e dagli endorsement di Elon Musk. Un altro esempio è Shiba Inu, nata come “Dogecoin killer” e arrivata a capitalizzazioni miliardarie grazie a campagne virali sui social.

Nonostante la loro origine giocosa, le meme coin hanno raggiunto dimensioni impressionanti: si parla di una capitalizzazione di decine di miliardi, seppure accompagnata da una volatilità estrema.

La loro crescita è strettamente legata alle community digitali: gruppi su Reddit, TikTok, Discord o X (ex Twitter) che alimentano l’entusiasmo collettivo, coordinano acquisti e diffondono contenuti virali. In questi spazi, la logica dell’investimento si confonde con quella della cultura pop: il “valore” di una moneta deriva più dalla sua popolarità e dalla capacità di generare meme che da fondamenta economiche o tecniche.

Il fenomeno ha caratteristiche tipiche delle bolle speculative: improvvisi rialzi alimentati dall’euforia, seguiti da crolli altrettanto rapidi. Nel 2021, per esempio, Dogecoin ha registrato un incremento di oltre il 10.000% nel giro di pochi mesi, per poi perdere gran parte del valore l’anno successivo. Nonostante ciò, continua a essere scambiata ogni giorno da milioni di utenti, segno che il suo richiamo emotivo e la seduzione di presunti guadagni rapidi rimangano forti.

Perché le persone investono in meme coin

Capire il successo delle meme coin significa osservare non solo i mercati, ma soprattutto il comportamento delle persone. Le motivazioni che spingono migliaia di persone a investire in token privi di fondamenta solide sono infatti legate a dinamiche psicologiche e sociali.

  • FOMO (Fear of Missing Out): la paura di perdere “il treno” di un possibile guadagno rapido spinge molti a comprare senza riflettere troppo.
  • Il fascino del guadagno facile: investire somme minime nella speranza di moltiplicarle in modo esponenziale genera speranze e illusioni.
  • Il brivido della scommessa: per molti giovani, le meme coin rappresentano una forma di intrattenimento simile al gioco d’azzardo, più che un investimento ponderato.

Le ricerche sulle criptovalute mostrano che gli investitori in meme coin sono prevalentemente giovani, con un’età media compresa tra i 18 e i 35 anni. Sono utenti digitalmente esperti, ma spesso privi di una formazione finanziaria approfondita. Questo li rende più propensi ad accettare rischi elevati, attratti dall’idea di far parte di un fenomeno culturale oltre che economico.

In sostanza, investire in meme coin significa partecipare a una sorta di esperimento collettivo: un mix di curiosità, ricerca di appartenenza a una community e desiderio di guadagni rapidi. Un approccio che può portare soddisfazioni momentanee, ma che raramente si fonda su valutazioni razionali di lungo periodo e che espone a un rischio elevatissimo.

I rischi delle meme coin

Se le meme coin attraggono milioni di investitori per la loro immediatezza e il potenziale di guadagni rapidi, è altrettanto vero che rappresentano uno degli strumenti più rischiosi e instabili del panorama finanziario.

Le caratteristiche che rendono questi asset digitali estremamente rischiosi.

  • Volatilità estrema: il valore di questi token può crescere o crollare del 50% in poche ore, senza legami con dati economici reali. 
  • Assenza di fondamentali: a differenza di azioni o quote societarie, le meme coin non si basano su progetti imprenditoriali, business plan o utili futuri. Il loro prezzo dipende quasi esclusivamente dalla popolarità del momento, rendendo difficile attribuire loro un valore intrinseco o fare previsioni.
  • Mancanza di regolamentazione: molte meme coin non sono sottoposte ad alcun controllo normativo. Questo espone gli investitori a rischi di frodi, schemi piramidali o pump and dump (rialzi artificiali seguiti da vendite di massa da parte di pochi soggetti). In caso di truffa, i margini di tutela legale sono spesso limitati o inesistenti.
  • Problema della liquidità: quando il mercato delle meme coin si stabilizza o inizia a scendere, può diventare complicato vendere le proprie posizioni, con perdite potenziali molto elevate.

Se è vero che ci sono persone che sono riuscite a cogliere il momento migliore in cui entrare e uscire dall’investimento in meme coin, generando un guadagno elevatissimo, è altrettanto vero che tantissimi piccoli risparmiatori hanno perso interi risparmi in pochi giorni, senza la consapevolezza dei rischi a cui stavano andando incontro.

L’alternativa: investire nell’economia reale

Investire online in autonomia non significa soltanto puntare a occhi chiusi i propri risparmi in asset digitali speculativi. Ci sono ormai tante opzioni per investire anche online con consapevolezza e pianificazione. Strumenti alternativi come il crowdfunding offrono un potenziale rendimento più alto di molti strumenti finanziari tradizionali – seppure non vertiginoso come alcune criptovalute – ma sono investimenti che restano ancorati all’economia reale e permettono di conoscere da vicino i progetti concreti in cui investire.

Attraverso le piattaforme autorizzate di equity e lending crowdfunding, gli investitori possono consultare documenti trasparenti su ogni azienda e progetto proposti come investimento: business plan, bilanci, obiettivi di crescita, dettagli sui fondatori. Ogni operazione è regolata dal Regolamento europeo sul crowdfunding, in vigore dal 2023, che ha rafforzato le tutele e gli obblighi di trasparenza a favore degli investitori.

Gli investimenti in crowdfunding e nell’economia reale, inoltre, significano contribuire direttamente allo sviluppo di imprese, progetti e territori. Ogni investimento non si limita a generare un ritorno finanziario, ma sostiene l’innovazione, la crescita occupazionale e la competitività del tessuto produttivo. Questo ancoraggio del crowdfunding alla realtà consente anche un maggior controllo sul proprio investimento e più strumenti per valutare ogni opportunità e seguirne gli sviluppi successivi, perché il rendimento è legato ai risultati concreti dell’impresa finanziata.

Le scelte di investimento sono personali e guidate da criteri che possono variare da persona a persona: se le meme coin attraggono per la promessa di guadagni rapidi e il senso di appartenenza delle community online, il crowdfunding e l’economia reale offrono un approccio più solido e sostenibile agli investimenti.

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