Il termine crowdfunding è ormai entrato da qualche anno nel nostro vocabolario. Eppure, anche se quasi tutti ne hanno sentito parlare, conoscono a grandi linee come funziona e quali sono le diverse tipologie esistenti, sono ancora molti quelli che non saprebbero rispondere con certezza a una semplice domanda: come si scrive crowdfunding? Complice la non sempre eccellente conoscenza dell’inglese, la fretta o l’inconsapevolezza, il termine viene spesso digitato in maniera errata e il web è pieno di esempi di “mispelling”: crowfunding, crowdfounding o addirittura craufanding. Se scriverlo può risultare difficile, pronunciarlo in maniera corretta e impeccabile può esserlo ancora di più. Facciamo quindi chiarezza una volta per tutte su questa parola così complessa da ricordare per gli italiani.
La parola inglese crowdfunding (e non crowfunding, crowdfounding o altro) è composta da due vocaboli: crowd, che significa folla, e funding, che significa finanziamento. Stando all’etimologia della parola, si può quindi tradurre con “finanziamento della folla”.
Il crowdfunding, in effetti, non è altro che una forma di finanziamento collettivo che avviene attraverso specifiche piattaforme web. Si tratta, in altre parole, di una raccolta fondi a cui chiunque può partecipare, organizzata da aziende, enti o singoli individui con lo scopo di ottenere il supporto economico necessario per realizzare un determinato progetto.
Digitando “crowdfunding” su Google ci si trova di fronte a più di 80.000 risultati, mentre le ricerche mensili di questa parola, e delle keyword ad essa connesse (ad esempio “crowdfunding equity”) ammontano a circa 33.000 al mese. Benché i volumi di ricerca siano ancora decisamente inferiori rispetto a quelli relativi agli strumenti finanziari tradizionali e più noti (ad esempio “prestiti” e “finanziamenti”) si tratta pur sempre di un dato significativo, che trova conferma anche nel “mondo reale”. L’utilizzo del crowdfunding, nelle sue diverse forme, ha infatti subito negli ultimi anni un forte incremento nel nostro Paese, in virtù della maggiore flessibilità e facilità di realizzazione.
Eppure, sempre le ricerche su Google dimostrano che, nonostante la crescente diffusione di questo strumento della finanza alternativa, in molti hanno ancora le idee confuse sulla corretta scrittura di questa parola. Sul totale delle ricerche, infatti, nel 10% dei casi il termine è scritto in modo errato: crowdfounding, crowfounding, crowdfounding, croufounding, crowfonding, crowfanding… fino all’italianizzato craufanding.
Diciamolo una volta per tutte: si scrive C-R-O-W-D-F-U-N-D-I-N-G e si pronuncia /ˈkɹaʊdfʌndɪŋ/ (“craudfanding”, per capirci meglio).
Tutte le altre diciture che si trovano a volte online sono quindi sbagliate, così come le varie pronunce “creative” che capita spesso di sentire anche dai più insospettabili.
Memorizzate questa informazione e fatene buon uso!
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