Nell’ambito della serie “Investire al tempo dell’emergenza Covid-19”, abbiamo intervistato Niccolò Sovico, CEO e Co-founder di Ener2crowd, il primo portale italiano di lending crowdfunding energetico. Gli abbiamo chiesto come stanno affrontando l’emergenza attuale e quali sono le prospettive future per il green investing. Il lockdown mondiale ha prodotto un effetto positivo sull’ambiente e sulle emissioni di Co2, ma cosa succederà con la ripresa?
Guarda la video intervista cliccando qui sotto. Se non hai una buona connessione a internet o le cuffie a portata di mano, sotto riportiamo la trascrizione dell’intervista.
D: Buongiorno a tutti, eccoci con un altro episodio della serie a Investire al tempo dell’emergenza covid-19. Oggi parliamo con Niccolò Sovico, CEO e co-founder di Ener2crowd, primo portale italiano di lending crowdfunding energetico. Ciao Niccolò e grazie mille della tua disponibilità a parlare oggi con noi.
R: Ciao Anna grazie a voi. Faccio una breve presentazione: come tu hai detto sono amministratore e co-fondatore di Ener2crowd, che è una piattaforma on-line in cui gli investitori possono andare a prestare denaro a società che sviluppano progetti green. Tutto il team di Ener2crowd è composto da ingegneri ed economisti che vengono dal mondo dell’energia e la mia iniziale intuizione è stata quella di permettere a chiunque di partecipare alla transizione energetica che stiamo vivendo in questi anni. È un portale molto semplice invito e appunto a visitarlo…
D: Benissimo, entriamo nel vivo. Quello che ci interessa capire è come questa crisi legata all’emergenza covid-19 stia impattando sul vostro lavoro, sulle campagne lending crowdfunding ospitate da Ener2crowd, e se confermate che il settore del green investing non è correlato all’andamento dei mercati finanziari, che in questo periodo sono delle montagne russe.
R: Questa emergenza ha impattato il mercato degli investimenti in generale, che siano in lending crowdfunding, in equity crowdfunding o investimenti nel mondo finanziario tradizionale (es. azioni e obbligazioni). Visto l’andamento delle borse nell’ultimo periodo, la fiducia degli investitori si è piuttosto ridotta. Anche noi abbiamo notato un calo, almeno temporaneo, degli investimenti perché la propensione al rischio è calata. Anche se, in realtà, stiamo riscuotendo un enorme interesse da parte di operatori del nostro specifico settore, ovvero quello dell’energia. Per quanto riguarda la seconda domanda che mi hai fatto, quella sulla decorrelazione dal mercato finanziario, la mia risposta è sì. Io reputo che il mercato dell’energia, soprattutto quello dell’energia rinnovabile, sia molto più stabile rispetto ad altri mercati. Abbiamo visto che i mercati finanziari, le borse hanno perso tantissimo in brevissimo tempo e nel settore dell’energia una cosa del genere difficilmente può accadere. Il mercato delle energie rinnovabili è un mercato che tira ormai da anni, è considerato ormai il futuro, il futuro degli investimenti e il futuro del pianeta. L’impatto dell’emergenza che c’è stato, è stato molto limitato in confronto ad altri settori che ne risentiranno maggiormente. Bisogna però fare attenzione su ciò che si investe, perché naturalmente ci sono progetti più sicuri e progetti più legati al mondo finanziario. Ad esempio un impianto idroelettrico come quello di Energred Idro, il progetto che abbiamo lanciato insieme, è completamente decorrelato dall’andamento dell’economia e delle borse, perché la cosa importante è rimettere in moto la turbina affinché giri e produca energia, che poi viene venduta al GSE. Energred Idro ha avuto ben pochi ben pochi problemi da questa situazione. Altri progetti, invece, possono risentirne maggiormente, perché sono più legati al mondo produttivo: penso ad esempio all’installazione di un impianto fotovoltaico su determinate industrie.
D: vorrei porre la tua attenzione anche su un’altra tematica. Abbiamo visto che questo stop mondiale delle aziende e delle fabbriche ha portato un effetto positivo sull’ambiente, perché chiaramente è calata la produzione di Co2, l’aria è più pulita, le strade sono meno trafficate quindi c’è meno inquinamento ecc. Ma molti sostengono che questo effetto positivo sarà cancellato quando riprenderanno le attività produttive, poiché ci sarà una rincorsa alla ripresa e di conseguenza una minor attenzione sulle scelte energetiche. Tu cosa ne pensi? Cosa succederà nel post-emergenza sul piano delle strategie energetiche?
R: Come ti dicevo anche prima dell’intervista, paradossalmente noi di Ener2crowd stiamo lavorando molto di più adesso, in termini di progetti in rampa di lancio. Questo perché stiamo dialogando con tante aziende che programmano il post corona virus e la ripresa economica. Crediamo che tutti gli imprenditori italiani stiano guardando alla fine di questa situazione e a come reagire, quindi vogliono portare avanti progetti in un’ottica di sviluppo. Sicuramente poi il mercato delle energie rinnovabili è un mercato che, anche il governo lo sa, sarà sempre incentivato a svilupparsi a discapito degli altri mercati energetici. La transizione energetica sarà secondo me un fattore trainante per l’economia post corona virus. Naturalmente non ci vorranno due o tre mesi, ma sarà un processo di anni e anni. Il governo questa cosa la sa e, da operatore del settore, credo che ci sia l’intenzione di continuare a investire sia dal punto di vista delle aziende, sia dal punto di vista del legislatore, perché è un settore che occupa un’enorme quantità di lavoratori e perché la sostenibilità ambientale ed energetica è un fattore competitivo molto importante per le aziende.
D: l’ultima domanda che ti faccio è se hai qualche consiglio per gli investitori crowd, per affrontare questo momento delicato
R: Assolutamente sì, la cosa che consiglio nell’allocazione dei propri investimenti è di valutare molto bene la trasparenza delle piattaforme online perché è uno dei fattori principali per i portali di peer to per lending (e non solo). Vedere chi c’è dietro, vedere come e se espongono i dati e le informazioni dei proponenti ecc. La trasparenza è determinante.
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