Abbiamo intervistato Lamberto Cesaroni, CEO di HUKNOW, la startup innovativa che permette di ottenere le risposte ai nostri bisogni o ai nostri desideri, in soli due minuti!
In anni ormai lontani ho prodotto dapprima un centinaio di dischi e poi televisione e grandi eventi, come il Festivalbar, il tour di Pino Daniele e il Pasta Day di Barilla. Nell’89 ho anche creato le prime basi musicali e il protocollo con cui si è potuto cantare nei Karaoke e scambiare musica tra studi di registrazione per oltre 30 anni. Più tranquilli invece gli ultimi 10 anni, dedicati al web marketing in PDR, una delle prime agenzie Google nazionali in cui ho seguito le strategie dei clienti più diversi – dal ristorante alla multinazionale.
Il tema della conoscenza è stato sempre centrale per me: per questo, diversamente da altre startup che dopo il Covid hanno cercato strade verticali (il sito della categoria X), HUKNOW nasce nel 2017 con un approccio a 360° sulla conoscenza e l’idea di renderla indicizzabile, immediatamente reperibile, e produttiva per gli esperti presenti.
Internet infatti ha offerto molto in termini di disponibilità immediata di informazioni e se voglio sapere l’altezza del Duomo di Milano, ho subito l’informazione disponibile. Ma se ho bisogno di una risposta ad un mio specifico problema, oppure ho bisogno di formazione o supporto personale, all’improvviso internet diventa “solo” un elenco di siti: incontrare subito la persona che può darci la (in)formazione che ci serve è ancora quasi impossibile.
Ecco perché HUKNOW, che infatti è HUman KNOWledge, “conoscenza umana”, il luogo del web dove incontrare Persone vere (i migliori esperti su ogni argomento) per risolvere immediatamente qualsiasi problema: legale, medico, professionale, scolastico, ma anche relativo al mondo degli interessi personali ed hobby, formazione e crescita personale.
Il gruppo base è composto da 4 persone: oltre me, Andrea Alberici, che con la sua società di 140 persone (Spike) tiene online gruppi come Subito.it, ePrice e Infojobs e ha impostato la piattaforma software; Marco Colapaoli, mio braccio destro, che grazie alla sua straordinaria esperienza in Brasile con la Tim ha la visione corporate e internazionale necessaria alla crescita del progetto; infine Marco Polo, nome importante nella navigazione… anche online. La sua agenzia, Pdr Web Consulting, è un Google Premier Partner con oltre 40 specialisti SEO, SEM e social, un reparto di produzione siti ecc.
E sarà proprio l’agenzia ad attivarsi nei prossimi mesi, per promuovere le app di HUKNOW al grande pubblico con tutti gli strumenti del caso, dalla Search di Google a Youtube ai social, per ottimizzare ogni centesimo che investiremo in marketing.
Beh, ogni giorno è una continua sfida, ma le due aree principali sono il financing e la produzione: nel primo caso ho potuto contare anche sulla rete di amici, colleghi e clienti che stanno credendo in me e nell’idea, mentre per il secondo sapevo dall’inizio di stare creando qualcosa di completamente nuovo e che non sarebbe stata una passeggiata.
Chiunque abbia presentato offerte per collaborare con il nostro progetto ha preso lanterne per lucciole, pensando che avrebbe potuto realizzare task che richiedevano anni, in pochi mesi, non sapendo che per erogare il servizio in modo semplice, la piattaforma deve affrontare processi molto complessi. Da questo derivano la continua ricerca di soluzioni a problemi nuovi e il dilatamento dei tempi, tipici di chi lavora in aree pionieristiche.Siamo molto soddisfatti del 2021 perché i risultati conseguiti sono stati molti: i due più visibili direi che sono stati il rifacimento del sito, che ha portato enormi benefici in termini di flessibilità, facilità e velocità; ma soprattutto la pubblicazione delle App, ormai imminente in quanto siamo in fase di test delle versioni Android e Windows. Risultati importantissimi perché ci permettono di andare sul mercato da inizio 2022, con la possibilità di generare le prime vendite dopo 4 anni di programmazione.
HUKNOW entra in un mercato che, a grosso modo, vale 20 miliardi l’anno. Questo è costituito da: consulenze legali, mediche, ripetizioni scolastiche, ma anche tutte le consulenze di formazione, business e coaching, oltre alle attività più diverse, dallo yoga alla musica.
Mentre i competitor non mancano, la nostra rivoluzione non è il servizio in sé, ma la sua erogazione, immediata e senza condizionamenti di geolocalizzazione.
HUKNOW non solo entra in un mercato esistente, ne crea anche uno nuovo che nel tempo sarà sempre più importante: si, perché se prima in caso di problemi non avevamo soluzioni a parte il solito “cerca, trova, contatta, fissa un appuntamento e poi vai”, il fatto che in istanti si potranno avere le risposte ai nostri specifici problemi farà si che ci abitueremo a questo tipo di servizio e lo esigeremo.
Quando ho dato il via al progetto tutti mi dicevano “Lamberto, bella idea, ma la gente non lavorerà o studierà davvero online!” Poi è arrivato il Covid che ha insegnato a tutti a incontrarsi in video chiamata, evidenziandone i vantaggi. Adesso troviamo quindi un mercato presumibilmente pronto a ricevere il prodotto: i termini di innovazione tecnologica di HUKNOW sono già conosciuti dal pubblico (video-chiamata, transazione online, marketplace con fee, ecc); mentre l’innovazione di prodotto è troppo vantaggiosa per tutti (utenti ed esperti) da passare inosservata.A livello di risorse, la mancanza di un terreno di investimento sulla fase seed (detta male “il momento delle startup che precede la redditività”) è per noi ancora più penalizzante, in veste di App consumer con un potenziale grandissimo. Il prossimo passo sarà cercare risorse oltre confine, per verticalizzare la crescita internazionale. D’altra parte “nemo propheta in patria”, chissà non trovassimo un maggiore entusiasmo fuori dall’Italia!
