La finanza alternativa #altfin sta crescendo a tassi inimmaginabili in tutto il mondo, Italia compresa. I numeri delle piattaforme di finanza alternativa sono relativamente piccoli, ma continuano a crescere inesorabilmente anno su anno con un ritmo impressionante. I dati di raccolta parlano di 5,4 miliardi di euro di volumi scambiati tra crowdfunding (equity, reward, lending prestiti peer-to-peer tra privati o imprese), con tassi di crescita CAGR del 92% annuo. Tolta UK, il resto d’Europa scambia volumi per circa 1,19 miliardi di euro, con una crescita CAGR del 72% annuo (dati certificati dal report sulla finanza alternativa “Sustaining Momentum” del Cambridge Centre for Alternative Finance dell’Università di Cambridge in partnership con KPMG e Cme Ventures).
L’Italia scambia volumi per 32 milioni, con un CAGR del 287% così suddiviso:
- Peer-to-peer consumer lending (per consumatori) 10,4 milioni di euro
- Reward based crowdfunding (funding in cambio di regali) 8,9 milioni di euro
- Donation crowdfunding 2.3 milioni di euro
- Invoice Trading 3.9 milioni di euro
- Peer-to-peer business lending (per imprese) 0.6 milioni di euro
- Equity crowdfunding 5.4 milioni di euro
La finanza alternativa potrebbe ricreare lo slancio di investimenti nell’economia reale che il nostro Paese necessita da troppo tempo. Il trend in atto è dirompente e si sta modificando, andando ad incrementare il peso di portali business oriented come P2P business lending ed equity crowdfunding, piuttosto che finanziamento di progetti giovanili o finanziamento tra privati consumatori. La componente business raccoglie la metà dei volumi e cresce del 167% CAGR.
Considerando che il mercato italiano è ancora piccolo rispetto agli altri del continente, il mantenimento di un considerevole tasso di crescita annuale è un indicatore promettente per lo sviluppo della finanza alternativa e dell’equity crowdfunding.
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