Alla scoperta della comunità energetica nazionale di Green – Piccoli Consumatori

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Alla scoperta della comunità energetica nazionale di Green – Piccoli Consumatori

Gennaio 19, 2024 Equity Crowdfunding

“Green – Piccoli Consumatori” è il progetto della società Green Srl, realtà operante da oltre trent’anni nel settore della produzione di energia rinnovabile e nel supporto alle aziende per l’efficientamento e il risparmio energetico. A partire dal 2016, Green ha sviluppato la piattaforma SeLea con la quale il consumatore può investire in un impianto di produzione di energia rinnovabile e pulita in Italia, beneficiando di un costo di autoproduzione convenzionato e cristallizzato nel tempo, in quanto produttore, consumatore e membro della Comunità Energetica Nazionale (CEN). Il progetto è attualmente in campagna di equity crowdfunding sul nostro portale Opstart e, incuriosito da questa idea innovativa, il nostro CEO Giovanpaolo Arioldi ha intervistato Sergio Leali, founder della società.

L’obiettivo di Green è quello di creare la prima Comunità Energetica Nazionale. Da dove è nata l’idea di questo progetto?

Green Srl nasce nel 1993, con l’obiettivo di portare sul mercato dell’energia da fonti rinnovabili le stesse soluzioni e modelli avanzati già presenti, al tempo, nel mondo delle telecomunicazioni.
Nel nostro percorso di crescita e posizionamento sul mercato, ci siamo concentrati sia sugli aspetti relativi alla produzione di energia rinnovabile, sia su quelli relativi al risparmio energetico e economico, attraverso l’efficientamento e la riduzione dei costi. Dalle nostre attività sono emersi evidentissimi limiti strutturali, come l’impossibilità per oltre il 90% dei consumatori di utilizzare il sole, il vento e l’ acqua per autoprodurre energia pulita e soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

È proprio a partire da questo dato che nasce l’idea di sviluppare un progetto esclusivo, ovvero la CEN (Comunità Energetica Nazionale), che unisce grandi imprese, PMI, cittadini, enti pubblici e privati in un’unica comunità che, in autonomia, si dota di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e la fornisce al mercato e ai propri soci
Una soluzione inclusiva, aperta a qualunque consumatore, in qualunque parte d’Italia, senza limiti e senza ricorso a incentivi e/o finanziamenti a fondo perduto per reggersi.

Operate nel settore della produzione di energia rinnovabile da oltre 30 anni. Ad oggi, qual è la percezione che avete del mercato? Quanto è cambiato l’approccio produttivo rispetto a quando siete partiti nel 1993?

Nel 1993 chiamarsi Green ed essere veramente “green” era molto meno comune rispetto ad oggi, così come era molto meno diffusa la produzione di energia da fonti rinnovabili e la cultura della sostenibilità ambientale.
La maggior parte dell’energia rinnovabile era prodotta da impianti idroelettrici che hanno avuto da sempre, soprattutto nel Nord Italia, una lunga e importante tradizione. Poca attenzione era invece dedicata al fotovoltaico, cresciuto solo grazie agli incentivi statali erogati tra il 2008 e il 2013. Per il resto, l’energia era prevalentemente prodotta a livello centralizzato, distribuita ai consumatori attraverso la rete elettrica nazionale.

Nel tempo, lo sviluppo di impianti fotovoltaici presso consumatori privati e aziende, ha incrementato la produzione di energia sul territorio nazionale, passando da un approccio locale e individuale, ad una cultura della condivisione, con l’introduzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), riferite a specifiche Direttive Europee. Ad oggi, sul mercato si percepisce una maggior attenzione ai temi dell’energia rinnovabile, sia in termini economici che ambientali, ma appare – a nostro parere – ancora molto complesso e difficilmente attuabile in tempi rapidi un ampio piano di sviluppo e realizzazione delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), sebbene beneficiarie di importanti incentivi e contributi a fondo perduto.

La Comunità Energetica Nazionale da noi sviluppata, a differenza delle altre soluzioni di energia condivisa, è l’unica ad offrire una piattaforma nazionale che gestisce direttamente le fasi di produzione e consumo di ciascun partecipante, a prescindere dalla posizione geografica o dalla quantità di energia consumata. L’utente diventa così produttore e consumatore, in un concetto di “ cloud” che supera le difficoltà operative, gestionali e relazionali riconducibili ad altre soluzioni di energia condivisa.