Le caratteristiche uniche di HUKNOW sono, in estrema sintesi:
Credo che si tratti di uno strumento ideale per le startup: rende possibile cominciare la produzione di un’idea facilmente, senza generare debito; attrae e coinvolge figure professionali che nel corso della crescita societaria possono essere supportare il progetto. Inoltre, mette in condivisione un sogno tra molti soci, evitando l’ansia del grande investimento singolo e generando da subito la prima awareness di prodotto o brand.
L’idea di una “democrazia” del business mi pare poi particolarmente positiva. Penso che tra i clienti di Opstart (e delle altre piattaforme di crowdfunding) si annidino diverse persone altamente intuitive, che avendo potuto investire in modo diretto in diversi progetti, hanno la possibilità di moltiplicare la loro sottoscrizione di molte unità. Conosciuto il rischio, è una soluzione davvero win/win!
Gli obiettivi sono molti e ambiziosi. In sintesi, nel 2022 vogliamo affermarci sul mercato italiano ma anche lavorare sull’internazionalizzazione: lo sviluppo del progetto, durato quattro anni, può essere adattato a mercati esteri con una semplice traduzione.
Fuori dagli obiettivi di crescita, HUKNOW si trasformerà presto in un vero e proprio “social”, dove oltre a trovare i servizi di consulenza a 360° si potrà fare anche molto altro. Ma qui entriamo nei segreti che saranno svelati addirittura nel 2023, perché il 2022 sarà una continua ottimizzazione di App e sito per ottimizzarne le vendite.Per quanto riguarda l’internazionalizzazione procederemo su due strade diverse: mentre per il mercato USA verrà creata una società statunitense, i soci italiani invece parteciperanno alla crescita in tutta Europa; un mercato potenzialmente enorme. Non è finita, perché il mondo è grande e il progetto ha, per sua natura, la possibilità di uno sviluppo globale.
Ci sono molti motivi per investire in questo progetto: a cominciare dal sano orgoglio, perché si investe in una piattaforma green (meno auto in giro), smart (la usi ovunque ti trovi), che aiuta i professionisti a lavorare e le persone a migliorare. È difficile trovare molte aziende in cui investire con un così ampio impatto sociale.
Per chi invece investe con uno sguardo verso il rendimento, questo progetto può crescere in modo importante: per i lettori più tecnici il dato cruciale è che l’“Equity multiple” di HUKNOW a 5 anni è x31, un valore che non difendo necessariamente, ma che potrebbe anche essere sottostimato. Infatti la valutazione viene calcolata soltanto sui numeri del mercato nazionale: uno sguardo dovuto, ma solo una frazione del potenziale reale del progetto, il cui limite più concreto sarà alla fine nella capacità di attrarre capitali adeguati a farlo crescere.
HUKNOW non è quindi una startup che va a cercare spazio tra le nicchie di qualche mercato, ma una piattaforma con un alto potenziale che può cambiare le nostre abitudini. Inoltre uno dei motivi principali di rischio delle startup è che non arrivino a realizzare il prodotto. Noi oggi possiamo dire di avercela fatta: la forma non è ancora quella finale ma la sostanza c’è, i processi funzionano e il prodotto, con le 4 App in fase di test è ormai completato.
Insomma, vale la pena di investire per amore dell’ambiente e dell’umanità in senso lato, ma soprattutto per il potenziale di guadagno. Facendo un paragone un pò spinto, HUKNOW ha un business model simile, per certi versi (marketplace con fee), ma potenzialmente anche più produttivo di quello di Airbnb: infatti puoi affittare una casa solo una volta al giorno, ma potrai dare consulenze legali anche 5 o 6.
In più il motore di ricerca interno permette di reperire anche le competenze più verticali e diverse, come la famosa “coda lunga” dell’esordio di Amazon: non a caso un quotidiano ci ha già definiti “l’Amazon delle persone”, una definizione che ci diverte e che speriamo sia di buon auspicio.
La sharing economy della conoscenza potrebbe infatti generare un fatturato molto alto, e HUKNOW non ha costi di magazzino, commerciali, amministrativi… ecco perché l’Ebitda di HUKNOW a regime supera l’80%. I margini sono molto consistenti anche perché HUKNOW incassa solo il 15% di fee. Un business model estremamente agile reso possibile dall’integrazione del circuito di pagamento online Stripe.
Non credo di avere i titoli per dare consigli ad altri imprenditori. Spero che una storia di grande successo della mia azienda mi possa, un giorno, rendere credibile in questo senso, ma per adesso posso solo condividere poche considerazioni.
La prima è che guardo a me stesso 5 anni fa mi viene da riflettere: quante vacanze, musica, viaggi, sport e tempo con amici, fidanzata e famiglia… adesso invece lavoro sempre, una cosa che mi piace ma che sotto il profilo esistenziale apre molti dubbi, Quindi se mai dovessi dare un consiglio ai futuri imprenditori direi solo “pensateci bene e fatelo solo se siete pronti a una sfida che potrebbe asciugarvi per anni”.Ma questo riguarda imprenditori, atleti, artisti; chiunque voglia realizzare un obiettivo ambizioso: in compenso si guadagna in adrenalina, continua formazione (devi impararne ogni giorno una nuova) e in emozioni. La sfida per molti di noi è una componente genetica.
Se ti è piaciuta la storia HUKNOW raccontata dal suo CEO, Lamberto Cesaroni, guarda la campagna sul nostro sito!
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