FAQ

Come sta andando il crowdfunding in Italia?

Il crowdfunding in Italia continua a evolversi, ma il mercato del crowdinvesting mostra segnali di contrazione negli ultimi 12 mesi. Secondo i dati dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, la raccolta complessiva ha subito una flessione intorno al 14%, mentre il settore delle piattaforme digitali autorizzate continua a espandersi. Vediamo insieme numeri, trend e prospettive del mercato italiano.

Qual è l’andamento recente del mercato?

Secondo il 10º report dell’Osservatorio Crowdinvesting (luglio 2024‑giugno 2025), la raccolta totale di capitale ammonta a circa 260,65 milioni €, segnando un calo del 14% rispetto ai 302,35 milioni del periodo precedente :contentReference[oaicite:1]{index=1}.

Cosa succede all’equity, lending e debt crowdfunding?

  • Equity crowdfunding: stabile la raccolta attorno a 110,95 milioni €, con tasso di successo del 88 % :contentReference[oaicite:2]{index=2}.
  • Lending crowdfunding: la raccolta per prestiti alle imprese è salita a 142,05 milioni €, con tasso medio annuo intorno al 10 % :contentReference[oaicite:3]{index=3}.
  • Debt crowdfunding (minibond): raccolta di circa 7,65 milioni €, seppur in forte calo (-73 %) per il comparto obbligazionario :contentReference[oaicite:4]{index=4}.

Come si colloca l’Italia nel panorama europeo?

A giugno 2025, l’Italia conta 42 piattaforme autorizzate, in crescita dalle 33 dell’anno precedente, posizionandosi al secondo posto in Europa dopo la Francia (61 piattaforme) :contentReference[oaicite:5]{index=5}.

Cosa succede nel real estate crowdinvesting?

Il comparto immobiliare rimane il più dinamico: ha raccolto 181,76 milioni €, trainato dagli investimenti equity e lending in progetti di riqualificazione :contentReference[oaicite:6]{index=6}.

Quali sono le principali sfide del settore?

Nonostante il calo dei volumi, il tasso di successo resta elevato (88–90 %). Tuttavia, le imprese devono confrontarsi con:

  • l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza macroeconomica;
  • i nuovi requisiti europei (Regolamento ECSP) e il ritardo nell’autorizzazione delle piattaforme;
  • il rischio di business plan troppo ottimistici e di poca crescita post-campagna :contentReference[oaicite:7]{index=7}.

Conclusione

Il crowdfunding in Italia resta un’opportunità concreta, ma con prudenza. Il calo del mercato del crowdinvesting indica una fase di consolidamento, mentre il lending e il real estate continuano a essere trainanti. Grazie al supporto di piattaforme regolamentate come Opstart, imprese e investitori possono accedere a questi strumenti con trasparenza e professionalità, pur mantenendo alta l’attenzione ai trend del settore.