Grazie all’utilizzo della piattaforma SeaLea il consumatore ha la possibilità di autoprodurre energia rinnovabile ammortizzando i costi. Quanto è importante il ruolo attivo del consumatore all’interno del processo di transizione ecologica? Qual è il vantaggio di SeLea rispetto ad altre soluzioni nel mercato?

Il consumatore, sia esso privato o pubblico, persona fisica o giuridica, è il destinatario finale dell’energia che viene prodotta e come tale, con i propri comportamenti, con le proprie abitudini e con la propria sensibilità concorre in maniera sostanziale alla transizione ecologica. Seppur sempre più promossa e stimolata con nuove soluzioni e sussidi economici, sul piano culturale la strada da percorrere è ancora molta.

La Comunità Energetica Nazionale, studiata e realizzata da Green, è l’unica soluzione oggi presente sul mercato che include nella stessa piattaforma ogni tipo di consumatore presente in Italia. Come diciamo noi “chiunque paghi una bolletta elettrica” può entrare nella Comunità Energetica Nazionale e partecipare attivamente alla transizione ecologica.
La nostra comunità garantisce a tutti la possibilità di utilizzare sole, vento e acqua come fonte per autoprodurre la propria energia e coprire così l’intero fabbisogno personale.

La vostra campagna di equity sta andando molto bene. Vi aspettavate tutto questo supporto? E soprattutto, cosa vi ha spinto a utilizzare una raccolta di crowdfunding per espandere la vostra idea?

Si, siamo molto soddisfatti della risposta dei consumatori alla nostra campagna di crowdfunding. Lo siamo non solo sul piano della raccolta finanziaria, ma anche dal punto di vista della sensibilità al tema ecologico e dalla voglia di partecipare ad un progetto nazionale che le persone percepiscono nella sua originalità, esclusività e potenzialità.

Ci aspettavamo, comunque, un forte segnale perché 30 anni di esperienza nel settore, ci hanno portato ad ideare, studiare e realizzare un progetto unico e molto avanzato, in grado di fornire una concreta risposta alla domanda, disattesa per tanto tempo dal mercato energetico, di poter autoprodurre la propria energia, partecipando attivamente alla transizione ecologica, risparmiando e raggiungendo l’indipendenza dei costi da speculazioni e da fattori geopolitici internazionali.

Il crowdfunding rappresenta lo strumento ideale per una delle quattro soluzioni studiate per la Comunità Energetica Nazionale, ovvero quella riferita ai “piccoli consumatori”: famiglie, studi professionali, negozi che hanno consumi fino a 20.000 Kwh annuo. Per loro è infatti prevista la partecipazione come azionisti alla SLC-2301 SpA, un’impresa sociale situata nel Nord Italia, ispirata alle “comunità energetiche estese dei cittadini” (CEEC) ma con caratteristiche decisamente più interessanti.

Con la costituzione dell’impresa sociale SLC-2301 SpA, Green si posiziona nella zona del Nord Italia. Il vostro obiettivo però è quello di espandere l’attività su tutto il territorio nazionale. Anche a fronte dei capitali raccolti con questa campagna di equity crowdfunding, quali sono gli step che vi porteranno a una totale nazionalizzazione?

Il nostro piano prevede la costituzione di altre sei CEEC simili alla SLC 2301 SpA entro il 2024, una per ogni zona geografica del mercato elettrico nazionale. In questo modo la Comunità Energetica Nazionale permetterà ai piccoli consumatori di tutta Italia di poter partecipare davvero alla transizione ecologica autoproducendo la propria energia rinnovabile.
Ma non ci fermeremo qui: tra il 2024 e il 2025, completeremo il piano introducendo soluzioni anche per la fascia delle piccole imprese che consumano fino a 200.000 Kwh all’anno. Anche in questo caso, costituiremo un minimo di sette CEEC, una per ogni zona del mercato elettrico italiano.

Invece, per le medie imprese presenti nella Comunità Energetica Nazionale con un modello che non si appoggia alle CEEC, è possibile partecipare e beneficiare della dimensione nazionale della nostra piattaforma già da oggi.
La Comunità Energetica Nazionale sarà così estesa in tutta Italia e disponibile a qualsiasi tipo di consumatore, in una modalità esclusiva e unica!

Scopri tutti i dettagli della campagna di equity crowdfunding di Green – Piccoli Consumatori su Opstart!

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