FAQ

Chi può investire?

Il crowdfunding è una forma di investimento sempre più accessibile e inclusiva, che consente a privati e aziende di partecipare attivamente al finanziamento di progetti imprenditoriali innovativi. Ma chi può effettivamente investire su una piattaforma come Opstart? In questa guida esploriamo i requisiti minimi per diventare investitore, le differenze tra le varie categorie di utenti e le opportunità per persone fisiche e giuridiche.

Chi può investire nelle campagne di crowdfunding?

Su Opstart, può investire chiunque, purché maggiorenne. Esistono alcuni limiti di esperienza pregressa e di cittadinanza che possono precludere l’accesso all’investimento. Sia le persone fisiche che le persone giuridiche possono partecipare alle campagne, a condizione di rispettare alcuni requisiti basilari.

Per le persone fisiche è sufficiente:

  • avere compiuto 18 anni;
  • essere in possesso di un documento di identità valido;
  • avere un codice fiscale italiano (o, in alternativa, essere registrati fiscalmente in un Paese dell’UE);
  • disporre di un conto corrente da cui effettuare il bonifico per l'investimento.

Le persone giuridiche (ad esempio società o enti) devono invece fornire:

  • visura camerale o documentazione equivalente;
  • dati identificativi del legale rappresentante;
  • coordinate bancarie aziendali;
  • autorizzazione interna (del CDA o del titolare) all'investimento, se prevista dallo statuto.

È necessario essere investitori professionali?

No. Non è necessario essere investitori professionali per partecipare alle campagne su Opstart. Chiunque può investire come “investitore non sofisticato”, compilando il questionario di conoscenza e appropriatezza previsto dal Regolamento UE 2020/1503.

La piattaforma fornisce tutte le informazioni necessarie per valutare i progetti in modo consapevole e segnala eventuali mismatch tra il profilo dell’utente e la rischiosità dell’operazione.

Esistono limiti o soglie minime di investimento?

Le soglie minime variano da progetto a progetto, ma in genere partono da quote accessibili anche ai piccoli risparmiatori. Non è necessario disporre di grandi capitali per investire: uno degli obiettivi del crowdfunding è proprio quello di democratizzare l’accesso alla finanza.

Tuttavia, è importante notare che gli investitori che risultano non appropriati al questionario di conoscenza non potranno superare il limite di 1000 euro di investimento.

Possono investire anche società o startup?

Sì. Anche le società possono partecipare a campagne di crowdfunding come investitori, diversificando così il proprio portafoglio e investendo in altri progetti innovativi. Questa possibilità è spesso sfruttata da startup che vogliono consolidare alleanze strategiche o da aziende più strutturate che cercano soluzioni di investimento alternative.

Conclusione

Il crowdfunding è uno strumento aperto, accessibile e regolamentato, che permette a tutti – individui e imprese – di investire in modo consapevole nel tessuto imprenditoriale italiano ed europeo. Chiunque sia maggiorenne e disponga dei requisiti minimi può diventare investitore, approfittando di un modello di finanza innovativa, trasparente e partecipativa.

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