Dopo una raccolta su Opstart di oltre 2 milioni di euro in equity crowdfunding, Glass to Power conclude il suo percorso di Crowdlisting e approda in Borsa: la quotazione è sul segmento Access+ di Euronext Parigi, tramite direct listing, con un flottante di 528.812 azioni e un prezzo di collocamento per ciascuna di 48 euro, per un totale di 25,38 milioni di euro.
Un traguardo molto importante per la startup innovativa che, nata nel 2016 come Spin-off dell’Università di Milano Bicocca, in pochi anni ha trasformato un brevetto in un prodotto certificato e ad alta tecnologia, con la produzione di vetrate fotovoltaiche.
La quotazione è un passo importante anche per Opstart e per gli oltre 500 investitori della campagna di equity crowdfunding, poiché porta a conclusione il percorso di Crowdlisting iniziato nel 2021.
Chi ha investito in Glass to Power, grazie alla quotazione, vede concretizzarsi il piano di crescita della società, le cui azioni sono ora negoziabili su Euronext, a meno di un anno dall’investimento. Oltre al significativo aumento del valore della società, gli investitori hanno potuto beneficiare di un ulteriore vantaggio economico riservato appositamente a loro, grazie all’attribuzione di warrant – 1 ogni 4 azioni possedute – a loro assegnati durante la campagna di equity crowdfunding.
Marchio registrato concesso in licenza esclusiva a Opstart, il Crowdlisting è un metodo ideato dal nostro CEO e co-founder Giovanpaolo Arioldi per replicare le costose IPO in Borsa grazie all’unione di crowdfunding e direct listing.
Il processo di Crowdlisting rappresenta un’evoluzione rispetto al classico processo di IPO, caratterizzato da una grossa incertezza di mercato. Nelle operazioni di IPO tradizionali, numerosi sono gli esempi di società che dopo mesi di lavoro non riescono a portare a buon fine l’operazione, anche per fattori esogeni all’azienda stessa e alle sue performance.
Il punto di forza di Crowdlisting è la scissione tra la fase di raccolta di capitale, parte più difficile e fondamentale per la società emittente, e la fase di listing. Ciò permette di eliminare il rischio di mercato intrinseco nell’IPO. Inoltre, nel percorso di Crowdlisting una buona parte del lavoro propedeutico all’avvio della campagna di equity crowdfunding può essere utilizzato successivamente anche nelle attività propedeutiche al listing.
Con Crowdlisting possono, in conclusione, essere conseguite importanti economie di scala e il prezzo delle azioni che vengono offerte in sede di campagna di crowdfunding prima e in listing poi è identico.
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