Come promuovere una campagna di crowdfunding: quello che devi sapere per partire col botto

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Come promuovere una campagna di crowdfunding: quello che devi sapere per partire col botto

Giugno 19, 2024 Equity Crowdfunding

La prima cosa da sapere per promuovere una campagna di crowdfunding è che bisogna iniziare molto prima di lanciare la campagna stessa. La fase cruciale è quella che precede il fatidico giorno dell’apertura della raccolta di capitale.

Una buona campagna di crowdfunding, infatti, è innanzitutto una campagna marketing, in cui però non si deve vendere e raccontare semplicemente un prodotto o un servizio, ma l’azienda stessa: il processo decisionale che porterà le persone a diventare investitori è lungo, perciò bisogna giocare d’anticipo. 

L’obiettivo è arrivare al giorno dell’apertura della campagna avendo già iniziato a informare e coinvolgere il proprio target di riferimento, in modo tale che i potenziali  investitori interessati abbiano avuto il tempo di valutare il progetto e siano pronti partecipare sin dalle prime fasi del lancio. Generare un coinvolgimento iniziale forte è fondamentale per lanciare la campagna di crowdfunding con il piede giusto.

Fase di pre-marketing

La fase di pre-marketing è quella che precede il vero e proprio lancio della campagna di crowdfunding e durante questo periodo di tempo bisogna individuare il target e iniziare a coinvolgerlo nel progetto. Per farlo, è fondamentale innanzitutto comunicare e raccontare in modo efficace non solo il progetto, ma l’azienda nel suo complesso, con uno storytelling ben costruito.

Da dove partire? Dalla parte più facile, ovvero dal pubblico legato all’azienda da rapporti pre-esistenti e che ripone fiducia nel progetto. Tra questi ad esempio ci sono i clienti, i fornitori, i partner e tutti i soggetti che seguono e apprezzano l’operato dell’azienda e hanno interesse nella sua crescita. Questa è la community che sarà più facile coinvolgere. 

Con questo primo target la strategia per promuovere la campagna di crowdfunding deve puntare innanzitutto sull’esclusività di un gruppo ristretto che per primo viene a sapere del nuovo progetto dell’azienda, che riceve un privilegio per la fiducia e la possibilità di costruire qualcosa insieme. 

Successivamente, quando la campagna sarà avviata e avrà raggiunto una buona quota si espanderà la comunicazione a chi ancora non conosce l’azienda, utilizzando tutti i canali di comunicazione necessari a raggiungere le persone, informarle, mostrare loro i punti di forza della società e spiegare perché potrebbero essere interessate a investire proprio su di essa. 

In tutta la strategia di comunicazione, c’è un elemento fondamentale da tenere a mente: spiegare in modo semplice cosa sia il crowdfunding e come funzioni, senza dare nulla per scontato. La mancanza di chiarezza, infatti, genera immediatamente diffidenza: le persone devono capire cosa gli si propone e quali sono i vantaggi per loro.

Una leva molto importante da sfruttare, come abbiamo già detto, è quella dell’esclusività, che può essere utilizzata prevedendo condizioni di investimento più favorevoli a determinate categorie di investitori e/o sconti sul prodotto o servizio dell’azienda per chi decide di diventare socio.

Strumenti per promuovere una campagna di crowdfunding

Fin qui abbiamo spiegato cosa fare, ma altrettanto importante è come farlo.

Gli strumenti che tutti conoscono sono i canali social, che vanno ovviamente utilizzati, ma da soli non bastano: devono essere inseriti in una strategia di comunicazione e di marketing che coinvolga tutti i mezzi a disposizione dell’azienda per raggiungere i suoi interlocutori.

Per creare un filo diretto con i potenziali investitori, per esempio, è molto utile creare una mailing list di soggetti interessati a cui inviare newsletter periodiche con informazioni, contenuti, opportunità di interazione. La newsletter è un canale molto importante per creare un coinvolgimento diretto con il pubblico di riferimento e tenere informati i potenziali investitori sugli avanzamenti della campagna. È importante ricordare che la newsletter dovrebbe essere costruita per proporre contenuti legati al proprio progetto, interessanti per il target selezionato.

Altrettanto importante è non limitare la comunicazione al virtuale: per quanto possibile, cercare il contatto diretto con i propri potenziali investitori aumenterà la loro fiducia nei confronti dell’azienda. Webinar, telefonate, eventi fisici sono strumenti importanti per creare coinvolgimento.

Per tenere insieme tutte queste attività senza perdere troppo tempo e commettere errori, un aiuto prezioso e irrinunciabile arriva da un buon Customer Relation Management (CRM) e dagli strumenti di marketing automation, software ideati appositamente per gestire i database di contatti, monitorare le loro interazioni con i contenuti, creare percorsi personalizzati per gli utenti, automatizzare le newsletter, ecc.

Infine, ricordiamo di tenere sempre bene a mente che tutte queste attività non vanno fatte una volta sola, bensì durante tutta la fase di pre-marketing e ancora durante la campagna: la comunicazione con gli investitori e i potenziali tali deve essere costante, il rapporto non va solo costruito ma nutrito e mantenuto. Anche dopo la chiusura della campagna, soprattutto nel caso dell’equity crowdfunding, è importante tenere aggiornati i soci e ripagarli della loro fiducia. La mancanza di comunicazione con i soci, infatti, è una delle cose fondamentali da NON fare in una campagna di crowdfunding.

Adesso hai tutti gli strumenti per lanciare la tua campagna di crowdfunding col botto. Vuoi proporci il tuo progetto? Puoi farlo sul nostro sito!

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