Alpha Mobility è una startup innovativa che cavalca il trend positivo che riguarda i progetti green. Nello specifico, con Green Blue, si colloca nell’e-mobility, segmento in piena crescita. Nel webinar che abbiamo organizzato, Massimo Ferrarin, CEO di Alpha Mobility risponde alle domande di Chiara Mostini, Campaign Manager di Opstart.
Nata 18 mesi fa, con la volontà di un gruppo di ingegneri di guardare al mondo della ricarica elettrica diversamente da come i player di mercato stavano facendo, adesso Green Blue di Alpha Mobility si occupa della gestione di sistemi di colonnine per auto elettriche in Italia.
Il settore e-mobility, al momento, sta attraendo l’attenzione di piccoli e grandi imprenditori, soprattuto grazie alla transizione energetica in corso. Nel giro di 30 anni, la maggior parte degli autoveicoli saranno elettrici e non più a base di combustibili fossili. Il passaggio all’elettrico è considerato un mega trend per i suoi giganteschi volumi: il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede l’installazione di 6 milioni di colonnine, di cui 80 mila di tipo urbane. Ad oggi, si parla di 12 mila colonnine presenti nel territorio italiano. Non siamo agli albori, ma molto prima.
Inoltre non ci sono barriere all’ingresso, tutte le società neofita come Alpha Mobility portano competenze specifiche ed è molto più semplice in questo modo penetrare il mercato. Tesla ad esempio, nata da un’idea, non aveva esperienze relative nel settore automotive, ma è diventata dominante nel giro di 10 anni. Ogni cambiamento abbatte le barriere e offre opportunità anche a chi non ha esperienza in un determinato settore, ma ha ideologie adeguate alle necessità del momento.
Il modo di guardare il settore e-mobility di Massimo Ferrarin e il suo team è totalmente diverso da quello dei competitors: solitamente, chi possiede un’auto elettrica non ha la vita facile, in quanto, raramente, o comunque una minoranza ha una colonnina di ricarica sotto casa ed quindi è obbligato spendere tempo ed energie per trovare la colonnina più vicina – che può essere a 200m come a più di 500m da casa – aspettare che la colonnina si liberi, camminare sotto la pioggia, eventualmente. Insomma, ci sono tanti fattori che un proprietario di auto elettrica deve tenere in conto, purtroppo. Il tempo oggi ha più valore che mai e ogni progetto che propone soluzioni allo spreco del tempo è un’opportunità. Alpha Mobility cambia il paradigma: non bisogna andare dalle colonnine per ricaricare l’auto quando è scarica, ma le colonnine devono essere nei posti dove noi abbiamo bisogno di andare. Devono essere posizionate nei posti dove l’auto sta ferma: quando andiamo a mangiare in un ristorante, quando facciamo la spesa al supermercato, o quando andiamo al cinema!
Il cliente ideale ha 3 caratteristiche:
I reali clienti della startup sono dunque i proprietari delle attività commerciali, che la startup aiuta a generare profitto e ad aumentare il loro traffico.
I vantaggi del servizio, nonché differenze con i competitors sono:
L’innovazione di Alpha Mobility è un’innovazione di sistema e non di prodotto. Risultando in uno strumento per far guadagnare in modo alternativo i clienti e incrementare addirittura il loro traffico.
Nessun rivale offre lo stesso servizio, in quanto la colonnina è generalmente vista come una stazione di ricarica. Alpha Mobility la vede come un’opportunità per tutti.
Sotto il profilo del prodotto è stata raggiunta l’idea iniziale: avere un prodotto senza eguali. Non ci sono mai trattative sul prezzo con il cliente, perché non ci sono offerte simili.
Sotto il profilo budget: Il business plan prevedeva l’installazione di 40 colonnine al mese, oggi sono già a quota 100. Il prossimo anno ci sono opportunità di piantarne addirittura 300 al mese e, adesso che il prodotto è stato testato e funziona, la startup è pronta a premere sull’acceleratore.
Due i motivi principali:
Il vero grande obbiettivo è “l’occupazione militare di colonnine”: il profitto verrà generato da piccole percentuali su tantissime colonnine piantate sul territorio italiano. L’obbiettivo è arrivare a 15 mila colonnine funzionanti nei prossimi 5 anni.
Dopo alcuni calcoli, 15 mila colonnine che lavorano mezz’ora al giorno portano entrate per 6 milioni di euro l’anno. Nel caso in cui invece le cose dovessero andare bene, le colonnine lavorassero 2 o 4 ore al giorno, e ci fossero tante auto elettriche in circolazione, i risultati saranno molto diversi.
Il settore della green energy promette tanto e Green blue ha saputo sfruttare l’occasione per raggiungere il successo. Per questo non è stata studiata oggi nessuna exit strategy.
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